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  1. #24661
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    La Grecia non fa affatto schifo ultimamente, anzi, seppur sia vero che è più facile crescere dopo esser caduti in un precipizio.
    Beh, postare un 1.5% dopo un crollo del 25% diciamo che non è il massimo

    Ma più realisticamente il crollo del 25% è semplicemente un "ritorno nei ranghi" dopo un boom economico che per un paese come la Grecia era semplicemente insostenibile.
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  2. #24662
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Ma toglimi una curiosità: a parte la rovinosa caduta ed estinzione del governo attuale, cosa vefi, a tuo parere, in fondo a questo burrone? Un rientro del partito dei capaci a rimettere come spesa corrente che rilancia l' economia il businness dei Cara e dei tribunali ed annessi legali impegnati con le impugnazioni dei mancati riconoscimenti dei rifugiati? Od il continuare con le "paci fiscali" (alias condoni) ad libitum? O con i redditi di fannullanza? O con le "sobrie" decisioni da cecchini che hanno salvaguardato il grande capitale e le Banche, salvo poi vedersele comunque crollare?

    Come vedi, ne ho date a 360° ai montiani, ai gialloverdi ed al partito dei capaci: tutti a loro modo tesi a contentare le "clientele", o rispettivi granai elettorali (od economici, nel caso del sobrio bocconiano).
    Statalisti clientelari in Italia ce ne sono ad ogni angolo. E ogni partito predica i dettami del socialismo clientelare. Chi con alcune sfumature, chi con altre, ma la sostanza è sempre quella per tutti.
    Tuttavia il governo precedente era una variabile meno impazzita. Aveva inserito bonus elettorali, che non esito a qualificare come vomitevoli mancette, nelle manovre, senza sforare troppo e appunto trattavasi di spesa temporanea. Questo, soprattutto considerando le idee contrastanti al suo interno, appare più come una "mina vagante"...a me appare come un ammasso di dissociati dalla realtà, ma tant'è...quelli di prima erano ugualmente statalisti e mi facevano ampiamente disgusto, ma sicuramente erano realisti, questi non hanno un'idea, purtroppo, di come funzionino le cose.
    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Di sicuro ci hanno concesso una ampia flessibilità rispetto agli obiettivi di riduzione del deficit fissati nel Fiscal Compact con la motivazione dichiarata di coprire le spese dell'accoglienza, salvo poi non controllare se le spese messe a bilancio fossero effettivamente relative all'accoglienza (e in parte non lo erano). Quelle sulla flessibilità sono trattative su cui ci sono ampi margini di discrezionalità, quindi un do ut des con temi che non hanno nulla a che fare con la finanza pubblica non sarebbe niente di nuovo. Sinceramente non mi stupirebbe affatto se i governi Letta/Renzi avessero utilizzato l'immigrazione come merce di scambio per avere più flessibilità e qualche indicazione in quella direzione ce l'abbiamo.
    Non che abbiano promesso accoglienza indiscriminata, secondo me hanno solo promesso di registrare tutti (cosa che non accadeva prima, tanto noi eravamo solo una zona di passaggio) e di rispettare Dublino senza chiederne una revisione immediata.

    Ovviamente su questo tipo di trattative non troverai mai documenti scritti, ma questo non significa che non esistano. Per questo le dichiarazioni della Bonino comunque hanno un loro peso.
    Questo è probabile, anche se va detto che gli accordi con la Libia che hanno avuto l'effetto di diminuire gli sbarchi sono opera dello scorso Governo, che quindi comunque in qualche modo sul finire del proprio mandato aveva già cercato di limitare l'accoglienza...anche se, questo è certo, lo scorso Governo non andava certo a massacrare le gonadi agli altri Stati europei come fa questo in tema di immigrazione (a mio parere giustamente, anche se so che non sarete mai d'accordo, ma non voglio buttarla in caciara visto che l'argomento principale è l'economia, rimaniamo su questi temi).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #24663
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Un intervento, dal web ( LA NOTIZIA giornale .it) di un economista, Giulio Sapelli sui temi che stiamo trattando (manovra del governo).
    Cosa ne pensate?

    I mostri della finanza all’attacco. Ma il Governo può resistere. Parla l’economista Sapelli: lo spread è mera convenzione
    10 ottobre 2018 di Carmine GazzanniPolitica
    GIULIO SAPELLI

    Gli attacchi di Bankitalia e Fmi al Governo sulla Manovra?

    “Non c’è da temere. Sono in linea con la politica di austerity”. Ecco perché “il Governo deve tenere duro”. Non ha dubbi l’economista e noto conoscitore dei meccanismi finanziari, Giulio Sapelli. “Quanto sta accadendo – dice a La Notizia – è la prova che il Governo si sta muovendo nella giusta direzione”.

    E gli attacchi di Bankitalia e Fmi?

    Sono in linea con la politica di natura deflazionistica, che punta ad avere uno sviluppo economico non fondato sui mercati interni, ma su bassi salari, bassi prezzi delle merci semifinite e delle merci finite e di privilegiare una via che abbandona qualsiasi economia che ha fatto grande il mondo nei trent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, che era fondata sull’economia mista.

