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  1. #20941
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Secondo me,il populismo è invece intrinsecamente fallace,perché si basa sull'idea che il popolo sia sano ed i governanti(che esprime democraticamente,te lo ricordo) siano ladri e corrotti.
    Per cui ha la tendenza a tirar fuori soluzioni sbagliate,partendo da un presupposto sbagliato.
    Secondo me, Trump è un oligopolista,non un liberale,al contrario di molti repubblicani "classici",che lui ha messo in condizioni di non nuocere,grazie a quei caproni dei suoi elettori.
    Capisco che tu sia vicino ai Tea Party e quindi sia più indulgente con certi aspetti al trumpismo di me, cattolico liberale da sempre ma all'europea,anzi alla trentina(De Gasperi) ma per me di Trump.come della Le Pen,non si salva nulla,come nulla si salva di Orban o della destra austriaca.Tutta da gente da combattere lealmente.
    Compreso quell'altro nazional-populista di Farage,di cui sei o sei stato ammiratore.
    Altro travisatore delle idee liberali: il liberale non può mai essere nazionalista,perché il liberalismo è un fatto innanzitutto mentale e culturale.Il liberale crede nella società aperta,popperiana(americano sì ma l'antitesi dei Tea Party),per cui i confini nazionali gli stanno stretti per formazione.
    Bisogna essere aperti a tutti, la nazionalità non è un valore, solo un dato geografico poichè ognuno decide per sè quali sono le proprie idee e quali sono i punti di riferimento, pur appartenendo alla stessa nazione.
    La società aperta però non deve annullare le diversità, devono convivere.
    Il problema è se bisogna convivere a costo di vedersi negati diritti acquistati con un'evoluzione di millenni. Diritti per i quali sono morti milioni di persone perchè la vita non è nulla se non si è liberi. La libertà di scelta e di espressione deve essere sempre garantita, sennò non c'è più apertura ma imposizione in nome di una finta pace sociale che non può esservi mai negando i propri diritti fondamentali che sono connaturati all'uomo e che vengono persino prima del riconoscimento di qualche ordinamento statuale o mondiale.
    Per cui la questione non è quella teorica del nazionalismo che nasce da un preconcetto di impossibilità di integrazione tra culture e tradizioni diverse e di chiudersi ogni nazione alla ricerca dei propri esclusivi interessi, il problema è quale costo( non tanto quello economico) e quali rinunce si è disposti a sostenere pur di raggiungere l'integrazione e la convivenza tra popoli. Se si arriva o arriverà (come è probabile) alla paura o addirittura al divieto di apparire per quel che si è davvero, allora la mescolanza tra persone di diverse nazioni non porterà a più libertà ma a meno libertà e quindi meno gioia e benessere.
    Non bisogna seguire ideologie ma andare al fondo delle questioni. Altrimenti ci si divide sulle parole che non hanno una corrispondenza concreta nella realtà.
    Ultima modifica di Diamandis; 13/05/2017 alle 20:55

  2. #20942
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Azioni Apple ai massimi di sempre...Ottimo!

