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  1. #23831
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano83 Visualizza Messaggio
    AI = Artificial Intelligence?
    Sì, esatto.


  2. #23832
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Che poi, @snowaholic , avevi detto che quello portoghese era un semplice rimbalzo, atteso che nella gabbia dell'euro non si può fare di meglio. Invece,parlando del sistema pensionistico, salta fuori che il Portogallo sta facendo buone cose senza tradurre in atto le argomentazioni di "quelli che voi chiamate populisti" e che tu "genuinamente" reputi valide...

  3. #23833
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Per Fabietto (@Fabio68 ), che mi aveva chiesto l'articolo:
    Nove Paesi (senza l’Italia) vanno avanti sulla difesa comune - Startmag
    ok Domenico,

    leggendo l'articolo trovo che ha analogie con quello che ti avevo postato ieri sera

    scusami, è un mio limite, lo riconosco, ma del "novello" Bonaparte / de Gaulle non mi fido per niente
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  4. #23834
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    articolo che mi trova d'accordo

    L'Unione europea sta fallendo. Ma la verita e che non mai esistita

    l'Europa è questa, e lo sarà anche con una unione più forte, più coesa: ogni stato cercherà di indirizzare la barca al suo porto, in pratica 27 rematori che tentano di prendere il comando del timone per ogni singola questione
    la vedo dura a scimmiottare gli Stati Uniti
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  5. #23835
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    articolo che mi trova d'accordo

    L'Unione europea sta fallendo. Ma la verita e che non mai esistita

    l'Europa è questa, e lo sarà anche con una unione più forte, più coesa: ogni stato cercherà di indirizzare la barca al suo porto, in pratica 27 rematori che tentano di prendere il comando del timone per ogni singola questione
    la vedo dura a scimmiottare gli Stati Uniti
    Qualcuno inizia a pensare quello che vado dicendo da tempo, cioè che serve un'altra generazione per rafforzare l'Europa, cioè che crescano quelli che oggi hanno 13-15 anni, ma anche chi ha 18-20 anni ormai è abituato a girare tra i vari paesi, a differenza dei suoi nonni o bisnonni, e che per cui verrà meno l'esigenza di rimanere ancorati agli stati nazionali, ma serve ancora del tempo

  6. #23836
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Qualcuno inizia a pensare quello che vado dicendo da tempo, cioè che serve un'altra generazione per rafforzare l'Europa, cioè che crescano quelli che oggi hanno 13-15 anni, ma anche chi ha 18-20 anni ormai è abituato a girare tra i vari paesi, a differenza dei suoi nonni o bisnonni, e che per cui verrà meno l'esigenza di rimanere ancorati agli stati nazionali, ma serve ancora del tempo
    Purtroppo questa pur giusta considerazione non mette al riparo l'UE dal dissolvimento,sul medio termine.Lo dimostra l'esperienza di un'area che conosco bene: quella jugoslava. Ora nell'ex Jugoslavia i 18-20enni sono molto meno legati all'identità nazionale rispetto a 30 anni fa.I croati ascoltano musica serba,i serbi adorano Dubrovnik...ma ormai il dissolvimento politico è avvenuto.
    Per evitare che l'UE viva la versione non cruenta(ma cmq traumatica) della stessa fine,occorre ricalibrare gli obiettivi,lasciando perdere gli USE per ora e puntando su sinergie,cooperazione ed alleanze fra una parte degli Stati membri,lasciando SOLO il mercato comune e pochissimo altro come base comune per i 27.Un buon esempio è stato l'embrione di difesa comune; su quella strada bisogna proseguire,puntando su un nocciolo di Stati con governi,almeno per ora,non infatuati del sovranismo e del neo-nazionalismo.

  7. #23837
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Beh, l'accordo che ha rimandato al 2032 l'inizio della restituzione del debito greco verso le istituzioni europee è di poche settimane fa, giusto nel corso di giugno. In pratica hanno avuto un altro taglio del debito piuttosto consistente, vedremo se sarà sufficiente. In ogni caso hanno blindato i detentori di titoli con scadenza a 10 anni o inferiore, mentre prima c'erano notevoli rischi già nel breve termine.