    Quest’economia, invece, cosa privilegia?

    Privilegia alcuni Paesi esportatori invece che altri e, di contro, ha portato alla rovina altri Paesi ancora. Questa politica è stata terribile applicata ai Paesi che avevano eccesso di debito. Pensi all’Argentina che è di nuovo caduta in rovina. O alla Grecia: ha ridotto lo spread, ma ha molti più disoccupati ora di prima.

    Mi scusi: lo spread, allora?

    L’economia vera dovrebbe vedere la differenza di investimenti tra Germania e Italia, non lo spread. Che poi è una cosa puramente statistica e convenzionale.
    Ma allora da cosa dipendono i continui attacchi all’Italia?
    Dietro c’è evidentemente una concezione ideologica che favorisce la finanza rispetto all’economia reale e all’industria. Oramai è la concezione fondante di tutte le tecnocrazie internazionali che, ahimè, abbiamo creato dopo Bretton Woods e che ora si sono trasformate in mostri auto-gestiti e auto-riferiti.

    Accuse pretestuose, dunque?

    Quanto dicono sull’Italia dal loro punto di vista è legittimo. Però se applicassimo queste politiche, l’Italia cadrebbe ancora più in basso, avrebbe più disoccupati, continuerebbe avere meno spesa pubblica, aumenterebbe il debito. Però la finanza ci guadagnerebbe.

    Il Governo cosa deve fare?

    Deve tenere duro, non esitare più di tanto. E deve parlare con gli investitori, parlare col mercato in carne ed ossa.

    E nei rapporti con l’Europa?

    Basta alzare la voce con l’Europa, basta urlare, basta con la campagna elettorale. Bisogna negoziare, fare il giro delle capitali come mi pare Tria e Savona stiano già facendo. Se si devono fare le cose, non si gridi più, si punti invece sugli investimenti.

    Qualche consiglio, in particolare?

    Bisogna riformare le istituzioni pubblico-private. Bisogna fare in modo che Cassa Depositi e Prestiti facciano investimenti: non chips di qua e di là, ma puntino sugli investimenti. Cum grano salis, ovviamente. Ma così si crea reddito.

    Nessun passo indietro, dunque?

    Esattamente. Sapendo, però, che c’è un partito invisibile, non eletto, che esercita pressioni su tutti.

    Di chi parliamo?

    Parliamo del partito dei non eletti che ha rappresentanti anche nel Governo. Ma mi pare che ultimamente si sia avvicinato al partito degli eletti. E devo dire che è una cosa molto importante. Mi sembra che lo spirito di patria, di amore per il proprio del Paese stia nascendo molto più forte di quanto non ci sia. Che non è il nazionalismo o il sovranismo: queste sono cose di destra e non vanno bene.

    Secondo lei il Governo avrebbe diritto a porre il veto sul bilancio Ue qualora dovessero bloccare la Manovra?

    Mah, a me pare che il veto al bilancio Ue l’aveva minacciato Renzi, che invece piace alla finanza e al partito invisibile. Nel suo caso non si sono levati tutti questi scudi. Eppure lui aveva detto che avrebbe sforato oltre il 3%. Guardi, io penso che bisogna parlare, dialogare con tutti. Penso che bisogna parlare soprattutto tedesco oggi. Non per inveire, ma per dialogare. io
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 12/10/2018 alle 13:05

  4. #24664
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano83 Visualizza Messaggio
    OT: la menzione ad un nickname con spazio sembra non funzionare, credo che hai quotato un altro utente senza il 91
    Sgrunt...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  5. #24665
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Ma più realisticamente il crollo del 25% è semplicemente un "ritorno nei ranghi" dopo un boom economico che per un paese come la Grecia era semplicemente insostenibile.
    Eh sì.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #24666
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Beh, postare un 1.5% dopo un crollo del 25% diciamo che non è il massimo

    Ma più realisticamente il crollo del 25% è semplicemente un "ritorno nei ranghi" dopo un boom economico che per un paese come la Grecia era semplicemente insostenibile.
    Nel 2007 il PIL procapite greco era arrivato vicino al 90% di quello francese ma come HDI erano dietro Cipro e la Slovacchia.Questo la diceva lunga.

  7. #24667
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Un intervento, dal web ( LA NOTIZIA giornale .it) di un economista, Giulio Sapelli sui temi che stiamo trattando (manocra del governo).
    Cosa ne pensate?

    I mostri della finanza all’attacco. Ma il Governo può resistere. Parla l’economista Sapelli: lo spread è mera convenzione
    10 ottobre 2018 di Carmine GazzanniPolitica
    GIULIO SAPELLI

    Gli attacchi di Bankitalia e Fmi al Governo sulla Manovra?

    “Non c’è da temere. Sono in linea con la politica di austerity”. Ecco perché “il Governo deve tenere duro”. Non ha dubbi l’economista e noto conoscitore dei meccanismi finanziari, Giulio Sapelli. “Quanto sta accadendo – dice a La Notizia – è la prova che il Governo si sta muovendo nella giusta direzione”.

