La sconfitta o vittoria di Marine Le Pen si misurano proprio su questo: la rilevanza dell'elettorato moderato, quello che storicamente ha sempre votato per i partiti eredi di De Gaulle, che fino ad oggi non ha mai votato per la Le Pen e che (probabilmente) non la voterà nemmeno a queste presidenziali...
Diciamo che questa "maggioranza silenziosa" è analoga a quella che per decenni ha votato DC in Italia e che, in Francia, ha votato anche per il PS di Mitterand, quando i socialisti sul finire degli anni '70 si spostarono su posizioni più centriste... Macron per certi aspetti ricorda il Mitterand di quegli anni e su questo gioca buona parte delle sue opportunità. Insomma potrebbe intercettare il voto di coloro che rifuggono dalla tentazione "avventurista" del FN perché avrebbero molto (o anche solo qualcosa) da perdere...
C'è però un problema: è sempre così rilevante quel ceto medio che si connota come "moderato"? La Francia assomiglia, per molti aspetti, più all'Italia che all'Olanda e alla Germania, nel senso che i ceti medi francesi, in questo decennio di crisi, si sono impoveriti in proporzione significativamente maggiore di quelli tedeschi e olandesi... per cui si è ristretta la base elettorale dei partiti centristi...
Il successo di Fillon alle primarie dei Repubblicani, se ci pensi bene, ne è un ulteriore sintomo: gli elettori gollisti hanno premiato il meno allineato (notoriamente filorusso) il più socialmente conservatore (perfino più della Le Pen), il meno liberista e il meno "organico" (anche se è stato Primo Ministro ai tempi di Sarkozy) dei candidati neogollisti, l'imprevista vittoria di Fillon è la spia di un malessere che ha macchiato di "voto di protesta" anche le primarie della coalizione di Centro-Destra... e che ricorda quel fenomeno politico-sociale che negli anni '50 prese il nome di "Poujadismo"...
Per quel che ne so e che ne capisco chi vota Fillon per convinzione o per protesta difficilmente voterebbe Macron, più probabile che si astenga... però ricordiamoci pure che la più "poujadista" tra i candidati alle prossime presidenziali, dopo Fillon, è proprio la Le Pen...
Il paradosso è proprio questo: l'elettorato (un tempo) moderato che potrebbe penalizzare in maniera imprevista proprio il candidato più liberale (e liberista) ossia Macron, ma in fondo chi l'ha detto che essere "moderati" significhi per forza essere liberali?
Ultima modifica di galinsoga; 16/03/2017 alle 13:46
Vero, ma calcola anche che al primo turno Fillon era stato votato da meno di metà dei repubblicani, il 44%; calcolando anche un'astensione di massa di questi, rimane comunque una buona metà di repubblicani pronti a votare Macron. I socialisti, invece, voterebbero certamente in massa per fermare la LP, molto più dei repubblicani stessi.
Eh... ma infatti credo che alla fine a determinare la vittoria saranno gli astenuti al secondo turno... per cui sarà molto importante il dato dell'affluenza al ballottaggio. Di certo se la percentuale dei votanti dovesse essere vicina a quella del 2012 (che pure fece registrare un corposo calo rispetto alle tornate del 2002 e del 2007) la Le Pen non avrebbe (quasi) nessuna possibilità di vincere al ballottaggio...
Queste, permettimi il termine "colorito", sono belinate... da un punto di vista della governance europea mai i governi nazionali hanno contato di più negli ultimi 10-15 anni e mai Commissione e Parlamento hanno contato meno... il problema è che contano i governi "forti"... ma è un problema dei paesi che, per natura del corpo elettorale o delle loro istituzioni, riescono ad avere solo governi deboli... è il bello del "metodo intergovernativo" di cui ho scritto prima...
Ultima modifica di galinsoga; 16/03/2017 alle 14:06
Infatti io bandirei la regola dell'unanimità e dell'opt-out. Vuoi restare in Europa o vuoi uscirne? Ti prendi tutti gli onori e gli oneri. I paesi dell'est in primis...non vogliono accordarsi sulla difesa (cosa che è in Europa occidentale viene usata come "arma" per riformare l'Europa e renderla più politica)? Bene, che bussino alla porta della Nato...poi si ritrovano Trump che chiede loro di mettere più dindini... o vogliono rivolgersi alla Grande Madre Russia? Vai a vedere che alla fine non conviene nemmeno a loro essere così intransigenti su questi aspetti...
Inverno 2016/17
16/1 Fiocchi
Ad ogni modo, dalla BBC la May dichiara che non autorizzera il secondo referendum alla Scozia.
Ottenuto anche il nullaosta dalla Regina sul Brexit, quindi resta solo da decidere il giorno.
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