  3. #20943
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Diamandis Visualizza Messaggio
    Bisogna essere aperti a tutti, la nazionalità non è un valore, solo un dato geografico poichè ognuno decide per sè quali sono le proprie idee e quali sono i punti di riferimento, pur appartenendo alla stessa nazione.
    La società aperta però non deve annullare le diversità, devono convivere.
    Il problema è se bisogna convivere a costo di vedersi negati diritti acquistati con un'evoluzione di millenni. Diritti per i quali sono morti milioni di persone perchè la vita non è nulla se non si è liberi. La libertà di scelta e di espressione deve essere sempre garantita, sennò non c'è più apertura ma imposizione in nome di una finta pace sociale che non può esservi mai negando i propri diritti fondamentali che sono connaturati all'uomo e che vengono persino prima del riconoscimento di qualche ordinamento statuale o mondiale.
    Per cui la questione non è quella teorica del nazionalismo che nasce da un preconcetto di impossibilità di integrazione tra culture e tradizioni diverse e di chiudersi ogni nazione alla ricerca dei propri esclusivi interessi, il problema è quale costo( non tanto quello economico) e quali rinunce si è disposti a sostenere pur di raggiungere l'integrazione e la convivenza tra popoli. Se si arriva o arriverà (come è probabile) alla paura o addirittura al divieto di apparire per quel che si è davvero, allora la mescolanza tra persone di diverse nazioni non porterà a più libertà ma a meno libertà e quindi meno gioia e benessere.
    Non bisogna seguire ideologie ma andare al fondo delle questioni. Altrimenti ci si divide sulle parole che non hanno una corrispondenza concreta nella realtà.
    Cm il populismo per affermarsi ha bisogno di essere identitarista e quindi nazionalista.
    Come ha fallito il comunismo,falliranno anche i populisti e le loro ricette di chiusura e statalismo si riveleranno fallimentari.Ma ci vorrà tempo per capirlo ed i danni saranno già avvenuti.

  4. #20944
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da peso Visualizza Messaggio
    Azioni Apple ai massimi di sempre...Ottimo!
    E il nesso con il thread qual è?


  5. #20945
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Secondo me,il populismo è invece intrinsecamente fallace,perché si basa sull'idea che il popolo sia sano ed i governanti(che esprime democraticamente,te lo ricordo) siano ladri e corrotti.
    Per cui ha la tendenza a tirar fuori soluzioni sbagliate,partendo da un presupposto sbagliato.
    Secondo me, Trump è un oligopolista,non un liberale,al contrario di molti repubblicani "classici",che lui ha messo in condizioni di non nuocere,grazie a quei caproni dei suoi elettori.
    Capisco che tu sia vicino ai Tea Party e quindi sia più indulgente con certi aspetti al trumpismo di me, cattolico liberale da sempre ma all'europea,anzi alla trentina(De Gasperi) ma per me di Trump.come della Le Pen,non si salva nulla,come nulla si salva di Orban o della destra austriaca.Tutta da gente da combattere lealmente.
    Compreso quell'altro nazional-populista di Farage,di cui sei o sei stato ammiratore.
    Altro travisatore delle idee liberali: il liberale non può mai essere nazionalista,perché il liberalismo è un fatto innanzitutto mentale e culturale.Il liberale crede nella società aperta,popperiana(americano sì ma l'antitesi dei Tea Party),per cui i confini nazionali gli stanno stretti per formazione.
    Domenico, sinceramente rimango un po' sorpreso dalle tue affermazioni. Curiosità: se non ricordo male sei avvocato?

    queste affermazioni che hai fatto in questo post stridono con la tua visione liberale

    da una parte NOI, dall'altra GLI ALTRI e, quindi, il "populismo", etichetta che viene data, a sproposito, a tutto ciò che non collima con il pensiero dominante (anche questo mi sa tanto di "razzismo")

    è vero, il popolo esprime i governanti tramite elezioni.
    Io mi ritengo sano, immagino pure tu. Ma, sinceramente, ti ritieni sempre soddisfatto delle decisioni prese in questi ultimi decenni? io no...

    parli dei repubblicani "classici" e li accosti ai liberali. Ma qualcuno ha capito cosa volesse esprimere realmente il partito repubblicano tra i vari Cruz, Bush junior e compagnia bella? quale era la loro visione? la stessa, identica di quello che una buona fetta dell'establishment democratico propugna
    qualche leggera differenza, ma nulla più

    poi perché parli di "caproni" gli elettori di Trump? e chi sono ? gente che si è lasciata ammaliare dal fatto che grazie a Trump "non si paga più le tasse"? oppure una buona parte degli operai di Detroit e dintorni che hanno abbandonato il partito democratico proprio perchè hanno perso il posto di lavoro e, non più rappresentati da Sanders, si sono riversati in massa su Trump e non sulla Clinton?