    E gli attacchi di Bankitalia e Fmi?

    Sono in linea con la politica di natura deflazionistica, che punta ad avere uno sviluppo economico non fondato sui mercati interni, ma su bassi salari, bassi prezzi delle merci semifinite e delle merci finite e di privilegiare una via che abbandona qualsiasi economia che ha fatto grande il mondo nei trent’anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, che era fondata sull’economia mista.

    Quest’economia, invece, cosa privilegia?

    Privilegia alcuni Paesi esportatori invece che altri e, di contro, ha portato alla rovina altri Paesi ancora. Questa politica è stata terribile applicata ai Paesi che avevano eccesso di debito. Pensi all’Argentina che è di nuovo caduta in rovina. O alla Grecia: ha ridotto lo spread, ma ha molti più disoccupati ora di prima.

    Mi scusi: lo spread, allora?

    L’economia vera dovrebbe vedere la differenza di investimenti tra Germania e Italia, non lo spread. Che poi è una cosa puramente statistica e convenzionale.
    Ma allora da cosa dipendono i continui attacchi all’Italia?
    Dietro c’è evidentemente una concezione ideologica che favorisce la finanza rispetto all’economia reale e all’industria. Oramai è la concezione fondante di tutte le tecnocrazie internazionali che, ahimè, abbiamo creato dopo Bretton Woods e che ora si sono trasformate in mostri auto-gestiti e auto-riferiti.

    Accuse pretestuose, dunque?

    Quanto dicono sull’Italia dal loro punto di vista è legittimo. Però se applicassimo queste politiche, l’Italia cadrebbe ancora più in basso, avrebbe più disoccupati, continuerebbe avere meno spesa pubblica, aumenterebbe il debito. Però la finanza ci guadagnerebbe.

    Il Governo cosa deve fare?

    Deve tenere duro, non esitare più di tanto. E deve parlare con gli investitori, parlare col mercato in carne ed ossa.

    E nei rapporti con l’Europa?

    Basta alzare la voce con l’Europa, basta urlare, basta con la campagna elettorale. Bisogna negoziare, fare il giro delle capitali come mi pare Tria e Savona stiano già facendo. Se si devono fare le cose, non si gridi più, si punti invece sugli investimenti.

    Qualche consiglio, in particolare?

    Bisogna riformare le istituzioni pubblico-private. Bisogna fare in modo che Cassa Depositi e Prestiti facciano investimenti: non chips di qua e di là, ma puntino sugli investimenti. Cum grano salis, ovviamente. Ma così si crea reddito.

    Nessun passo indietro, dunque?

    Esattamente. Sapendo, però, che c’è un partito invisibile, non eletto, che esercita pressioni su tutti.

    Di chi parliamo?

    Parliamo del partito dei non eletti che ha rappresentanti anche nel Governo. Ma mi pare che ultimamente si sia avvicinato al partito degli eletti. E devo dire che è una cosa molto importante. Mi sembra che lo spirito di patria, di amore per il proprio del Paese stia nascendo molto più forte di quanto non ci sia. Che non è il nazionalismo o il sovranismo: queste sono cose di destra e non vanno bene.

    Secondo lei il Governo avrebbe diritto a porre il veto sul bilancio Ue qualora dovessero bloccare la Manovra?

    Mah, a me pare che il veto al bilancio Ue l’aveva minacciato Renzi, che invece piace alla finanza e al partito invisibile. Nel suo caso non si sono levati tutti questi scudi. Eppure lui aveva detto che avrebbe sforato oltre il 3%. Guardi, io penso che bisogna parlare, dialogare con tutti. Penso che bisogna parlare soprattutto tedesco oggi. Non per inveire, ma per dialogare.
    Altro genio sto' Sapelli. Un narcisista che si sentiva presidente del Consiglio senza che nessuno lo avesse interpellato e che nel 2016 disse che il M5S era il frutto di una manovra dei servizi segreti israeliani sfuggita di mano.

  8. #24668
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    L’economia vera dovrebbe vedere la differenza di investimenti tra Germania e Italia, non lo spread. Che poi è una cosa puramente statistica e convenzionale.
    Un bel cuttone sui deliri propagandistici di 'sto soggetto, che invito ad andare a ripassare la voce "peronismo" e vedere come ha ridotto la citata Argentina. Perchè così avrebbe un'idea di cosa significa quello che (in versione rigorosamente all'amatriciana) stanno cercando di fare 'sti analfabeti.

    Comunque la cosa puramente statistica e convezionale (ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere...) è quello che determina quanto chi chiede soldi deve pagare di interessi. Quindi la cosa puramente statistica e convenzionale sono soldi dello Stato, leggasi delle tasse pagate, che se ne vanno.
    Puramente statistica e convenzionale un paio di palle.

