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  1. #29431
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?


  2. #29432
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Un'azienda se per sopravvivere deve pagare i propri dipendenti 700 euro è meglio che chiuda

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    È quello che penso sempre io... Però di norma l'impresa fa il possibile per sopravvivere in questi casi e ricorre anche a questi mezzi (o al nero)

    Certamente c'è un problema di pressione fiscale ma onestamente credo anche che molti diano queste paghe pur non essendo in condizioni davvero disperate a livello di azienda, in sostanza lo fanno solo per avere maggiori guadagni pur non avendo reale necessità e via. A scapito dei poveri dipendenti che avrebbero diritto a una paga adeguata appunto...

  3. #29433
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    È quello che penso sempre io... Però di norma l'impresa fa il possibile per sopravvivere in questi casi e ricorre anche a questi mezzi (o al nero)

    Certamente c'è un problema di pressione fiscale ma onestamente credo anche che molti diano queste paghe pur non essendo in condizioni davvero disperate a livello di azienda, in sostanza lo fanno solo per avere maggiori guadagni pur non avendo reale necessità e via. A scapito dei poveri dipendenti che avrebbero diritto a una paga adeguata appunto...
    È verissimo che in Italia c'è un problema fiscale enorme, ed è uno dei motivi sulla quale nutro molto scetticismo sull'Europa attuale, per funzionare bene ci dovrebbe essere una tassazione uguale in tutti i paesi non come adesso.
    Tornando a noi è chiaro che o si alzano gli stipendi o calano le tasse non si scappa se vogliamo fare ripartire l'economia servono i consumi, e con 2400 euri al mese che sarebbero 1650 netti,parlo di buste paga medie, che consumi vuoi fare ripartire, giusto quelli per sopravvivere cioè alimentari, figuriamoci gli stipendi più bassi, stiamo ad un livello di schiavitù

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  4. #29434
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    È verissimo che in Italia c'è un problema fiscale enorme, ed è uno dei motivi sulla quale nutro molto scetticismo sull'Europa attuale, per funzionare bene ci dovrebbe essere una tassazione uguale in tutti i paesi non come adesso.
    Tornando a noi è chiaro che o si alzano gli stipendi o calano le tasse non si scappa se vogliamo fare ripartire l'economia servono i consumi, e con 2400 euri al mese che sarebbero 1650 netti,parlo di buste paga medie, che consumi vuoi fare ripartire, giusto quelli per sopravvivere cioè alimentari, figuriamoci gli stipendi più bassi, stiamo ad un livello di schiavitù

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    Guarda che se abbiamo la tassazione tra le più alte d'Europa il motivo principale è che abbiamo un'evasione fiscale esorbitante e dobbiamo finanziare una spesa pensionistica esagerata, mica ce lo ha ordinato l'Europa. Anzi l'euro ci consente di finanziare la nostra montagna di debiti pubblico a tassi eccezionalmente bassi.

    Rispetto a Paesi come Francia, Belgio o Danimarca non abbiamo nemmeno una tassazione più alta, forse meno equilibrata ma anche questa è una scelta tutta nostra.

  5. #29435
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Guarda che se abbiamo la tassazione tra le più alte d'Europa il motivo principale è che abbiamo un'evasione fiscale esorbitante e dobbiamo finanziare una spesa pensionistica esagerata, mica ce lo ha ordinato l'Europa. Anzi l'euro ci consente di finanziare la nostra montagna di debiti pubblico a tassi eccezionalmente bassi.

    Rispetto a Paesi come Francia, Belgio o Danimarca non abbiamo nemmeno una tassazione più alta, forse meno equilibrata ma anche questa è una scelta tutta nostra.
    L'evasione fiscale è un Cancro che non saprei come estirpare, c'è chi dice abbassiamo le tasse e così tutti pagheranno, ma mi sembra lo stesso dilemma se è nato prima l'uovo o la gallina.
    Io temo che i grandi evasori sconosciuti totalmente al fisco, anche se metti la tassazione al 10% abbiano interesse a rimanere anonimi.
    Mi viene in mente da ragazzo conoscevo una ragazza, la quale i genitori cambiavano residenza ogni 2/3 mesi niente di intestato villa al Circeo tutta l'estate così in montagna d'inverno.
    Quando feci il Militare andai in Sardegna a Sassari, mi mandò a ritirare un pacco per lui, poi ci perdemmo di vista, ma ha distanza di tanti anni, adesso ne ho 57 mi è rimasta questa curiosità su che cosa ci fosse dentro, e non lo scorderò mai

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  6. #29436
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Beh.... Dato che si lavora per vivere e non il contrario in linea di massima, è anche comprensibile che di fronte alla prospettiva di lavorare per almeno 40 anni e fino alla vecchiaia, anzi addirittura con la possibile prospettiva di non averla proprio la pensione, si possa provare un senso di sfiducia ed essere anche demotivati.
    Di fronte a quanto accadeva 30/40 anni fare quando i dipendenti pubblici andavano in pensione con 11/14 anni di contributi con pensioni pure sostanziose, e che in generale tantissimi in pensione ci andavano intorno ai 40 anni...beh, capisci che lo scenario è un po' diverso e pesante da sopportare. Credo che i giovani vadano capiti in quest'ottica, le condizioni di contesto sono cambiate decisamente in peggio e credo sia normale che cambi qualcosa a livello di approccio.