    è inutile essere filosofici quando a una persona che sente il proprio posto di lavoro scricchiolare si riversa in massa in partiti o persone fuori dallo schema, dal solito schema

    tu vedi l'effetto ma non giudichi la causa, e questo è, a mio modo di vedere, un grave errore fatto in primis da alcuni giornali nostrani ed europei
    l'effetto? --> i partiti populisti, o presunti tali
    la causa? --> l'attuale gestione sbagliata dei processi fatti in ogni parte del mondo

    i partiti estremisti o fuori dagli schemi nascono e si sviluppano proprio perchè le cose non vanno, se tutto fosse rose e fiori non esisterebbero. Guarda Hitler: la repubblica di Weimar si reggeva per un soffio, con tutti i problemi di disoccupazione e di revanscismo nei confronti dei francesi miopi all'inverosimile. In una situazione politica ed economica come negli anni '60, in Germania un partito come l'NSDAP non si sarebbe neanche concepito



    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Cm il populismo per affermarsi ha bisogno di essere identitarista e quindi nazionalista.
    Come ha fallito il comunismo,falliranno anche i populisti e le loro ricette di chiusura e statalismo si riveleranno fallimentari.Ma ci vorrà tempo per capirlo ed i danni saranno già avvenuti.
    ma non ti bastano i danni che si stanno facendo già adesso da partiti NON populisti?

    ma ti sei domandato perchè nelle ultime elezioni francesi i socialisti e i goullisti sono stati messi da parte? i socialisti con il 6 % sono diventati irrilevanti
    ci sarà un motivo? io dico che hanno sbagliato, governando male il proprio paese e sono stati puniti.
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  6. #20946
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    E il nesso con il thread qual è?
    Mi pare che il 90% dei messaggi non abbia a che far con il titolo del 3d..............
    Almeno tra obbligazioni e azioni c'e' correlazione

  7. #20947
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Domenico, sinceramente rimango un po' sorpreso dalle tue affermazioni. Curiosità: se non ricordo male sei avvocato?

    queste affermazioni che hai fatto in questo post stridono con la tua visione liberale

    da una parte NOI, dall'altra GLI ALTRI e, quindi, il "populismo", etichetta che viene data, a sproposito, a tutto ciò che non collima con il pensiero dominante (anche questo mi sa tanto di "razzismo")

    è vero, il popolo esprime i governanti tramite elezioni.
    Io mi ritengo sano, immagino pure tu. Ma, sinceramente, ti ritieni sempre soddisfatto delle decisioni prese in questi ultimi decenni? io no...

    parli dei repubblicani "classici" e li accosti ai liberali. Ma qualcuno ha capito cosa volesse esprimere realmente il partito repubblicano tra i vari Cruz, Bush junior e compagnia bella? quale era la loro visione? la stessa, identica di quello che una buona fetta dell'establishment democratico propugna
    qualche leggera differenza, ma nulla più

    poi perché parli di "caproni" gli elettori di Trump? e chi sono ? gente che si è lasciata ammaliare dal fatto che grazie a Trump "non si paga più le tasse"? oppure una buona parte degli operai di Detroit e dintorni che hanno abbandonato il partito democratico proprio perchè hanno perso il posto di lavoro e, non più rappresentati da Sanders, si sono riversati in massa su Trump e non sulla Clinton?

    è inutile essere filosofici quando a una persona che sente il proprio posto di lavoro scricchiolare si riversa in massa in partiti o persone fuori dallo schema, dal solito schema

    tu vedi l'effetto ma non giudichi la causa, e questo è, a mio modo di vedere, un grave errore fatto in primis da alcuni giornali nostrani ed europei
    l'effetto? --> i partiti populisti, o presunti tali
    la causa? --> l'attuale gestione sbagliata dei processi fatti in ogni parte del mondo

    i partiti estremisti o fuori dagli schemi nascono e si sviluppano proprio perchè le cose non vanno, se tutto fosse rose e fiori non esisterebbero. Guarda Hitler: la repubblica di Weimar si reggeva per un soffio, con tutti i problemi di disoccupazione e di revanscismo nei confronti dei francesi miopi all'inverosimile. In una situazione politica ed economica come negli anni '60, in Germania un partito come l'NSDAP non si sarebbe neanche concepito





    ma non ti bastano i danni che si stanno facendo già adesso da partiti NON populisti?