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Quanto dicono sull’Italia dal loro punto di vista è legittimo. Però se applicassimo queste politiche, l’Italia cadrebbe ancora più in basso, avrebbe più disoccupati, continuerebbe avere meno spesa pubblica, aumenterebbe il debito. Però la finanza ci guadagnerebbe.
    Continuerebbe eh...
    Vediamo un po' cosa dice la realtà invece. E mettiamo a confronto la spesa corrente nostra e dei partner.

    Codice:
    TUEE0270
    DATA_OSS Austria Belgio Bulgaria Cipro Repubblica ceca Germania Danimarca Estonia Media area Euro Media Area Euro - Italia Spagna Media UE Media UE - Italia Media UE - non Euro Finlandia Francia UK Grecia Croazia Ungheria Irlanda Italia Lituania Lussemburgo Lettonia Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Romania Svezia Slovenia Slovacchia USA
    2017/12/31 43.4 46.6 31.4 31.6 34.1 39.5 47.2 34 41.4 41.4 35.8 40.1 39.9 36.6 48.8 49.9 35 41.2 38.5 37 21.8 41.3 28.6 37.5 32.6 31.5 37.9 35.2 37.7 28.7 44 37.1 35.6
    2016/12/31 44.7 47.1 30.2 32.1 34.5 39.6 48.2 35.1 41.9 41.9 36.7 40.6 40.5 37.2 50.7 50.1 35.8 42.4 39.1 37.7 22.5 42 29.4 36.8 32.3 31.7 38.6 35.7 38.8 28 44.4 38.5 36 31.1
    2015/12/31 44.4 47.2 32.9 32.8 34.6 39.3 48.9 34.1 42.1 42.1 37.4 40.8 40.6 37.6 51.7 50.1 36.6 41.9 40 37.1 23.3 42 29 36.6 31.9 32.2 39.7 35 39.4 27.8 44.6 38.6 36.4 31.2
    2014/12/31 44.5 47.9 32.3 33.3 35.7 39.3 49.4 32.4 42.7 42.7 38.3 41.5 41.3 38.3 52.4 50.2 37 41.6 39.5 38 30.8 42.6 28.3 36.8 32 34 40.9 35.4 40.7 27.7 45.8 39.1 35.9 31.3
    2013/12/31 44.6 48.1 32.4 34.3 36.6 39.5 50.3 32.2 42.8 42.9 38.7 41.8 41.7 39.2 51.8 49.7 38 41.3 39.7 38.8 33.4 42.6 29 38.2 31.4 35 41.1 35.6 41.9 27.9 46.5 41.3 35.6 31.7
    2012/12/31 44.1 47.2 29.7 35.4 36 38.7 50.6 32 42.2 42.3 38.2 41.5 41.5 39.6 50.4 49.1 39 43.6 39.3 38.5 34.9 41.6 30.1 38.4 31.2 35.5 41.2 35 40.4 29.1 45.7 41.9 34.9 32.4
    2011/12/31 43.9 46.3 29.4 35.5 36.1 38.7 50.3 32.9 41.8 42 38.3 41.2 41.3 39.6 48.8 48.4 39.2 42.7 39.1 39.1 35.7 40.7 31.7 36.6 31.8 34.7 40.8 34.9 41.3 29.8 44.5 42.3 34.8 33.7
    2010/12/31 45.4 45.9 30.6 34.3 36.1 40.2 51.1 36 42.5 42.8 38 42.1 42.2 40.8 49.4 48.9 40.6 41.6 38.6 40.1 36.8 41.4 35.1 37.6 36.9 34.6 41.3 37.1 41.7 31.8 45.2 42.3 36.3 34.6
    2009/12/31 45.4 46.5 33.5 34.4 36.1 41.2 51.2 38.2 42.8 43.1 37.7 42.4 42.5 41 49 48.9 40.6 42.5 38.9 41.2 37.7 41.5 38.8 38.9 37.3 35.6 40.8 36.6 42.4 32.1 47 41.1 36.9 34.1
    2008/12/31 42.4 42.9 30.6 31.7 33 37.3 45.4 32.1 39.1 39.2 33.6 38.7 38.7 37.7 42.9 45.1 36.8 38.8 36.1 40 33.5 38.5 31.6 34.5 32 36.3 37.3 36.6 38.4 29.6 44.1 37.1 31.5 31.5
    2007/12/31 41.6 41 28.5 30.7 33 37 44.9 27.4 38.1 38.2 31.5 37.7 37.8 36.7 41.7 44.7 35.6 36.9 36.2 39.6 29.3 37.5 28.3 32.7 27.1 33.7 36.6 35.9 37.9 28.9 43.5 35.6 31.2 29.3
