Visto che oggi il tema politico tiene banco (chiedo una moratoria temporanea ai moderatori) mi spiegate cos'è 'sta roba?
Perché nessuna delle ragioni addotte dal commentatore dell'HP appare davvero convincente...
Dopo il caos Di Maio riparla di governo Lega-M5s
All'HP sono dei trogloditi (la desistenza con l'attuale legge elettorale è impossibile), ma secondo me la manovra di Di Maio è quella.
Loro temono il voto, il cd unito probabilmente vincerebbe in scioltezza. Quindi vorrebbero tenere Salvini più lontano possibile da Berlusconi. Temono anche di avere esagerato e di perdere voti tra l'elettorato pipiù moderato se vengono considerati responsabili del caos, quindi offrono tardivamente una via di uscita allo stallo.
La legge elettorale alla fine sarà questa, ci vuole troppo tempo per modificarla e comunque non è semplice mettere d'accordo tutti su una proposta in linea con le indicazioni della Corte Costituzionale.
Non ritengo una alleanza elettorale gialloverde probabile nè da parte di Salvini nè dei 5 stelle, però una logica potrebbe averla se per il leader leghista la priorità assoluta è veramente il sovranismo alla Borghi-Bagnai.
Berlusconi non accetterebbe eccessi in tal senso, con i 5 stelle potrebbe avere più margini. Il cd classico non uscirebbe mai dall'Euro, una alleanza gialloverde forse si.
Inoltre una alleanza elettorale potrebbe dare una maggioranza molto ampia rispetto a quella attuale e anche ad una potenziale di cd, con numeri più equilibrati tra 5s e Lega. Se invece il suo obiettivo è fare il PdC su una linea flat tax e immigrazione non c'è alcun dubbio su quale sia la strada migliore per lui.
E poi, sono in programma dei vertici per riformare le istituzioni comunitarie, il 28 giugno c'è il primo.
L'Italia non sarà rappresentata a far valere le proprie istanze (e Macron aveva anche teso la mano a Conte)
Come ha detto Varoufakis, ogni economista minimamente critico ha soppesato pro e contro dell'Euro e ad un certo punto può aver pensato che a certe condizioni una uscita dall'Euro potrebbe essere preferibile (a quando risale quel convegno, non mi sembra roba recente).
Anche io non sono sicuro che ci siano le condizioni politiche, a livello nazionale ed Europeo, per fare tutte le modifiche necessarie a garantire il buon funzionamento della moneta unica. Alla lunga questo può produrre costi così elevati da superare il grosso costo iniziale della rottura. Sarebbe meglio evitarlo, ma non si può mai sapere, negare a priori questa possibilità non aiuta a scongiurarla.
Nel 2010 quando si parlava di una possibile uscita dalla Grecia tutti erano convinti che sarebbe costata qualcosa come il 25-30% del Pil, ed era considerato un costo mostruoso. Alla fine il 25% del PIL lo hanno perso comunque, il default è arrivato lo stesso e hanno prospettive di crescita mediocri. Difficilmente avrebbero fatto molto peggio fuori dalla moneta unica.
La mia sorpresa non era per le considerazioni del possibile ministro Tabellini, quanto della necessità, presunta o vera chi lo sa, del pdr di mandare all'economia un ministro senza un minimo trascorso critico, neppure di natura Accademica, verso l'euro!
A me questo atteggiamento pare assurdo, con tutto il rispetto.
credo che qualsiasi economista,in quanto tale, e a maggior ragione un ministro dell'economia, abbia l'obbligo di valutare pro e contro della moneta unica e valutare il possibile scenario di uscita poiché, a mio modesto parere, un piano di uscita remoto, impossibile, di estrema urgenza o come vi pare, deve esistere in caso di necessità emergenziale. Questo per il bene dell'Italia, sia chiaro.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Ultime voci clamorose: nuovi contatti Quirinale e giallo verdi. Sembrerebbe nuovamente in sella il governo bocciato appena due giorni fa, stante anche il fallimento senza precedenti di cottarelli che avrebbe rischiato una storica bocciatura con zero e dico zero voti alla fiducia, rendendolo di fatto privo di qualsivoglia minima legittimità e rappresentanza. Occhio alle svolte clamorose delle prossime ore.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Segnalibri