Odiarle no.Considerare gli Stati-nazione obsoleti,senza dubbio.Quello italiano,poi,costruito malissimo ed eterogeneo poco meno del Belgio,in modo particolare.
Il nazionalismo secondo me è la cosa più stupida che abbia inventato il genere umano.
Che merito si ha nell'essere nati ad una latitudine piuttosto che ad un'altra?
Ma devono per forza entrarci tutti gli Stati europei in questo glorioso progetto? Non sarebbe meglio, come ha ipotizzato Josh, uno Stato federale limitato a una regione stretta e composta da pochi piuttosto che un minestrone di zone incompatibili sotto ogni aspetto tra di loro come sono, ad esempio, il Sud Italia o la Grecia con la Germania e la Finlandia (ad esempio eh)?
Io poi sono scettico perfino sulla possibilità stessa di applicare un modello di Stato unico (federale ok) come quello degli USA ad una realtà profondamente diversa per storia quale quella dell'Europa...fosse per me alla vecchia CEE andrebbero aggiunti solo una giustizia comune e una difesa comune (non certo la moneta comune che è stata un grave errore), il resto è materia dei singoli Stati...ma questo l'ho già ribadito più volte.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
In questo sono abbastanza d'accordo con te (soprattutto sul fatto che lo Stato nazione Italia non esiste di fatto, dato che l'unica cosa che mette in comune Sicilia e Trentino è la lingua - e anche lì nemmeno del tutto) : l'unica differenza è che io darei alla "cornice europea" solo le funzioni strettamente indispensabili, delegando invece alle singole entità regionali maggiori poteri.
Peccato che i "leader" (volutamente tra virgolette) europei non abbiano in mente affatto qualcosa del genere secondo me...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ma non è vero che lo stato nazione Italia non esiste, anche se so che questo scatenerà un ginepraio
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Finito di leggere or ora
Quindi dobbiamo rassegnarci al fatto che gli "stranieri non rubano il lavoro agli italiani" e che "gli stranieri fanno quei lavori che gli italiani non vogliono fare.
Chi crede a tutto cio', compresi molti 'fenomeni" di mia conoscenza, dovrebbe leggersi per bene quest'articolo... Il problema, semmai, risiede nell'arretrato tessuto economico italiano che necessita, in molti casi, di addetti con ridotte performance.
Certo che esiste, ed è nata almeno 2200 anni fa, quando tutta l'Italia fu unificata dai Romani; tra l'altro, gli italiani ottennero quasi subito la cittadinanza romana, mentre gli altri abitanti dell'Impero dovettero aspettare secoli: rimase unita per circa 700 anni, ma poi, anche con i regni romano barbarici, longobardi compresi, rimase unita in buona parte della sua estensione, per un totale di un migliaio di anni. Mi pare un periodo lunghetto!
Non credo che esista al mondo un'altra nazione che, 2200 anni fa, era già politicamente unita negli attuali confini...
Anche quando, a causa delle invasioni straniere, si perse l'unità politica, il concetto di Italia resto sempre ben presente, tanto che anche Dante e Petrarca parlano di una nazione Italia: le nazioni esistono anche quando non c'è uno Stato!
Quella di 150 anni fa fu soltanto una riunificazione, un po' come la riunificazione tedesca di 25 anni fa.
Sì ma ciò nulla toglie all'oggettiva obsolescenza dello Stato-nazione,concetto di matrice ottocentesca,messo in crisi dallo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione.
Gli Stati-nazione hanno avuto i loro meriti e le loro colpe ma soprattutto sono un prodotto della storia e come tale non saranno eterni.
Il nazionalismo ha portato a due guerre mondiali ed a migliaia di guerre regionali.
Sarebbe ora di sentirsi meno cittadini del proprio Stato e più cittadini del mondo. Le radici le hanno le piante,gli esseri umani nascono per spostarsi,da soli o come gruppo.La storia dell'umanità è storia di migrazioni.
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