    2006/12/31 43 41.3 28.5 31.6 33.4 38.7 45.2 27.9 38.8 39 31.1 38.3 38.4 37.1 43.3 45.1 35.5 35.5 37.4 40.6 28.4 37.7 29 34.4 29.2 34 37.3 37.4 38.5 27.6 45.2 38 32.9 28.9
    2005/12/31 43.7 41.6 31.4 32.1 33.4 40 46.6 29 39.3 39.6 31.1 38.8 38.9 37.3 43.7 45.4 35.5 35.5 37.3 39.7 28 38 29.4 36.9 29.3 33.8 36.5 37.5 39.2 27.6 46.3 38.8 33.1 29
    2004/12/31 43.3 41.1 32.4 31.1 34 40 47.6 29.7 39.2 39.6 30.9 38.7 38.9 37.3 43.4 45.1 35.1 34.8 37.6 39.1 27.7 37.7 29 37.3 29.4 34.7 37.3 37.6 38.1 26.5 46.5 38.7 32.2 29
    2003/12/31 44.2 41.7 32.9 32.7 35.5 41.1 48.1 29.4 39.6 40.1 30.6 38.9 39.1 36.9 43.5 45.4 34 33.7 38.7 39.1 27.3 37.5 28.9 36.8 29.5 33.5 37.7 39 37.5 26.7 47.5 38.9 33.7 29.1
    2002/12/31 43.5 40.7 32.9 29.8 34.5 40.5 47.2 29.6 39.1 39.5 30.5 38.3 38.4 36 42.4 44.8 33.1 33 40.7 37.7 26.8 37.2 29.9 35.2 30.4 33.2 36.6 39.2 35.9 27.7 46.5 38.9 34.3 28.7
    2001/12/31 43.5 39.4 32.3 28.3 33.2 40 46.7 29.9 38.5 38.9 30.3 37.5 37.7 34.9 40.9 43.7 31.8 32.8 37.2 35.7 25.8 36.8 31.5 34 29.9 33.8 35.6 38.6 35.1 28.6 45.9 39.4 34.3 27.6
    2000/12/31 43.2 38.7 32.6 27.4 33.3 40.2 45.8 31.3 38.5 39 30.9 37.3 37.4 34 41.4 43.7 30.7 31.9 35.6 24.5 36.3 33.1 32.7 32 31.8 34.9 36.8 34.5 30 46 38.6 35.1 26.2
    1999/12/31 44.2 39.5 31.4 27.3 33.5 40.9 47.3 34.8 39.1 39.7 31.3 37.9 38.1 34.3 43.4 44.3 30.4 31.2 36.4 25.9 36.6 35.9 33.8 35.5 32.9 35.5 37.1 33.7 30.9 47.8 37.6 35.2 26.2
    1998/12/31 43.8 39.6 26.5 27.7 32.1 40.6 47.8 32.5 39.2 39.8 31.6 37.9 38.1 34.1 44.5 44.5 30.1 30.4 35.6 27.6 36.3 36.3 35.7 33.4 33.6 36.2 36.9 33.1 28.8 48.8 37.3 35.9 26.4
    1997/12/31 44.1 39.9 22.3 26.1 32.9 41.1 47.6 31.8 39.8 40.5 31.9 38.5 38.8 34.5 47.4 45.7 30.3 29.8 35.1 29.2 36.6 34.5 35.8 31.8 34.5 37.1 38.6 32.3 26.8 49.3 37.2 37.9 26.9
    1996/12/31 46.1 40.8 23.4 24.9 32.5 41.7 49 33.3 40.4 41.2 32.6 39.4 39.8 35.9 49.9 45.9 31.1 30.2 36.9 31 36.4 30.8 34.8 30.6 35.1 38.4 39 32.7 26.7 51.2 36.8 39.3 27.5
    1995/12/31 46.1 40 27.5 23.8 32.9 40.8 49.3 34.7 40.1 40.9 32.9 39.4 39.9 36.8 50.6 45.3 32.1 30.5 39.8 31.8 35.7 29.6 35.1 32 33.6 39.7 38.9 31.9 27.9 52.7 37.5 37.1 27.9
    Se qualcuno vede una qualche forma di corrispondenza diretta tra livello di spesa corrente e salute del Paese, si faccia avanti.
    Curiosamente fatte salve alcune eccezioni (tra cui la Francia, che fa una fatica bestia a restare su questi livelli; e i Paesi scandinavi; anche qui si vede la differenza tra quelli sani e quelli meno; e guarda caso non c'è proporzionalità diretta...) la nostra è già più alta degli altri. Addirittura 2 punti più della Germania... Siamo indubbiamente meglio noi...