    Io onestamente non condivido per niente in generale il concetto di "voglia di lavorare" poi, perché di solito lo si fa proprio per necessità e non per piacere. Se non si avesse la necessità un 90% abbondante preferirebbe fare altro, questo è poco ma sicuro, quindi parlerei di bisogno di lavorare e non di voglia.

    E anche per la paga beh, non si lavora per passatempo e per la gloria ma proprio per poter vivere, credo sia il minimo pretendere una paga adeguata. Anzi, in riferimento al contesto odierno sono proprio i disperati che accettano di tutto (purtroppo data la loro situazione svantaggiosa sono quasi costretti ad accettare queste offerte) a contribuire a far scendere sempre di piú i livelli salariali. E le aziende nel sfruttare questo tipo di disperazione ci sguazzano evidentemente.

    Per il resto i lavori gratuiti per parenti e famiglia nell'età dell'infanzia e dell'adolescenza credo che facciano proprio parte di un'altra epoca, i tempi cambiano anche per queste cose.
    Scusa se ti rispondo solo ora.
    Capisco benissimo tutto il discorso, pero' secondo me ora c'è meno voglia di lavorare e minor motivazione di un tempo (non solo tra i giovani per carità, anche se dopo i 55 anni è più che comprensibile, considerando che i loro coetanei di qualche decennio fa erano già a riposo), tanto che spesso si vedono i risultati (lavori fatti male, servizi scadenti, disaccordi tra colleghi ecc ecc) Volenti o nolenti dobbiamo lavorare e passiamo gran parte della nostra vita al lavoro quindi un minimo di motivazione e passione ci dovrebbe stare anche se è raro che si faccia un lavoro che piace al 100%.

    Il mio discorso comunque era riferito soprattutto al fatto che i giovani ora molti lavori non li vogliono più fare, neanche temporaneamente e neanche per iniziare (non è che se uno oggi fa un lavoro devrà fare questo mestiere per tutta la vita, anzi ).
    prima spesso già alle superiori c'è chi faceva le stagioni (nelle regioni o località turistiche soprattutto) o si trovava dei lavoretti estivi, ora mi pare che siano ben pochi quelli che lo fanno... stessa cosa durante gli anni universitari oppure, peggio ancora, per chi è a casa disoccupato (considerando poi anche il momento di crisi credo che ci sia parecchia gente che ha bisogno di lavorare)
    forse perchè i genitori di adesso sono più "permissivi" rispetto già solo a quelli di una generazione fa, perchè se ti vedevano a far niente tutto il giorno o se sapevano che stavi tutta l'estate a far niente - vacanze a parte - brontolavano come minimo

    i lavori gratuiti per famiglia e parenti erano una normalità soprattutto nei contesti rurali e di campagna... ma sinceramente non ci trovo nulla di così anormale, spesso si tratta di aiutare nella coltivazione di prodotti che vengono utilizzati (cioè mangiati e bevuti) da tutti..... mi vien da pensare che ancora adesso ad esempio ci si aiuta nella coltivazione delle patate (che poi i lavori principali sono solo due, la semina e la raccolta) oppure per la vendemmia o per la cura dell'orto...

  7. #29437
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Scusa se ti rispondo solo ora.
    Capisco benissimo tutto il discorso, pero' secondo me ora c'è meno voglia di lavorare e minor motivazione di un tempo (non solo tra i giovani per carità, anche se dopo i 55 anni è più che comprensibile, considerando che i loro coetanei di qualche decennio fa erano già a riposo), tanto che spesso si vedono i risultati (lavori fatti male, servizi scadenti, disaccordi tra colleghi ecc ecc) Volenti o nolenti dobbiamo lavorare e passiamo gran parte della nostra vita al lavoro quindi un minimo di motivazione e passione ci dovrebbe stare anche se è raro che si faccia un lavoro che piace al 100%.

