Bene, quindi il problema non si pone. La disoccupazione del est e sud europa che adesso trova sbocco in UK la riassorbira tutta la germania, cosi come i rifugiati diventeranno tutti cittadini tedeschi. In effetti e gia quello che sta accadendo...nell europa unita e senza frontiere, ad esclusione del uk.
Per cui il brexit non farebbe altro che ufficializzare questa inutilita di fatto dell "isola" per "il continente".
Poi pero vediamo chi sara il prossimo "inutile" che ne seguira l esempio.
Sent using Tapatalk
Non capisco la vostra preoccupazione relativa ad un potenziale "contagio".
Se l'Unione Europea si sta dissolvendo non è certo per via degli inglesi che potrebbero andarsene e dare il "cattivo" esempio, ma per via di una gestione approssimativa e sbilanciata dell'unione. La Brexit non cambierà nulla di una virgola nè in caso di vittoria del sì nè in caso di vittoria del no. Haider c'era già 15 anni fa.
E aggiungerei che farebbe anche capire gli effetti che un'eventuale uscita dall'Unione Europea potrebbe comportare per una nazione,specialmente in uno stato come il Regno Unito,che tranne la capitale non ha pressochè nulla... Poi la mia posizione è che come gli stati si sono aggregati in fretta debbano poter andarsene in fretta... Poi nonostante sembrerò cinico peggio per loro,che facciano le loro scelte...
Tanto il brexit non vincerá, perché a favore dell'Unione Europea ci sono tutti i poteri forti, i garantiti ecc., i quali hanno mezzi di persuasione molto convincenti. Ad esempio, ormai la gente è convinta che i cosiddetti eventi del "mercato" siano qualcosa tipo gli eventi naturali, come i terremoti, le alluvioni ecc., qualcosa che accade indipendentemente dalla volontà umana; e invece sono cose che hanno un nome e un cognome.
Certamente la persone privilegiate, come quasi tutti noi che scriviamo qui, quelle che fanno un lavoro intellettuale e ben retribuito, hanno tutto da guadagnare dall'UE, e quindi è più che lecito che la difendano; gli altri, invece, i disoccupati, gli operai, quelli che costruiscono materialmente tutte le cose che usiamo, i pensionati al minimo ecc., magari potrebbero guadagnare da un ritorno agli stati nazionali, ma non hanno i mezzi, l'organizzazione, la consapevolezza e la cultura per fare fronte comune e opporsi, e quindi perderanno.
Invece secondo me sono proprio le classi più in basso nella scala sociale che pagheranno a caro prezzo sia la Brexit che un'eventuale disgregazione dell'UE,beccandosi la terza recessione dal 2008.
Chi sta in alto limiterà i danni.
Gli Stati nazionali europei non hanno la taglia per contare qualcosa nel mondo globalizzato ed interconnesso.
Questo non significa che io ritenga possibile uno Stato unico europeo.La cosa sensata-ma che nessuno propone-sarebbe un ritorno concordato alla vecchia Comunità Economica Europea per gran parte dei 28 Stati(quindi sovranità politiche separate ma stretta cooperazione economica) ed un'integrazione politica più stretta limitata a pochi.
Non è così.La Jugoslavia si è frantumata quando la Slovenia se ne andata(con ragioni ben più apprezzabili di quelle della Gran Bretagna).Una volta dato il là, la Frexit e la Nexit diventeranno ipotesi di colpo plausibili.
Probabilmente, è inevitabile.Gli europei non riescono a fare massa critica,sono troppo legati alle identità nazionali,troppo anziani anagraficamente e poco adattivi.Esattamente come le poleis greche erano legate alle loro tradizioni e ai loro interessi particolari ed in nome del loro orticellismo si sono fatte conquistare da Roma,mentre facendo massa critica misero in scacco il gigante persiano.L'Europa è su quella scia.
Segnalibri