Io un articolo che inizia con "la lunga recessione" che in Europa è durata per tutti 12 mesi tra 2008 e 2009 (in coincidenza con il crollo globale) e per (pochi) altri ha avuto la coda del 2011-12 fatico a leggerlo, anche se dice solo cose giuste, perchè parte con una premessa sbagliata...
Poi il quadro che fa del nostro Paese è tristemente vero o quantomeno verosimile: istruzione più bassa, imprese più piccole, assistenzialismo (non c'è nell'articolo, ma ce lo metto io) ecc. ecc.: tutti ostacoli strutturali alla crescita.
Farsene una ragione: con queste condizioni l'unica soluzione è il declino e non c'è immigrazione che possa invertire il trend (perchè servirebbe immigrazione giovane e altamente qualificata; ma se sei altamente qualificato non vieni qui...).
Ma ridurlo tutto o prevalentemente a questioni economiche o legate (es. tasso di occuazione basso; tasso di occupazione femminile da terzo mondo...) mi pare troppo "facile"; uno dei 2 partiti al governo ha maggioranza schiacciante nella parte del Paese più ricca, dove i problemi economici indubbiamente ci sono, ma sono certamente meno pesanti che in aree degne dell'Europa sud-orientale.E qui mi fermo perchè altrimenti finirei OT e molto probabilmente in argomento vietato.
Quanto alla chiosa dell'articolo in effetti se lo dice da solo che si parla di "vicolo cieco".
Perchè se "accusi" quelli che non si sono piegati alla comunicazione semplice e a base di promesse stellari (FI? Che ci ha governato dal 1° minuto con le promesse stellari? ) di non sapersi connettere ecc. ecc. allora stai dicendo che bisogna diventare tutti populisti (cosa che peraltro sta avvenendo come si vede bene da certe "proposte"). Vedrai che così sì che le cose andranno meglio...
Ultima modifica di FunMBnel; 21/06/2019 alle 08:00
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Dipende.. ci sono anche immigrati che sono venuti qui con un visto per motivi di studio e poi sono rimasti riuscendo a trovare lavoro.
In parte comunque hai ragione, perché in questo momento l'Italia non ha né la capacità né credo le risorse per "istruire " persone poco o per nulla scolarizzate che sono venute da noi in questi ultimi anni entrando in maniera illegale, secondo le leggi italiane e UE.
Qualcuno li ha definiti "scrocconi" di welfare ma, fermo restando che si passa dall' Italia anche per entrare in Europa, se lo stato italiano avesse capacità e risorse, come scrivevo su, avrebbe potuto cercare di utilizzare qualcuno di queste persone inserendole nel tessuto sociale ed economico, tenendo conto che, se posso dire così, "si tratterebbe di persone che ci servono ".
Riguardo al resto credo anche che noi ci siamo semplicemente scontrati con delle regole che una volta non avevamo.. l'Italia spendeva e spandeva, mentre ora se si vuole ottenere un po' di flessibilità o più semplicemente si vuole trovare chi ti presta i soldi visto che le manovre sono fatte a debito, bisognerebbe presentare un piano di sviluppo concreto..
Nel suo intervento ad Otto e mezzo, l'astro nascente amante del Sudamerica ha avuto l'ardire di dire che "nessuno pensa che il debito sovrano, compreso quello americano, verrà pagato". E un'affermazione di una spregiudicatezza folle, perché gli investitori acquistano titoli del debito pubblico sul preciso presupposto che certamente verranno rimborsati e con i dovuti interessi. Se passasse l'idea di cui ciarla costui, nessuno comprerebbe più Bond italiani, con ovvie conseguenze.
Be'.. anche a me è capitato di andare all' ufficio postale per cambiare un BFP che era quasi alla scadenza, prendermi solo gli interessi maturati, e rinnovare il buono.. magari non restituisci il debito quando scade, ma chi ha investito si prende gli interessi, e l'Italia "rinnova " il titolo di stato che è posseduto dall' investitore.. spero si sia capito cosa io voglia dire😆
E se sono preparati davvero visto che hanno affrontato il viaggio dal terzo mondo a qui non avranno problemi a spostarsi in Francia o Germania dove li pagano per quel che valgono.
D'altra parte se, come diceva ieri il mitico Renato Cifarelli, in Italia ci sono ancora frotte di imprenditori che "non formo le mie persone altrimenti arriva un'altra azienda e me le porta via" quindi, cito, "mi tengo i ********" ...
Considerate quante sono le imprese gestite da stranieri (molto probabilmente saranno anche a basso valore aggiunto) e che al momento gli immigrati sono contribuenti netti direi che sono proprio false sia "non siamo in grado di inserirli" sia "sono scrocconi di welfare".
Qui gli unici scrocconi di welfare sono quelli che sono in pensione col retributivo da decenni. E di sicuro gli immigrati sono pochi...
Concorrenza, concorrenza, concorrenza.
Sarà un caso che le uniche aziende veramente sane sono quelle che esportano, ovvero quelle aperte alla concorrenza globale.
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Che dal punto di vista formale è anche corretto.
Citando il mitico Jadan il debito pubblico non va "pagato" (nel senso di estinto), ma "onorato" (ovvero devi dimostrare che sia sostenibile).
Quando sei sistematicamente su una traiettoria in cui gli interessi sul debito son più alti della crescita nominale del PIL fai fatica ad onorarlo. E se le uniche tue proposte sono aumenti di spesa completamente improduttiva o quasi il mercato sa benissimo che la possibilità di onorare il debito cala col passare del tempo...
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Si ma anche qui occorre capire bene... per scrocconi di welfare qualcuno intende anche quelli che stanno arrivando con i barconi che, comunque, in gran parte non vorrebbero restare da noi bensì andare verso Nord (penso soprattutto ai paesi scandinavi ).
Molti stranieri hanno aperto ad es negozi di alimentari o negozi di piante e fiori (soprattutto bengalesi e pachistani) almeno nelle grandi città, dove esistono comunque negozi simili gestiti da "autoctoni "... naturalmente se questi negozi "fanno affari " ben venga per i contributi di cui scrivevi.
Purtroppo molti stranieri bivaccano per le strade o nei parchi, o anche chiedono l'elemosina, e questo dimostra che non siamo stati capaci di inserirli o forse, non abbiano voluto proprio farlo.
Un paese con un'economia più fiorente della nostra riesce ad integrare gli stranieri e nello stesso tempo migliora anche le condizioni dei propri cittadini.. io mi rifiuto di pensare che l'ottava economia del mondo non sia in grado di farlo.. tra l'altro molti ragazzi stranieri sono in gamba.
Riguardo alle pensioni col retributivo, non possiamo farne una colpa a chi le percepisce, che ha solo approfittato di periodi più favorevoli. Inoltre molti di questi hanno magari figli con lavori precari e la pensione può servire anche come "ammortizzatore sociale" (anch'io purtroppo sono in questa categoria ).
Diamo la colpa a chi, in un periodo in cui l'Italia cresceva il quintuplo di adesso, non ha pensato di introdurre il contributivo, che mi pare ci sia dalla riforma Dini del 1995 (in fase transitoria fino al 2009). Tanto alla fine spese pazze ne facevamo.. anche per mantenere le amanti dei politici..
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