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  1. #23861
    Burrasca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    E ricordiamo sempre che nelle recenti elezioni lo zoccolo duro degli europeisti sono stati gli over 65, con l'eccezione Brexit (ma corbyn é molto ambiguo).
    Le Pen ha trionfato tra i giovani e anche i grillini qui. Chi cerca tutele si rivolge alle istituzioni che possobo e vogliono darle, in questo caso gli stati nazionali, non certo l'Europa.
    Sono sempre un sostenitore del Rasoio di Occam e quindi del schematizzare le situazioni complesse, per poterci ragionare meglio: però schematizzare, o anche ridurre all'osso, non è sempre sinonimo di semplificare. Le ragioni del voto a M5S e Lega, oltre alle ovvie differenze personali (che altrettanto ovviamente saltiamo), possono essere molto diverse per classe e area geografica. Prendendo ad esempio la mia regione, trovo ragioni sostanzialmente diverse per cui un veneto vota Lega rispetto ad un toscano che vota Lega, o per cui un veneto vota M5S e un pugliese vota M5S. Ci sono sicuramente le sirene "populiste" e/o "sovraniste", ma ci sono anche pulsioni opposte, dal "meno stato" (o meglio: uno stato meno burocratico, meno esoso, più efficiente e che lasci i cittadini un po' in pace specie se sono partite IVA o aziende) all'autonomia regionale, cosa quest'ultima che sta provocando già qualche attrito con alcuni ambienti sia del M5S (ma non in Veneto) sia della Lega (anche a Pontida). Lo "stato nazionale" è qui declinato in maniera diversa. Però trovi anche chi ha votato convintamente per il reddito di cittadinanza o contro i clandestini, e basta, quindi anche il mio ragionamento può semplificare troppo

  2. #23862
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Fede, discorso complesso, molto complesso
    l'Alfio Finetti potrebbe avere ragione...

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    se solo avessi capito una parola
    In pratica tocca, con una certa ironia, il tema del politichese e della distanza tra questo linguaggio e quello dell'uomo comune Te lo parafraso:

    <<Un uomo si mette lì davanti alla televisione e ascolta con estrema attenzione quello che dicono i politici: "L'Italia nel mercato internazionale ha un disavanzo commerciale".
    E l'uomo salta poi su dicendo: "Siamo a posto. Se c'è un disavanzo vuol dire che avanziamo soldi da qualcuno, e quando poi pagheranno godremo".
    A quel punto interviene l'altro dicendogli: "Non hai capito nulla, disavanzo vuol dire che glieli dobbiamo dare".
    Allora l'uomo salta su davanti alla TV ed esclama: "politici che prendete per i fondelli ! Se siamo in debito, senza tanto menarla si dice dobbiamo dare, non che abbiamo un disavanzo".

    Allora gli viene un'idea. Va al bar e con gli amici dice: "Cari amici, questa è la mia situazione familiare: sono in disavanzo con il tabaccaio, con la bottega, con la banca, con il meccanico". E gli amici si girano increduli: "Avete sentito? Tu si che sei un signore, mica noi. Avanzi soldi da tutte le parti, perfino la banca te ne deve dare". Allora l'uomo torna a casa e prendendo un foglio di carta bollata racconta alla moglie: "A convincere la gente ho imparato. Quasi quasi faccio domanda per diventare deputato". >>
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #23863
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Sono sempre un sostenitore del Rasoio di Occam e quindi del schematizzare le situazioni complesse, per poterci ragionare meglio: però schematizzare, o anche ridurre all'osso, non è sempre sinonimo di semplificare. Le ragioni del voto a M5S e Lega, oltre alle ovvie differenze personali (che altrettanto ovviamente saltiamo), possono essere molto diverse per classe e area geografica. Prendendo ad esempio la mia regione, trovo ragioni sostanzialmente diverse per cui un veneto vota Lega rispetto ad un toscano che vota Lega, o per cui un veneto vota M5S e un pugliese vota M5S. Ci sono sicuramente le sirene "populiste" e/o "sovraniste", ma ci sono anche pulsioni opposte, dal "meno stato" (o meglio: uno stato meno burocratico, meno esoso, più efficiente e che lasci i cittadini un po' in pace specie se sono partite IVA o aziende) all'autonomia regionale, cosa quest'ultima che sta provocando già qualche attrito con alcuni ambienti sia del M5S (ma non in Veneto) sia della Lega (anche a Pontida). Lo "stato nazionale" è qui declinato in maniera diversa. Però trovi anche chi ha votato convintamente per il reddito di cittadinanza o contro i clandestini, e basta, quindi anche il mio ragionamento può semplificare troppo
    Molti hanno votato il M5S per tentare l'"ultima spiaggia", coloroo che hanno ancora da governare e quindi di dimostrare di essere incapace al ruolo (capace sarebbe pretendere troppo :D)

    Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  4. #23864
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Il consenso prevalente (o almeno questa è la mia percezione) è che lo sviluppo dell’AI non porterà a maggiore disoccupazione ma a un enorme shift dei posti di lavoro verso campi ad essa legati (che non sono solo campi prossimi alla tecnologia, ma possono anche essere nell’ambito della linguistica come della sociologia o psicologia). Il problema principale, su cui l’Europa si trova molto indietro rispetto a US e Cina, è che occorrerà una riconversione di competenze (formazione continua) su scala enorme, e questo sarebbe molto meglio affrontarlo a livello europeo, ma non sta accadendo per nulla. L’Italia, al solito, è messa peggio di molti altri perché l’educazione media dei cittadini è più da secondo mondo che da primo.
    In realtà molti pensano che non sarà cosí, i posti di lavoro nel settore tecnologico continuano ad essere pochi e crescono relativamente poco, mentre cresce rapidamente il numero di lavoratori nei servizi a basso valore aggiunto e bassa crescita della produttività. Dal punto di vista teorico non c'é motivo per cui debba necessariamente esserci la sostituzione con posti collegati alle nuove tecnologie, potrebbe ma non é scontato. Dipende principalmente dalle preferenze di consumo, se i risparmi derivanti dall'aumento di produttività vengono spesi nei nuovi settori come avveniva nel passaggio da agricoltura a industria o se finiranno in altri servizi a bassa produttività.
    Lo spiega bene Adair Turner nel documento che ho postato qualche giorno fa, prima o poi ci torno su, sarebbe una discussione interessante.

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Per forza, sinora non ha fatto niente su niente, a parte quel paio di azioni
    dimostrative.

    Sono tutti i governi degli ultimi decenni ad avere fatto, in modo quasi inosservato e raggiungendo il punto più basso con la Bossi-Fini, azioni completamente contro l’interesse nazionale, creando bucket per paese e non per competenze. Esempio molto semplice: un mio amico turco, ingegnere, dopo studi e master al Politecnico di Milano sarebbe rimasto qua volentieri (trovare un buon lavoro se sei un ingegnere a Milano è facilissimo) ma si è scontrato con la burocrazia che lo costringeva alle solite giravolte di uffici all’esatta identica maniera del cugino del kebabbaro che veniva ad aiutare lo zio nel negozio. Alla fine si è arreso e ora lavora in Germania. Nessuno ha affrontato questo problema sin dalla notte dei tempi.

    Non necessariamente. Io vivo in una bolla (la mia cerchia di conoscenze) dentro un’altra bolla (Milano) e lo so benissimo che si tratti di bolle, purtroppo.
    Condivido in pieno sull'immigrazione.
    Se sei capace di guardare fuori dalla tua realtà il problema della bolla é molto relativo. La cosa pericolosa é perdere di vista il resto del mondo che può essere molto diverso dalla propria esperienza diretta (e Milano é un posto molto particolare visto come si è mosso politicamente negli ultimi anni, in direzione opposta al resto d'Italia e non dissimile dai quartieri ricchi di Roma).

