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  1. #28401
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da virganevosa Visualizza Messaggio
    era solo per dimostrare che il sussidistan (cit.) in italia semplicemente non esiste (e non è mai esistito). Siamo il Paese col maggior calo di reddito, proprio per la mancanza di politiche di sostegno in questa fase emergenziale
    Chissà come mai...
    Magari a certi cialtroni nelle stanze dei bottoni farebbe bene leggere 'sto topic dall'inizio...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #28402
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Stasera è uscita la notizia che si è aggiunta anche la Slovenia tra i contrari : oggi a proposito di Recovery è uscito sul Sole un articolo in cui si legge come alcuni stati intendono utilizzare i soldi del Recovery in vari ambiti (lavoro, ricerca, politiche fiscali) e facendo un raffronto tra di loro (Italia, Spagna, Francia, Germania e UK):

    https://www.inu.it/wp-content/upload...embre-2020.pdf

    Ci sarebbero molte cose di cui discutere: io personalmente continuo però a non capire come mai, quantomeno sulla carta e in riferimento all'ambito lavorativo, gli altri stati prediligano l'investimento di risorse nella formazione e nello studio dei lavoratori che hanno dovuto lasciare precocemente lo studio o comunque su apprendisti lavoratori sia nei settori strategici e non, mentre noi (al punto 4) continuiamo a voler insistere con il blocco dei licenziamenti.
    L'estensione della CIG potrebbe avere un suo perchè, se magari estesa anche a chi sino ad ora non ne ha potuto usufruire e se soprattutto viene utilizzata soltanto per le situazioni emergenziali e non per prolungare una situazione destinata a rimanere fallimentare.
    Per quanto riguarda i zero contributi agli under 35 per il primi 3 anni io sono un pò scettico e lo sono sempre stato: io temo che, in questo modo, le aziende assumano soltanto in base ad un esclusivo criterio economico facendo passare, in secondo piano, le skill del candidato tornando, una volta trascorsi i tre anni, alla medesima situazione iniziale.
    Mi sembra però che gli altri stati abbiano più idee su come investire meglio il capitale che (dovrebbe) arrivare

  3. #28403
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Stasera è uscita la notizia che si è aggiunta anche la Slovenia tra i contrari : oggi a proposito di Recovery è uscito sul Sole un articolo in cui si legge come alcuni stati intendono utilizzare i soldi del Recovery in vari ambiti (lavoro, ricerca, politiche fiscali) e facendo un raffronto tra di loro (Italia, Spagna, Francia, Germania e UK):

    https://www.inu.it/wp-content/upload...embre-2020.pdf

    Ci sarebbero molte cose di cui discutere: io personalmente continuo però a non capire come mai, quantomeno sulla carta e in riferimento all'ambito lavorativo, gli altri stati prediligano l'investimento di risorse nella formazione e nello studio dei lavoratori che hanno dovuto lasciare precocemente lo studio o comunque su apprendisti lavoratori sia nei settori strategici e non, mentre noi (al punto 4) continuiamo a voler insistere con il blocco dei licenziamenti.
    L'estensione della CIG potrebbe avere un suo perchè, se magari estesa anche a chi sino ad ora non ne ha potuto usufruire e se soprattutto viene utilizzata soltanto per le situazioni emergenziali e non per prolungare una situazione destinata a rimanere fallimentare.
    Per quanto riguarda i zero contributi agli under 35 per il primi 3 anni io sono un pò scettico e lo sono sempre stato: io temo che, in questo modo, le aziende assumano soltanto in base ad un esclusivo criterio economico facendo passare, in secondo piano, le skill del candidato tornando, una volta trascorsi i tre anni, alla medesima situazione iniziale.
    Mi sembra però che gli altri stati abbiano più idee su come investire meglio il capitale che (dovrebbe) arrivare
    Da noi in produzione continuano ad arrivare "anziani" prossimi alla pensione perché ci sono sgravi fiscali...
    Ditemi voi che schifo di mondo del lavoro è questo..

    Inviato dal mio LYA-L09 utilizzando Tapatalk

  4. #28404
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?


  5. #28405
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Stasera è uscita la notizia che si è aggiunta anche la Slovenia tra i contrari : oggi a proposito di Recovery è uscito sul Sole un articolo in cui si legge come alcuni stati intendono utilizzare i soldi del Recovery in vari ambiti (lavoro, ricerca, politiche fiscali) e facendo un raffronto tra di loro (Italia, Spagna, Francia, Germania e UK):

    https://www.inu.it/wp-content/upload...embre-2020.pdf

    Ci sarebbero molte cose di cui discutere: io personalmente continuo però a non capire come mai, quantomeno sulla carta e in riferimento all'ambito lavorativo, gli altri stati prediligano l'investimento di risorse nella formazione e nello studio dei lavoratori che hanno dovuto lasciare precocemente lo studio o comunque su apprendisti lavoratori sia nei settori strategici e non, mentre noi (al punto 4) continuiamo a voler insistere con il blocco dei licenziamenti.
    L'estensione della CIG potrebbe avere un suo perchè, se magari estesa anche a chi sino ad ora non ne ha potuto usufruire e se soprattutto viene utilizzata soltanto per le situazioni emergenziali e non per prolungare una situazione destinata a rimanere fallimentare.
    Per quanto riguarda i zero contributi agli under 35 per il primi 3 anni io sono un pò scettico e lo sono sempre stato: io temo che, in questo modo, le aziende assumano soltanto in base ad un esclusivo criterio economico facendo passare, in secondo piano, le skill del candidato tornando, una volta trascorsi i tre anni, alla medesima situazione iniziale.
    Mi sembra però che gli altri stati abbiano più idee su come investire meglio il capitale che (dovrebbe) arrivare
    Risposta veloce: perchè siamo dei cialtroni di livello peggiore dei cialtroni sudamericani.
    Se sia per totale ignoranza o per un livello di spregiudicatezza degno di un criminale dalla mente brillante non è dato sapere.
    Però è ora di farsi una ragione che non saranno gli altri a mantenerci visto che qui di ricchezza pare abbiamo deciso di smettere di produrne... Quindi o ci si rassegna a diventare più poveri, significativamente più poveri, o è ora di finirla di fare i f.... cioè i socialisti con il PIL altrui.

