Drammatica situazione secondo me, fra l'altro alla TU München illustravano pure con un certo orgoglio, e mi soffermo molto sul lato umano di tutto questo, come guadagnare speculando 'contro' il nostro paese, come già s'è visto nel 2011.
Non capisco, o mi rifiuto in parte di capire. L'idea di lavorare o fare impresa in un paese senza prospettive di serenità economica o di grandi investimenti, dalla ricerca scientifica, alla industria riconvertita secondo il trattato di Parigi, che abbiamo firmato ricordo e prevede la decarbonizzazione come primo step.
Tutto ciò in un pianeta ormai compromesso, con enormi pressioni esercitate sul nostro habitat che ci dà da vivere.
Vado a rivedermi Pocahontas, voi economisti e broker fatevi una passeggiata nel bosco và.
Certo che c'è la speculazione, i primi speculatori sono e saranno sempre gli italiani stessi (dopotutto gli italiani sono quelli che hanno più capitale da spostare all'estero, così come prima dell'Euro erano quelli che avevano più lire da vendere). Ma per essere possibile la speculazione deve esserci una situazione di vulnerabilità, altrimenti un attacco speculativo immotivato verrebbe respinto da altri investitori che scommettono contro gli speculatori e approfittano del calo temporaneo di prezzi per incassare facili profitti (cosa che ho fatto anche io personalmente in altre occasioni). Nel caso peggiore basterebbe che Draghi alzasse un mignolo (come successo nel 2012 con il famoso discorso del whatever it takes).
Siamo un Paese senza prospettive e dove non ha senso investire, verissimo, ma dovremmo anche chiederci perché. Qual è la risposta secondo te?
Ultima modifica di snowaholic; 24/08/2018 alle 22:26
pericolosissima piega che stiamo prendendo
qui mi pare che tutti (in Europa) facciano finta di niente
lo stanno scoprendo solo adesso che c'è l'emergenza? ognuno vuole lasciare il cerino in mano agli altri, quindi forse qui forzare la mano serve a svegliare dal torpore la bella addormentata Europa
è ora che i furori ideologici (perché di questo stiamo parlando) siano messi da parte e si decida una volta per tutte che così non si può andare.
Da una parte il muro, senza dare indicazioni, opportunità ai paesi sottosviluppati di poter crescere in maniera soddisfacente e dignitosa una volta per tutte
dall'altra una accoglienza alla "volemose bene" senza gestire in miniera responsabile questa marea umana, senza dare una certezza di futuro nel nuovo paese, lasciando irrisolti i problemi, anzi creandoli di più a lunga scadenza. Perché le persone NON integrate si ghettizzeranno ancor di più. E questa è la soluzione che l'Italia ha fatto negli anni scorsi, senza curarsi di loro, come se il telefonino dato a queste persone risolvesse ogni malessere
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"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Se ti riferisci al caso della Diciotti c'è un problema legale non piccolo, sono migranti già sotto la responsabilità legale italiana quindi al più si potrebbero fare dei ricollocamenti, ma le domande di asilo comunque andrebbero fatte in Italia.È un caso molto diverso dalle navi delle ONG, nessuno vuole farne un precedente legale e togliere le castagne dal fuoco al governo italiano.
Ma in generale quest'anno ci sono più sbarchi in Spagna che da noi, la Germania ha già preso milioni di rifugiati, la Francia riceve comunque un numero di rifugiati simile al nostro. A volte sembra che siamo noi quelli invasi e dagli altri non vada nessuno ma non è così, non ci sono solo gli arrivi via mare dalla Libia.
Il problema è intrattabile politicamente per tutti, i Paesi dell'est non vogliono prendere nessuno a prescindere e i margini per la redistribuzione tra gli stati disponibili sono comunque esigui, a meno che non si pretenda di avere meno richiedenti asilo pro capite degli altri. Ovviamente i numeri cambiano in caso di arrivi veramente massicci.
Alessio, se vogliamo parlare del nostro governo che sfrutta queste situazioni (economica e migratoria) per infervorare i toni contro l'Europa, mi trovi d'accordo
ma per quanto riguarda il problema migratorio non si tratta di 4 gatti. Anche se fosse una persona devi dare un senso alla sua vita, cosa che fino adesso non è stato fatto
vedere gente che ciondola per strada senza fare nulla, davanti al bar, mi fa pensare (e male, qualsiasi colore abbia la sua pelle)
l'Europa lo sa benissimo che questi flussi migratori bisogna gestirli, prima dalla Turchia, poi, sempre più, dal nord Africa. Ma semplicemente non ha fatto nulla
la Spagna, dopo la "sparata" di un mese fa, ora rimanda indietro i migranti che passano la frontiera a Ceuta e Melilla, senza tanto clamore come aveva fatto accogliere la nave non attraccata da noi
è utopia dire "le frontiere sono aperte": l'Africa cresce in maniera esponenziale, ogni anno di 30 milioni di abitanti (mezza Italia). Bisogna cambiare atteggiamento, aiutarli a crescere, a responsabilizzarli
leggevo del Niger che ha il 49% della popolazione aventi l'età minore o uguale a 15 anni. In pratica sono raddoppiati in 15 anni
ma campagne per il controllo delle nascite, no? Li vogliamo aiutare? La ricchezza nasce anche da questo
poi mi dici 4 gatti: ma abbiamo una disoccupazione all'11% e quella giovanile nettamente più alta e vogliamo gestire i problemi degli altri? Ma se non riusciamo a pensare neppure ai nostri che abbiamo in casa, vogliamo far vedere che gestiamo l'estero? Siamo proprio tronfi
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
4 gatti che si aggiungono alle centinaia di migliaia, se non milioni, già presenti sul nostro territorio.
E questo da un bel pò.
L'obiettivo sinistrorso è quello di annullare le radici culturali italiane, ecco perchè ne vogliono sempre di più.
Poi se ne fregano se vengono sfruttati dagli Italiani, l'importante è che arrivino e ci invadano gradualmente.
Se ne ricordano che sono sfruttati solo quando c'è un fatto di cronaca eclatante e non si può far finta di nulla.
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