    Le spese in conto capitale in fondo non differiscono tanto (anche se mi piacerebbe vedere il dettaglio...).
    Ovviamente in presenza di questo quadro cosa sembra voler fare il governo? Aumentare la spesa corrente (e vedremo che fine farà l'altra...) incatenando ulteriormente il bilancio dello Stato; in particolare su voci, quella pensionistica, destinati a gonfiare ulteriormente questa zavorra che ci portiamo dietro da anni.
    Ripeto l'n-esima raccomandazione: piangere tra qualche anno perchè i giovani non trovano lavoro e quelli che lo trovano sono condannati a una pensione da fame...


    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Deve tenere duro, non esitare più di tanto. E deve parlare con gli investitori, parlare col mercato in carne ed ossa.
    Col mercato in carne e ossa? Ovvero andare a parlare con ogni singolo investitore?
    A quale scopo? Sperare che chi gestisce fiumi miliardi dei rispettivi risparmiatori abbia l'anello al naso? Chissà... Magari qualcuno lo trova... Per ora vedo che più si affannano a "spiegare" e a "tenere duro" più aumentano le vendite; chissà perchè...
    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Basta alzare la voce con l’Europa, basta urlare, basta con la campagna elettorale. Bisogna negoziare, fare il giro delle capitali come mi pare Tria e Savona stiano già facendo. Se si devono fare le cose, non si gridi più, si punti invece sugli investimenti.
    Investimenti? Cioè pensioni e reddito di fancazzismo?

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Bisogna riformare le istituzioni pubblico-private. Bisogna fare in modo che Cassa Depositi e Prestiti facciano investimenti: non chips di qua e di là, ma puntino sugli investimenti.
    Quali investimenti? Sempre pensioni e reddito di fancazzismo? O magari il pacchetto di maggioranza di Alitalia?
    Saranno contenti tutti quelli che hanno il conto alle poste...

    Di nuovo cutto sul nuovo delirio che mette in contrapposizioni eletti e non eletti. E che pretenderebbe che gli organi di garanzia fossero alle dipendenze del governo.
    Dittatura e autoritarismo no grazie. Trasferirsi altrove, dove fior di esempi non mancano.

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Mah, a me pare che il veto al bilancio Ue l’aveva minacciato Renzi, che invece piace alla finanza e al partito invisibile. Nel suo caso non si sono levati tutti questi scudi. Eppure lui aveva detto che avrebbe sforato oltre il 3%.
    Bravo, bell'esempio. Uno dei peggiori parolai della storia recente.
    Ma toh... Nonostante questo non l'ha mai fatto e il deficit pubblico ha chiuso nel 2017 al livello più basso da lustri.
    E curiosamente anche chi investe se n'era accorto.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #24669
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Un bel cuttone sui deliri propagandistici di 'sto soggetto, che invito ad andare a ripassare la voce "peronismo" e vedere come ha ridotto la citata Argentina. Perchè così avrebbe un'idea di cosa significa quello che (in versione rigorosamente all'amatriciana) stanno cercando di fare 'sti analfabeti.

    Comunque la cosa puramente statistica e convezionale (ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere...) è quello che determina quanto chi chiede soldi deve pagare di interessi. Quindi la cosa puramente statistica e convenzionale sono soldi dello Stato, leggasi delle tasse pagate, che se ne vanno.
    Puramente statistica e convenzionale un paio di palle.



    Continuerebbe eh...
    Vediamo un po' cosa dice la realtà invece. E mettiamo a confronto la spesa corrente nostra e dei partner.

