Sul discorso degli errori marchiani commessi sono d'accordo.Ma la Grecia era per molti versi un sud Italia peggiorato, con assistenzialismo a go-go, conti truccati e pensioni alle donne nubili.L'errore è stato fatto facendola entrare nell'euro.La Croazia sta nell'UE e non nell'euro e certamente non è messa peggio della Grecia del 2002,a livello di finanze statali e solidità.
Non sono sicuro che un sud Italia indipendente dal nord sarebbe meglio della Grecia.
Senza dubbio farli entrare nell'euro è stato il primo di una lunga serie di errori, non hanno mai avuto i requisiti per entrare nell'Euro, in maniera ancora più eclatante rispetto all'Italia (questo a prescindere dai conti truccati, le discrepanze cominciano ad essere notevoli solo dal 2006).
Ma anche questo è un errore in primo luogo dell'UE, l'inaffidabilità dei dati greci era risaputa e tollerata fin dal primo momento.
La Croazia è entrata dopo la crisi, adesso ci sono requisiti e controlli molto più stringenti. All'epoca non si volevano lasciare fuori dall'Euro Paesi con forte valenza simbolica come Italia e Grecia, non c'era la percezione di quanto fosse potenzialmente pericoloso il meccanismo dell'Euro e di quanto fosse velleitaria la no-bailout clause.
Erano tempi diversi.La Croazia è entrata nell'UE 10 anni dopo l'ingresso della Grecia nell'euro e si è capito che non era il caso.
Cm l'inaffidabilità della Grecia non si limitava ai conti,era un sistema economico con un tasso di assistenzialismo e statalismo con pochi eguali,se non nell'Europa orientale pre-1989 ma con un tenore di vita ben più alto.
Il sistema pensionistico greco ancora nel 2007 era molto simile a quello italiano pre-1995.
Mettici la corruzione a livelli più che bulgari e quasi messicani.
A proposito di socialismo:
Lo Stato e pronto a tornare azionista di Alitalia
Si, perfettamente d'accordo. E quel sistema assistenzialistico quando ha avuto la possibilità di indebitarsi all'estero a tassi bassi e senza che venissero fatte troppe domande (anche qui però una bella fetta di responsabilità va ai creditori) ne ha approfittato a mani basse.
Ma nel 2006-2007 il disastro in stile argentino era già più che pronto, mancava soltanto un innesco. La cosa assurda è che a 10 anni di distanza il PIL greco sia ancora del 25% sotto il picco pre crisi, l'Argentina ha recuperato i livelli di PIL pre crisi in sette anni, otto in termini pro-capite.
L'Argentina ha fatto un default pressoché totale,quindi i tempi di ripresa sono diversi.Sono situazioni abbastanza incomparabili. Inoltre gli argentini negli anni Duemila hanno beneficiato del trend di alcune materie prime, che i greci non hanno.Sincero? Ti stimo molto e su molte cose sono in accordo con te ma continuo a trovarti un poco cerchiobottista su altre
Di per sé non è che significhi granché, ci sono paesi che quella disoccupazione ce l'hanno in maniera strutturale. Senza andare troppo lontano, Montenegro e Macedonia. O Spagna e Irlanda pre-boom.
Si può benissimo consumare oltre i propri mezzi.Certamente il boom dei consumi (pubblici e privati) era totalmente insostenibile, ma i consumi sono calati del 35%, non del 25. Gran parte del boom dei consumi greco andava ad alimentare consumi di beni importati, come ben dimostrava il disavanzo di conto corrente del 15% del PIL. Il PIL effettivo era attività economica realmente effettuata in Grecia, quella capacità produttiva non è sparita da un giorno all'altro.
Secondo i dati in PPA del FMI e della Banca Mondiale, che sono quelli che piacciono a te (io, come detto più volte, il PPA non lo guardo nemmeno), la Grecia aveva nel 2007 un PIL pro capite di circa 32000 dollari contro i 37000 della Francia, quindi non proprio il 90% ma l'85%.P.S. Il PIL pro-capite greco nel 2007 era 21000 euro, quello italiano 27500, quello francese31400, quello tedesco 31000
E anche il confronto con l'Argentina non regge particolarmente. L'Argentina ha beneficiato di un boom dei prezzi delle materie prime in un'epoca di forte crescita globale e cinese in particolare. La Grecia quelle materie prime non le ha e i suoi principali partner hanno ricominciato a crescere solo di recente. In più l'Argentina ha una demografia sana.
Del resto, se vogliamo parlare di confronti, anche il caso italiano è eclatante visto che in nessun altro caso dal dopoguerra in poi un paese sviluppato ha mai avuto un PIL pro capite più basso rispetto a quello di 20 anni prima.
Dall'altro lato abbiamo il Portogallo, paese dell'Eurozona, povero per gli standard europei e colpitissimo dalla crisi, che però ha già recuperato il PIL del 2007 e si avvia anche a recuperare l'occupazione.
Ultima modifica di nevearoma; 12/10/2018 alle 14:39
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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