    Il mio discorso comunque era riferito soprattutto al fatto che i giovani ora molti lavori non li vogliono più fare, neanche temporaneamente e neanche per iniziare (non è che se uno oggi fa un lavoro devrà fare questo mestiere per tutta la vita, anzi ).
    prima spesso già alle superiori c'è chi faceva le stagioni (nelle regioni o località turistiche soprattutto) o si trovava dei lavoretti estivi, ora mi pare che siano ben pochi quelli che lo fanno... stessa cosa durante gli anni universitari oppure, peggio ancora, per chi è a casa disoccupato (considerando poi anche il momento di crisi credo che ci sia parecchia gente che ha bisogno di lavorare)
    forse perchè i genitori di adesso sono più "permissivi" rispetto già solo a quelli di una generazione fa, perchè se ti vedevano a far niente tutto il giorno o se sapevano che stavi tutta l'estate a far niente - vacanze a parte - brontolavano come minimo

    i lavori gratuiti per famiglia e parenti erano una normalità soprattutto nei contesti rurali e di campagna... ma sinceramente non ci trovo nulla di così anormale, spesso si tratta di aiutare nella coltivazione di prodotti che vengono utilizzati (cioè mangiati e bevuti) da tutti..... mi vien da pensare che ancora adesso ad esempio ci si aiuta nella coltivazione delle patate (che poi i lavori principali sono solo due, la semina e la raccolta) oppure per la vendemmia o per la cura dell'orto...
    Credo che molti vadano ancora a fare i lavoretti estivi, ma evidentemente ci va chi ha una certa necessità di farlo... A farlo tanto per farlo dato quanto si guadagna probabilmente non vale nemmeno la pena..
    Mi rendo conto che la questione sta in una differenza di mentalità, perso di retroterra culturale e familiare, ma da persona che è andata anche troppo spesso ad aiutare in famiglia non condivido l'"arrabbiarsi se non si fa nulla", ovviamente se si parla di infanzia e adolescenza. Credo sia auspicabile dato li mutamenti sociali avvenuti che quando non necessario i giovani possono godersi questi anni senza troppe pressioni, troppe responsabilità (qualcuna si, ci mancherebbe), senza doversi ammazzare per pochi soldi in estate, ecco... Poi dopo i 20 ovviamente è tutta un'altra storia, anche se pure durante gli studi universitari non è che tutti riuscirebbero a conciliare studio e lavoro eh, ognuno ha i suoi ritmi e i suoi tempi...poi comunque molti possono beneficiare delle borse di studio che difficilmente verrebbero mantenute lavorando, quindi a volte non risulterebbe nemmeno tanto conveniente in questo specifico caso.
    Comunque chiuderei dato che siamo ot...
    Ultima modifica di ale97; 30/05/2021 alle 22:21

  8. #29438
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    eh ma i giovani non hanno voglia di lavorare
    "la putenza l'è nagòtt senza el cuntroll"

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  9. #29439
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da OssolanoSfaticato Visualizza Messaggio
    eh ma i giovani non hanno voglia di lavorare
    Purtroppo paghiamo ancora le pensioni Baby, non ci scordiamo che fino alla metà anni 80 se non erro si poteva andare in pensione con 15 anni 6 mesi ed 1 giorno, l'assurdità più totale

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  10. #29440
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    La situazione è critica....

    Disfatta dei servizi all’impiego: e boom di disoccupati - ItaliaOggi.it

    Questo per far capire che non è vero che il reddito è solo uno strumento assistenzialista dedicato agli sfaticati come molti ingenuamente pensano: si può sicuramente dire che sia uno strumento da rivedere nell'applicazione concreta, ma quando sento dire che chi non lavora è solo perché non vuole farlo ...beh, è un'idiozia pazzesca.
    Qui si parla di 8 milioni di persone che si sono rivolte ai centri per l'impiego e che quindi evidentemente hanno cercato dibattivarsi per trovarlo un lavoro... E si parla di una quota di persone decisamente più elevata di quanto emerge dalle statistiche ufficiali.

    Il problema c'è e sarà più pressante nel prossimo futuro purtroppo, si può discutere il modo in cui affrontarlo ma di certo non può essere ignorato o liquidato come fanno in molti.

    Probabilmente il problema va ricercato proprio nell'intermediazione svolta dai centri per l'impiego a questo punto... Perché effettivamente puo accadere che una persona prima disoccupata con il rdc si adagi un po' sugli allori diventando in occupata in quanto smette di cercare lavoro attivamente o lo fa in modo più blando, ma se ci sono 8 milioni di persone che lo ricercano e non lo trovano forse il problema è anche o soprattutto altrove...

    E comunque anche oltre ai certi per l'impiego e alla disoccupazione frizionale causata dal mancato incontro di domanda e offerta credo proprio che ci sia proprio un forte squilibrio strutturale tra domanda e offerta di lavoro. Anche al di là delle varie questioni su paghe modeste, lavoro in nero, diritti non garantiti, credo proprio che l'offerta non sia sufficiente strutturalmente a soddisfare l'offerta di lavoro, ci deve proprio essere una carenza. Mi verrebbe da dire che il problema è proprio di natura strutturale
    Ultima modifica di ale97; 31/05/2021 alle 14:06

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