  5. #23865
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Sono sempre un sostenitore del Rasoio di Occam e quindi del schematizzare le situazioni complesse, per poterci ragionare meglio: però schematizzare, o anche ridurre all'osso, non è sempre sinonimo di semplificare. Le ragioni del voto a M5S e Lega, oltre alle ovvie differenze personali (che altrettanto ovviamente saltiamo), possono essere molto diverse per classe e area geografica. Prendendo ad esempio la mia regione, trovo ragioni sostanzialmente diverse per cui un veneto vota Lega rispetto ad un toscano che vota Lega, o per cui un veneto vota M5S e un pugliese vota M5S. Ci sono sicuramente le sirene "populiste" e/o "sovraniste", ma ci sono anche pulsioni opposte, dal "meno stato" (o meglio: uno stato meno burocratico, meno esoso, più efficiente e che lasci i cittadini un po' in pace specie se sono partite IVA o aziende) all'autonomia regionale, cosa quest'ultima che sta provocando già qualche attrito con alcuni ambienti sia del M5S (ma non in Veneto) sia della Lega (anche a Pontida). Lo "stato nazionale" è qui declinato in maniera diversa. Però trovi anche chi ha votato convintamente per il reddito di cittadinanza o contro i clandestini, e basta, quindi anche il mio ragionamento può semplificare troppo
    Condivido il discorso sul rasoio di Occam, il mio ragionamento infatti era limitato al fatto che il fattore generazionale non è particolarmente collegato alla propensione a cedere sovranità nazionale a favore di un rafforzamento dell'Unione Europea come suggeriva Stefano. Specie nei Paesi fondatori dell'UE l'integrazione europea per le generazioni più anziane ha un valore fortissimo legato alla fine della guerra e al boom economico, per i giovani molto meno. Non sono più nazionalisti, semplicemente non considerano l'Unione Europea come una soluzione ai loro problemi.Non basta far passare il tempo per superare gli stati nazionali, bisogna convincere gran parte della popolazione che è nel loro interesse farlo.

  6. #23866
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Perché? Non mi pare che in Svezia sia andata esattamente così.
    Non sono riuscito ad aprire il sito e a vedere la classifica, mi riferivo alla linea politica e ai loro documenti che mi è capitato di leggere in passato, non sono proprio sostenitori delle socialdemocrazie scandinave.
    Ma anche qui credo che qualcuno considererebbe liberticida una aliquota marginale sul reddito del 60% come quella Svedese!
    Personalmente mi prenderei in blocco tutto il sistema svedese molto volentieri.

  7. #23867
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    O in Irlanda...
    L'Irlanda non è quasi mai un buon esempio, sono uno Stato canaglia che ha comportamenti inaccettabili per qualunque Stato più grande del Veneto.
    Circa un terzo del loro Pil sono profitti delle multinazionali, infatti il reddito nazionale degli irlandesi è molto inferiore al loro PIL nominale. Con un sistema fiscale simile al loro applicato ad uno stato grande come l'Italia sarebbe necessario drenare qualcosa come 800-1000 miliardi l'anno dalle altre economie per avere lo stesso gettito pro capite.
    È facile fare i pro-business con i soldi degli altri.

  8. #23868
    Josh
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    Altra voce nel deserto di promesse che nessuno potrà mantenere
    Visco: "Con nuova crisi saremmo piu' vulnerabili rispetto a 10 anni fa" - Corriere di Siena

  9. #23869
    Josh
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    Questo succede quando la Banca centrale non è indipendente dal governo

    Lira turca in forte calo: spaventa l'inflazione, ai massimi dal 2004 a giugno - InvestireOggi.it

  10. #23870
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Questo succede quando la Banca centrale non è indipendente dal governo

    Lira turca in forte calo: spaventa l'inflazione, ai massimi dal 2004 a giugno - InvestireOggi.it



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    non per il populismo (o cose del genere), ma del panorama fatto della situazione del Messico
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