    Ma nemmeno il governo ha fatto niente contro gli immigrati regolari. Il decreto flussi è stato ridotto quasi a zero da Renzi, non da Salvini. E la principale determinante dell'immigrazione sono comunque le condizioni dell'economia, visto che i comunitari sono il flusso più grande e possono venire e andarsene a piacimento.
    Boeri ha pienamente ragione nella relazione, è condivisibile quasi al 100% anche sugli altri temi. Però le politiche del governo attuale sull'immigrazione c'entrano poco con questo discorso.
    Probabilmente il danno è stato fatto più dal modo in cui i giornali hanno presentato la relazione che dalle intenzioni di Boeri, ma intanto tutti (incluso tu) hanno letto il suo intervento come una risposta al governo, quindi forse qualche problema di comunicazione c'è stato.



    Chi vive in una bolla per definizione non si rende conto di esserci
    Quelli che ho citato sono correttivi di mediazione pensati proprio per salvare il sistema attuale. Ma ci sono anche alternative più drastiche e sono altrettanto percorribili anche se decisamente più pericolose e meno efficaci. La mia frase era riferita a quelle.
    Condivido più che altro il passaggio sottolineato.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  8. #23838
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    articolo che mi trova d'accordo

    L'Unione europea sta fallendo. Ma la verita e che non mai esistita

    l'Europa è questa, e lo sarà anche con una unione più forte, più coesa: ogni stato cercherà di indirizzare la barca al suo porto, in pratica 27 rematori che tentano di prendere il comando del timone per ogni singola questione
    la vedo dura a scimmiottare gli Stati Uniti
    Finchè il parametro mentale degli elettori sarà sempre e solo lo Stato-nazione,deve andare benissimo per avere una CEE con qualche competenza in più. E' chiaro che un'Europa di questo tipo non è in grado neanche di gestire il declino,figuriamoci di costituire un contrappeso ai giganti demografici orientali(ed ora anche agli USA,che ci abbandonano al nostro destino).

  9. #23839
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    ok Domenico,

    leggendo l'articolo trovo che ha analogie con quello che ti avevo postato ieri sera

    scusami, è un mio limite, lo riconosco, ma del "novello" Bonaparte / de Gaulle non mi fido per niente
    Manco io,ma ci sono dentro altri 8 Paesi.Poi abbiamo sempre detto che la moneta comune andava fatta dopo la difesa comune ma ricordiamoci pure che quest'ultima non è stata fatta perché c'era sempre qualche rompiballe che non la voleva.A lungo i francesi,poi i britannici,ora i governacci del gruppo di Visegrad.Perciò,si facciano le cose con chi c'è,come nelle vecchie comitive anni 90',che se aspettavano tutti a mangiare la pizza o il calzone non ci andavano mai

  10. #23840
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Sulla bolla liberale avevo già precisato in questo post.
    La situazione diventa pericolosa quando i sostenitori di una visione liberale dell'economia non si rendono conto delle conseguenze economico-sociali delle loro posizioni e ignorano totalmente le legittime rimostranze di chi viene danneggiato da certe scelte economiche, spianando la strada a movimenti veramente inquietanti. Disinteressarsi o non accorgersi del fatto che il consenso verso una società aperta e una impostazione economica liberale si sia profondamente eroso negli ultimi anni è una delle cose più pericolose che si possa fare. Le alternative esistono anche se non vi piacciono.

    Se ti sembro cerchiobottista è perché genuinamente credo che quelli che chiamate populisti abbiano molte buone argomentazioni, hanno riciclato diversi temi che avrebbero dovuto essere caratterizzanti per la sinistra e anche per questo hanno dilagato nella base sociale tradizionalmente di sinistra. Ho notato per la prima volta i flussi da Rifondazione Comunista alla Lega nella mia zona nel 2008, non è un fenomeno nuovo. Non è nemmeno un fenomeno solo italiano, è successa la stessa cosa a Linke in Germania, nelle ultime elezioni sono rimasti stabili ma i flussi erano evidentissimi, la base popolare è andata quasi interamente verso AfD ed è stata sostituita da un forte aumento nelle fasce di reddito e istruzione elevate con posizioni più radical-chic. Discorso analogo vale per Trump, in misura quantitativamente molto più contenuta ma con effetti amplificati dal collegio elettorale.