    Codice:
    TUEE0270
    DATA_OSS Austria Belgio Bulgaria Cipro Repubblica ceca Germania Danimarca Estonia Media area Euro Media Area Euro - Italia Spagna Media UE Media UE - Italia Media UE - non Euro Finlandia Francia UK Grecia Croazia Ungheria Irlanda Italia Lituania Lussemburgo Lettonia Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Romania Svezia Slovenia Slovacchia USA
    2017/12/31 43.4 46.6 31.4 31.6 34.1 39.5 47.2 34 41.4 41.4 35.8 40.1 39.9 36.6 48.8 49.9 35 41.2 38.5 37 21.8 41.3 28.6 37.5 32.6 31.5 37.9 35.2 37.7 28.7 44 37.1 35.6
    2016/12/31 44.7 47.1 30.2 32.1 34.5 39.6 48.2 35.1 41.9 41.9 36.7 40.6 40.5 37.2 50.7 50.1 35.8 42.4 39.1 37.7 22.5 42 29.4 36.8 32.3 31.7 38.6 35.7 38.8 28 44.4 38.5 36 31.1
    2015/12/31 44.4 47.2 32.9 32.8 34.6 39.3 48.9 34.1 42.1 42.1 37.4 40.8 40.6 37.6 51.7 50.1 36.6 41.9 40 37.1 23.3 42 29 36.6 31.9 32.2 39.7 35 39.4 27.8 44.6 38.6 36.4 31.2
    2014/12/31 44.5 47.9 32.3 33.3 35.7 39.3 49.4 32.4 42.7 42.7 38.3 41.5 41.3 38.3 52.4 50.2 37 41.6 39.5 38 30.8 42.6 28.3 36.8 32 34 40.9 35.4 40.7 27.7 45.8 39.1 35.9 31.3
    2013/12/31 44.6 48.1 32.4 34.3 36.6 39.5 50.3 32.2 42.8 42.9 38.7 41.8 41.7 39.2 51.8 49.7 38 41.3 39.7 38.8 33.4 42.6 29 38.2 31.4 35 41.1 35.6 41.9 27.9 46.5 41.3 35.6 31.7
    2012/12/31 44.1 47.2 29.7 35.4 36 38.7 50.6 32 42.2 42.3 38.2 41.5 41.5 39.6 50.4 49.1 39 43.6 39.3 38.5 34.9 41.6 30.1 38.4 31.2 35.5 41.2 35 40.4 29.1 45.7 41.9 34.9 32.4
    2011/12/31 43.9 46.3 29.4 35.5 36.1 38.7 50.3 32.9 41.8 42 38.3 41.2 41.3 39.6 48.8 48.4 39.2 42.7 39.1 39.1 35.7 40.7 31.7 36.6 31.8 34.7 40.8 34.9 41.3 29.8 44.5 42.3 34.8 33.7
    2010/12/31 45.4 45.9 30.6 34.3 36.1 40.2 51.1 36 42.5 42.8 38 42.1 42.2 40.8 49.4 48.9 40.6 41.6 38.6 40.1 36.8 41.4 35.1 37.6 36.9 34.6 41.3 37.1 41.7 31.8 45.2 42.3 36.3 34.6
    2009/12/31 45.4 46.5 33.5 34.4 36.1 41.2 51.2 38.2 42.8 43.1 37.7 42.4 42.5 41 49 48.9 40.6 42.5 38.9 41.2 37.7 41.5 38.8 38.9 37.3 35.6 40.8 36.6 42.4 32.1 47 41.1 36.9 34.1
    2008/12/31 42.4 42.9 30.6 31.7 33 37.3 45.4 32.1 39.1 39.2 33.6 38.7 38.7 37.7 42.9 45.1 36.8 38.8 36.1 40 33.5 38.5 31.6 34.5 32 36.3 37.3 36.6 38.4 29.6 44.1 37.1 31.5 31.5
    2007/12/31 41.6 41 28.5 30.7 33 37 44.9 27.4 38.1 38.2 31.5 37.7 37.8 36.7 41.7 44.7 35.6 36.9 36.2 39.6 29.3 37.5 28.3 32.7 27.1 33.7 36.6 35.9 37.9 28.9 43.5 35.6 31.2 29.3
    2006/12/31 43 41.3 28.5 31.6 33.4 38.7 45.2 27.9 38.8 39 31.1 38.3 38.4 37.1 43.3 45.1 35.5 35.5 37.4 40.6 28.4 37.7 29 34.4 29.2 34 37.3 37.4 38.5 27.6 45.2 38 32.9 28.9
    2005/12/31 43.7 41.6 31.4 32.1 33.4 40 46.6 29 39.3 39.6 31.1 38.8 38.9 37.3 43.7 45.4 35.5 35.5 37.3 39.7 28 38 29.4 36.9 29.3 33.8 36.5 37.5 39.2 27.6 46.3 38.8 33.1 29
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    2003/12/31 44.2 41.7 32.9 32.7 35.5 41.1 48.1 29.4 39.6 40.1 30.6 38.9 39.1 36.9 43.5 45.4 34 33.7 38.7 39.1 27.3 37.5 28.9 36.8 29.5 33.5 37.7 39 37.5 26.7 47.5 38.9 33.7 29.1
    2002/12/31 43.5 40.7 32.9 29.8 34.5 40.5 47.2 29.6 39.1 39.5 30.5 38.3 38.4 36 42.4 44.8 33.1 33 40.7 37.7 26.8 37.2 29.9 35.2 30.4 33.2 36.6 39.2 35.9 27.7 46.5 38.9 34.3 28.7
    2001/12/31 43.5 39.4 32.3 28.3 33.2 40 46.7 29.9 38.5 38.9 30.3 37.5 37.7 34.9 40.9 43.7 31.8 32.8 37.2 35.7 25.8 36.8 31.5 34 29.9 33.8 35.6 38.6 35.1 28.6 45.9 39.4 34.3 27.6
    2000/12/31 43.2 38.7 32.6 27.4 33.3 40.2 45.8 31.3 38.5 39 30.9 37.3 37.4 34 41.4 43.7 30.7 31.9 35.6 24.5 36.3 33.1 32.7 32 31.8 34.9 36.8 34.5 30 46 38.6 35.1 26.2
    1999/12/31 44.2 39.5 31.4 27.3 33.5 40.9 47.3 34.8 39.1 39.7 31.3 37.9 38.1 34.3 43.4 44.3 30.4 31.2 36.4 25.9 36.6 35.9 33.8 35.5 32.9 35.5 37.1 33.7 30.9 47.8 37.6 35.2 26.2
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    1996/12/31 46.1 40.8 23.4 24.9 32.5 41.7 49 33.3 40.4 41.2 32.6 39.4 39.8 35.9 49.9 45.9 31.1 30.2 36.9 31 36.4 30.8 34.8 30.6 35.1 38.4 39 32.7 26.7 51.2 36.8 39.3 27.5
    1995/12/31 46.1 40 27.5 23.8 32.9 40.8 49.3 34.7 40.1 40.9 32.9 39.4 39.9 36.8 50.6 45.3 32.1 30.5 39.8 31.8 35.7 29.6 35.1 32 33.6 39.7 38.9 31.9 27.9 52.7 37.5 37.1 27.9
    Se qualcuno vede una qualche forma di corrispondenza diretta tra livello di spesa corrente e salute del Paese, si faccia avanti.
    Curiosamente fatte salve alcune eccezioni (tra cui la Francia, che fa una fatica bestia a restare su questi livelli; e i Paesi scandinavi; anche qui si vede la differenza tra quelli sani e quelli meno; e guarda caso non c'è proporzionalità diretta...) la nostra è già più alta degli altri. Addirittura 2 punti più della Germania... Siamo indubbiamente meglio noi...

