Si vis pacem, para bellum.
poi però vinceva lo stesso e non si capiva perché, lo insultavano TUTTI ma in tanti lo andavano a votare
comunque c'era più attivismo tra i giovani rispetto ad adesso, secondo me, anche solo 10/15 anni fa. Sta pian piano scemando l'interesse per la politica, e secondo me non solo per i più giovani. ma è inevitabile in sto paese...
Si vis pacem, para bellum.
Io sono un matusa rispetto voi, lo sapete cosa è cambiato rispetto a 30/40 anni(premetto che avete ragione sui giovani e politica vedo i miei figli più grandi uno di 26 ed uno di 20 zero assoluto) stavo dicendo quello che è cambiato, e mi ha allontanato anche a me, dalla politica, è il potere decisionale degli stati che si è molto ridotto, quasi annullato, ed in special modo per l'Italia causa i propri problemi di varia natura, abbiamo perso oramai quasi del tutto la sovranità nazionale, dobbiamo seguire un linea guida e non è che ci sia molto margine, come quando su di un'aeroplano inserisci il pilota automatico
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk
Ci credo. Veramente, ma voi riuscite anche solo minimamente a seguire la lolitica per 5 minuti, ad oggi? Io non ne voglio proprio sentir parlare, e me ne sono sempre interessato (io, come altri miei coetanei, uno che avevo in classe ci è anche andato in consiglio provinciale).
Mia zia negli anni '70 partecipò ed organizzò l'occupazione del liceo con falce in una mano e martello nell'altra
A parte l'ideologia, lei mi racconta comunque che all'epoca la partecipazione era estremamente maggiore ed anche i 15-16enni come lei (era più piccola di me ora) vedevano la politica come una battaglia quasi per la vita.
Ora, come era allora probabilmente la visione era comunque errata, si dava troppo peso decisamente alla politica.
Ma una via di mezzo tra le manifestazioni degli anni '70 e la totale apatia politica di oggi sarebbe gradita.
Inviato dal mio SM-A515F utilizzando Tapatalk
Io ho sentito dei miei amici dire che quota 100 avvantaggia noi giovani. E non sono sostenitori di nessuno dei due partiti che erano al governo quando è stata varata, per cui non c' è un bias del tipo: "l'ha fatta il partito che sostengo, per cui per principio devo difenderla"
Ecco, è esattamente QUESTO che dimostra quanto siamo senza speranze. A me, quando sento miei coetanei fare questi ragionamenti da asino (oppure dire, “eh menomale che anticipano la pensione, mio papà è stanco e stufo di lavorare poverino”), viene il magone.
Perché finché è la classe direttamente interessata che difende il proprio stile parassita, vabbè, lo capisci in fondo, sono in pochi a voler rinunciare a privilegi. Ma quando capisci che quelli intortati completamente dagli slogan politici sono gli stessi che ci rimettono di più, allora è solo tanta tristezza, neanche arrabbiatura.
Purtroppo devo confermare anche io la situazione, dato che se nella mia classe massimo il 30-40% discute ed è informato di politica, per fare un esempio pratico: a febbraio ci siamo dovuti mettere a spiegare a tutti che cosa fosse una crisi di governo perché ne avevano sentito parlare senza capire cosa stesse succedendo.
Poi certo, magari prima la situazione era esagerata all'opposto, ma sempre meglio dell'"indifferenza" / "apatia" / "tanto non cambierà nulla" che sento sempre più spesso
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Non ce la faccio io che ho fatto politica attivamente fino a pochi anni fa, sono appassionato di politica economica e i provvedimenti che vengono presi in parte devo comunque seguirli per lavoro, figurarsi chi non ha mai avuto un particolare interesse.
Il teatrino della politica ormai dà il voltastomaco solo a pensarci. Seguo più la politica americana di quella italiana.
Segnalibri