    Non vincono soltanto perché ingannano gli stupidi e gli ignoranti, ma soprattutto perché affrontano tematiche che tutti gli altri ignorano, magari nel modo sbagliato ma almeno lo fanno.
    Io sarò sicuramente dentro una bolla ma quanto evidenziato mi sembra veramente assurdo considerando ad esempio la situazione in Italia (ma anche in diversi altri Paesi europei, tipo Francia): impostazione economica liberale? Quando esattamente? Stiamo parlando di una delle società meno libere, secondo l'Indice di Libertà Economica siamo al 79° posto, dietro alla Colombia, alla Giordania ecc. E non siamo gli unici: anche alcuni Paesi come la Francia ci sono vicini.

    Country Rankings: World & Global Economy Rankings on Economic Freedom
    Prendo solo un dato ma è quantomai chiarificatore credo. Impostazione liberale cercasi .

    Parlare di scontento verso l'impostazione liberale non è tuttavia sbagliato; il vero problema è che tale scontento non ha motivazioni reali ma esiste solo perché il potere politico ha deciso in tutti i modi di direzionarlo verso un presunto liberalismo.

    Supportati dai c.d. "economisti di corte", ovvero personaggi fortemente asserviti al potere e che, in virtù della loro competenza certificata da lauree e Ph.D. (ma spesso anche no ), hanno credibilità qualsiasi cosa dicano, i principali politici occidentali, ma quelli italiani in testa, sono riusciti a capovolgere la realtà e a far credere agli elettori di vivere in un sistema "neoliberista" in cui la colpa delle situazioni di cui parliamo in modo ricorrente, dalla disoccupazione alla stagnazione dei salari, siano attribuibili esclusivamente a fattori esterni: l'Euro, gli speculatori, le multinazionali, il complotto globale messo in piedi da Friedman & C. che ci impone il liberismo assoluto.

    Lo Stato è esente da qualsiasi critica: non troverai mai nessuno dei c.d. economisti di corte, da Borghi a Bagnai a Padoan, che osi muovere una piccola critica alle porcate (pardon il termine) che lo Stato italiano fa costantemente con le quali sega le gambe a chiunque voglia creare ricchezza.

    Il motivo è evidente: serve a fare in modo che il popolo eviti di rendersi conto che vive in uno Stato in cui, invece di essere trattati come cittadini, gli individui sono trattati come sudditi; serve soprattutto a fare in modo che molte imprese evitino proteste come lo sciopero fiscale.

    Pagate, pagate fino all'ultimo centesimo tasse da galera, che lo Stato serve per risolvere tutto, e al contrario se abbiamo problemi è perché la fuori qualcuno attenta alla "sovranità nazzziunale" e ci vuole imporre il "liberismo selvaggio". Purtroppo in un Paese in cui la scienza è sempre stata vista male e in cui informarsi sull'attualità è un optional per molti, la dottrina per cui lo Stato risolve i problemi e il liberalismo li crea si riesce facilmente a far passare nella testa della gente, grazie ai mezzi di cui dispone l'apparato pubblico: influenza sui media (tipo la Rai, che è letteralmente un vomitorio per il livello di informazione che fa, da Paese del quarto mondo), economisti di corte, scuola pubblica basata su criteri totalmente anti-meritocratici. Ed ecco come fare a capovolgere la realtà e a far credere al popolo che le cose stiano così.

    Il popolo non è "stupido", è semplicemente indottrinato e asservito allo Stato ormai. Siamo messi come una rana bollita nell'acqua. Se butti dentro una rana nell'acqua bollente questa si butta fuori subito. Se invece la metti dentro a temperatura ambiente e la scaldi a fuoco lento dopo un po' te la mangi cotta. L'indottrinamento dell'opinione pubblica funziona uguale: un po' alla volta, poi sempre di più, finché gli imprenditori sono ridotti ad essere pochissimi in rapporto a coloro che pigliano fondi.

    In Greece, Reliance on Public Funds Is the Central Problem | Mises Institute
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

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