Con questo ragionamento del "ben poco in comune tranne la lingua", allora anche il Molise, che è una realtà poco densamente popolata, tranquilla, con un indice di criminalità che è il più basso d'Europa insieme ad alcune province della Svezia, fresca e nuvolosa, ha molto più in comune, tranne la lingua, con, che ne so, la Virginia dell'Ovest che con una realtà ultra densamente popolata, violenta, ad altissima criminalità e afosa come quella di Napoli-Caserta.
A questo punto, cosa ci sta a fare il Molise insieme a Napoli? Perché non dare anche al Molise l'autonomia? Anzi, perché non rendere il Molise uno stato federale degli Stati Uniti? Del resto, se fai un sondaggio tra i molisani, chiedendo loro se preferirebbero avere la possibilità di vivere e lavorare negli Stati Uniti rinunciando a quella di vivere e lavorare a Napoli, secondo voi cosa sceglierebbero?
Non ho mai sentito un tifoso dell'Unione Europea che è anche patriota, o che comunque ama il proprio Paese e si riconosce nella propria nazione. Non soltanto in Italia, ma in tutta Europa: spesso leggo i commenti sui giornali britannici, e anche lì tutti i britannici che amano l'Unione Europea non si riconoscono nel Regno Unito e non amano i propri connazionali.
Diciamo che si sentono molto meglio della stragrandissima maggioranza dei propri connazionali.
Del resto anche voi, basta vedere gli pseudonimi che avete scelto: Josh, Friedrich, NoSync, quando magari vi chiamate Carlo Rossi, Michele Martini e Domenico Esposito...
Quello che intendo dire è che, almeno io da abitante dell'Emilia, non sento di provare in comune con gli abitanti della Sicilia, della Sardegna o della Puglia (esempi casuali) nulla di più di quello che posso avere in comune con gli abitanti dell'Austria.
Fosse per me, lo dico senza mezzi termini e senza paura delle reazioni altrui, al posto dello Stato Italia potrebbero benissimo esistere tanti altri Stati più piccoli - come ad esempio il Veneto, l'Emilia, ecc. - che la cosa oltre ad essere più funzionale sarebbe anche ben più logica. Siamo stati divisi per secoli, poi improvvisamente i Savoia hanno deciso che dovevamo stare tutti sotto lo stesso tetto e da lì in avanti questo fatto è diventato un dogma incontrastabile. Tanto è vero che non appena si levano voci secessionistiche come quella del Veneto di 2 anni fa ecco che arrivano i difensori dello Stato nazione italiano a dire che nessuno deve secedere e che i confini devono per forza restare quelli attuali.
Sinceramente il dogma dello Stato nazione non lo sono mai riuscito a capire.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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