    Le spese in conto capitale in fondo non differiscono tanto (anche se mi piacerebbe vedere il dettaglio...).
    Ovviamente in presenza di questo quadro cosa sembra voler fare il governo? Aumentare la spesa corrente (e vedremo che fine farà l'altra...) incatenando ulteriormente il bilancio dello Stato; in particolare su voci, quella pensionistica, destinati a gonfiare ulteriormente questa zavorra che ci portiamo dietro da anni.
    Ripeto l'n-esima raccomandazione: piangere tra qualche anno perchè i giovani non trovano lavoro e quelli che lo trovano sono condannati a una pensione da fame...




    Col mercato in carne e ossa? Ovvero andare a parlare con ogni singolo investitore?
    A quale scopo? Sperare che chi gestisce fiumi miliardi dei rispettivi risparmiatori abbia l'anello al naso? Chissà... Magari qualcuno lo trova... Per ora vedo che più si affannano a "spiegare" e a "tenere duro" più aumentano le vendite; chissà perchè...


    Investimenti? Cioè pensioni e reddito di fancazzismo?



    Quali investimenti? Sempre pensioni e reddito di fancazzismo? O magari il pacchetto di maggioranza di Alitalia?
    Saranno contenti tutti quelli che hanno il conto alle poste...

    Di nuovo cutto sul nuovo delirio che mette in contrapposizioni eletti e non eletti. E che pretenderebbe che gli organi di garanzia fossero alle dipendenze del governo.
    Dittatura e autoritarismo no grazie. Trasferirsi altrove, dove fior di esempi non mancano.


    Bravo, bell'esempio. Uno dei peggiori parolai della storia recente.
    Ma toh... Nonostante questo non l'ha mai fatto e il deficit pubblico ha chiuso nel 2017 al livello più basso da lustri.
    E curiosamente anche chi investe se n'era accorto.
    Per trovare un deficit inferiore al 2017,si deve tornare al 1998.Nel 1999 e nel 2007 fu un poco più alto.
    Parolaio ma era un cane che abbaiava ma mordeva poco.

  10. #24670
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Nel 2007 il PIL procapite greco era arrivato vicino al 90% di quello francese ma come HDI erano dietro Cipro e la Slovacchia.Questo la diceva lunga.
    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Beh, postare un 1.5% dopo un crollo del 25% diciamo che non è il massimo

    Ma più realisticamente il crollo del 25% è semplicemente un "ritorno nei ranghi" dopo un boom economico che per un paese come la Grecia era semplicemente insostenibile.
    A me queste affermazioni fondate sul nulla danno veramente sui nervi, anche per rispetto del popolo greco considerare quello che è successo come una cosa normale è veramente inaccettabile.

    Al momento in Grecia c'è una disoccupazione del 21%, tantissimi greci ben istruiti hanno lasciato il Paese per lavorare all'estero, state dicendo che è impossibile mettere a lavorare queste persone in maniera proficua?

    Certamente il boom dei consumi (pubblici e privati) era totalmente insostenibile, ma i consumi sono calati del 35%, non del 25. Gran parte del boom dei consumi greco andava ad alimentare consumi di beni importati, come ben dimostrava il disavanzo di conto corrente del 15% del PIL. Il PIL effettivo era attività economica realmente effettuata in Grecia, quella capacità produttiva non è sparita da un giorno all'altro.

    Non si può fare finta che tutti gli enormi errori di policy commessi in Grecia non abbiano avuto effetto, rifiutare inizialmente il default per parare il culo alle banche tedesche e francesi (salvo poi ristrutturare due volte il debito greco, cui vanno aggiunte una serie di agevolazioni sulle condizioni dei prestiti UE) mentre l'economia e il sistema finanziario greco collassavano ha avuto un peso enorme sull'evoluzione economica di questi anni. Qualunque azienda, anche la più efficiente, in un contesto economico e finanziario come quello greco avrebbe rischiato il fallimento.

    Sulla Grecia è stata fatta una montagna di errori, solo il FMI ha ammesso la sua parte di colpe. Ristrutturare il debito subito avrebbe consentito di limitare le politiche di austerity e il collasso economico che è seguito, i Greci potrebbero avere un PIL più alto e un rapporto debito/PIL molto più sostenibile di quello attuale. La devastazione economica cui è stata sottoposta la Grecia non è stata utile per nessuno, salvo quelli che volevano dargli una lezione per i loro errori (enormi e innegabili).

    P.S. Il PIL pro-capite greco nel 2007 era 21000 euro, quello italiano 27500, quello francese31400, quello tedesco 31000
    Ultima modifica di snowaholic; 12/10/2018 alle 09:21

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