    Sui contributi a tempo non posso che concordare: abbiamo già una lunga storia che dimostra che non risolvono una mazza di niente in quanto chi deve pianificare sa che è una roba a tempo. O lo rendi strutturale o sono soldi buttati nel cesso.
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  6. #28406
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto questa mattina leggevo questo sondaggio.

    Effetto Covid, risale al 63% il consenso degli italiani per l’euro - 24+

    Guarda caso quando si tocca o si rischia di toccare il portafoglio vedi come l'italiano medio improvvisamente capisce dove sia la zona "sicura"...
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  7. #28407
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E siamo arrivati all'inevitabile sciopero fiscale, d'altronde le imprese e gli imprenditori non hanno più un soldo per andare avanti, figuriamoci per pagare tasse ed imposte.

    Coronavirus Toscana, 50.000 commercianti: "Sciopero fiscale, non paghiamo piu le tasse"
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  8. #28408
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Da noi in produzione continuano ad arrivare "anziani" prossimi alla pensione perché ci sono sgravi fiscali...
    Ditemi voi che schifo di mondo del lavoro è questo..

    Inviato dal mio LYA-L09 utilizzando Tapatalk
    Pero' una cosa va detta, se in pensione, giustamente per molti motivi, non ci si puo' andare prima di 65 anni, se a 55 perdo il lavoro, da qualche parte dovro' pur essere assunto.
    Poi si tenga conto che più di 1/3 del paese ha più di 60 anni

  9. #28409
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    numeri spaventosi: 5 milioni di connazionali faticano a mettere in tavola un pasto decente, 7,6 milioni hanno visto un peggioramento del loro tenore di vita.

    Censis: tenore di vita peggiora per 7,6 milioni di italiani - Economia - ANSA
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    Febbraio 2018: la sorpresa

  10. #28410
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Dal sindaco di Aprica:
    Aprica, 23/11/2020

    Chiudere la montagna e la sua economia

    Lo sci è ormai diventato il male assoluto, facciamocene una ragione. Il motivo?
    I potenziali assembramenti generati dagli impianti di risalita. Questo dipinto è esito della campagna mediatica scattata lo scorso 8 marzo, dalla quale sembra che non esista nulla più pericoloso e virale dello sci.
    Se si raccontasse correttamente cosa accadde quel giorno, esito della follia di chi impose una riduzione della portata senza ridurre il numero delle persone che potevano accedere ai comprensori, ci si accorgerebbe che con le giuste regole lo sci non sarebbe un problema.
    Tanto che un protocollo è stato definito, con sensibili rinunce ma garantendo la continuità del sistema.
    Lo sci, uno sport che si pratica in solitaria all’aria aperta. Ma ormai il demone è finito nel tritacarne, facciamocene una ragione.
    Quello di cui non si parla è che chiudere gli impianti di risalita significa chiudere le località turistiche invernali e tutta la loro economia.
    Si, perché quelle infrastrutture tanto demonizzate, che hanno costi di gestione enormi, tengono in piedi interi sistemi, che si compongono di alberghi, scuole di sci, negozi, noleggi, ristoranti, bar e ogni altra attività presente sul territorio.
    Si chiudono dunque le montagne e la loro fragile economia. Questo significa chiudere gli impianti di risalita. Allora, per paradosso, vorrei che sul prossimo DPCM non fosse scritto “restano chiusi gli impianti di risalita”, ma che più correttamente ci si assumesse la responsabilità di scrivere “restano chiusele località turistiche montane e la loro economia”.
    Perché di questo stiamo parlando.
    Quando poi sento equiparare il rischio dello sci a quello corso con le discoteche aperte questa estate mi chiedo se chi ha fatto queste affermazioni abbia mai sciato nella sua vita e sappia cos’è la montagna.
    Credo di no. Ma ripeto, ormai lo sci è il demonio.
    E noi che di questo viviamo siamo tutti piccoli demoni ai quali non è mai stata nemmeno data la possibilità di dimostrare che questo paventato rischio in realtà non esiste se ben gestito, come invece è stato fatto per tutte le altre attività.
    Esito di questa decisione sarà la morte di molti comprensori e attività. Alberghi chiuderanno definitivamente, negozi non riapriranno più, ristoratori appenderanno le pentole al chiodo.
    E si, le società che gestiscono gli impianti di risalita falliranno, trascinando con sé tutta la montagna e la sua economia.

    In compenso ci troveremo il prossimo anno sulle piste svizzere, austriache o francesi, perché molte di quelle italiane non riapriranno più.

    Dario Corvi(Sindaco di Aprica)

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