    ma ti sei domandato perchè nelle ultime elezioni francesi i socialisti e i goullisti sono stati messi da parte? i socialisti con il 6 % sono diventati irrilevanti
    ci sarà un motivo? io dico che hanno sbagliato, governando male il proprio paese e sono stati puniti.
    La questione è molto semplice: le decisioni democraticamente prese possono essere democraticamente criticate(ed anche considerate da imbecilli).
    Votare senza pensare alle conseguenze produce,appunto,le conseguenze che vedi. Tipo un Presidente che probabilmente verrà indagato per aver fornito informazioni riservatissime ad una potenza antagonista.

  8. #20948
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    poi perché parli di "caproni" gli elettori di Trump? e chi sono ? gente che si è lasciata ammaliare dal fatto che grazie a Trump "non si paga più le tasse"? oppure una buona parte degli operai di Detroit e dintorni che hanno abbandonato il partito democratico proprio perchè hanno perso il posto di lavoro e, non più rappresentati da Sanders, si sono riversati in massa su Trump e non sulla Clinton?
    Chiunque, operaio, spazzino o premio Nobel in 7 discipline diverse, pensi che Trump possa restituire i posti di lavoro persi in quel di Detroit o in varie altre attività divenute più redditizie altrove è un caprone.
    Ovviamente nessuno può farlo; Trump in particolare, figura da rendere i nostri governanti degli ultimi 20 anni statisti di caratura mondiale, ha ancora meno speranze.
    Mi piacerebbe chiedere all'operaio che ha perso il lavoro cosa ne pensi del tentativo di ridurre le coperture sanitarie pubbliche (già striminzite) o della cancellazione della Dodd-Frank da parte del difensore degli operai...
    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    io dico che hanno sbagliato, governando male il proprio paese e sono stati puniti.
    Sicuramente avran fatto cose fatte male (senza contare i casi di malaffare ovviamente).
    Ma chi spera di rimettere indietro l'orologio della storia ha comunque visto un bel film... Meglio cominciare a farsene una ragione perchè a fidarsi degli imbonitori da 4 soldi che in 10 minuti hanno tutte le soluzioni a problemi che in anni non si sono risolti il risultato è che le condizioni peggioreranno più in fretta.


    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #20949
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Tipo un Presidente che probabilmente verrà indagato per aver fornito informazioni riservatissime ad una potenza antagonista.
    "Probabilmente" è una parola forte.
    Ma il caso dà esattamente la misura di che razza di cialtrone stiamo parlando.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  10. #20950
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Cm il populismo per affermarsi ha bisogno di essere identitarista e quindi nazionalista.
    Come ha fallito il comunismo,falliranno anche i populisti e le loro ricette di chiusura e statalismo si riveleranno fallimentari.Ma ci vorrà tempo per capirlo ed i danni saranno già avvenuti.
    Mah...si, comunque non facciamo ragionamenti troppo a compartimenti stagni.Non esiste solo il bianco e il nero.

    Anche sul termine nazionalismo ci andrei cauto...cosa vuol dire nazionalismo? Fare politiche volte a cercare di portare il proprio Paese all'avanguardia economica e commerciale in un contesto internazionale competitivo? O chiudersi nell'autarchia e mandare a ramengo ogni forma di libero scambio? Il nazionalismo non necessariamente si abbina allo statalismo.

    In altre parole, anche la Thatcher si può definire assolutamente una nazionalista per come la vedo io...ma non è che per questo fosse anche contraria al libero scambio (anzi). Giusto per fare un esempio casualissimo eh
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

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