La politica estera voluta da Putin, è la prima causa delle tensioni internazionali. Non è la forte minoranza dell'apparato russo, i cui esponenti peraltro sono stati messi nelle loro posizioni proprio da Putin, ma lui stesso ha volere una politica così aggressiva verso l'esterno. Cosa molto utile in caso di riduzione della sua popolarità, vedi caso Cecenia.
Sì, è vero, ma Putin non è nato dal nulla, è stato proiettato al potere nel 2000 da quello stesso blocco di potere che ora controlla. La sua politica estera è cambiata moltissimo in questi 22 anni, dal sostanziale avvicinamento agli USA ai tempi dell'invasione dell'Afghanistan e della Seconda Guerra del Golfo, fino al totale cambio di strategia durante le "Primavere arabe" del 2011...
Caro energia, l’allarme di Cingolani: l’aumento nel 2023 rischia di superare il Pnrr - Il Sole 24 ORE
se andremo al 2050 con un aumento di due gradi medi di riscaldamento, avremo i mari che sovrasteranno le città di costa e non avremo acqua dolce
Secondo voi si riferisce all'Italia?
Io mi chiedo se uno che afferma così come fosse una roba logica, normale, una cosa del genere
<<Per non mettere a rischio posti di lavoro, ripresa economica, attuazione del Pnrr e risparmi delle famiglie, occorre un sostanzioso decreto per limitare gli aumenti di luce e gas>>
sia il campione mondiale dell'analfabetismo economico, il campione mondiale della malafede o entrambe.
Il problema principale è che non è l'unico a pensarla così anche se è l'unico che è stato citato nell'articolo.
Questo è il motivo per la risposta alla domanda del topic non sarà quella "buona". Anche se devo dire che è durato più di quello che pensavo (non avevo messo in conto una pandemia, ma era già andato "lungo" lo stesso).
Comunque l'innalzamento del livello dei mari al 2050 non sarà tale da mettere a rischio le nostre città costiere: entro quella data si parla di pochi cm se va bene.
Ma la tendenza a lungo termine è quella.
Dei risultati ne chiedermo anche conto ai sedicenti ambientalisti che da anni son pappa e ciccia (di sicuro de facto, de iure non mi esprimo...) con le lobby fossili grazie alla loro campagna antinucleare a tutti i costi.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non è un problema solo nostro, nel senso che anche altri paesi dell'UE, es. la Germania, hanno pensato di fare la transizione dal fossile "pesante" (carbone e petrolio) alle rinnovabili "superando" il nucleare e puntando sul gas naturale, dimenticandosi che avremmo dovuto fare affidamento esclusivo sulle riserve russe e libiche per un lunghissimo periodo (alcuni decenni) e scegliendo di consegnarci mani e piedi a Putin e alla "buonanima" di Gheddafi con tutto quel che ne ha conseguito dopo il 2010-2011...
Quello che ci distingue dai tedeschi è la scarsa (nulla) capacità di programmazione (mancanza pluridecennale di piani industriali), un sistema produttivo gravemente obsolescente (basato al 95% sulle fabbrichèèètte), totale assenza di veri e propri distretti industriali e soprattutto una serie di scelte demagogiche fatte negli anni '90... perché se è vero che nel 1987 il nucleare potevamo anche permetterci di abbandonarlo e ce lo potevamo permettere proprio perché, tra i paesi dell'allora G7, eravamo quello più arretrato dal punto di vista delle infrastrutture per la produzione e la distribuzione dell'energia, già allora avremmo dovuto capire che la dipendenza dai fossili, oltre che un problema ecologico dalle conseguenze devastanti, era anche un problema geopolitico...
Ultima modifica di galinsog@; 08/02/2022 alle 10:12
Il gas è cmq, anche l'unico riproducibile (dai batteri metanogeni), vanno incrementate queste biotecnologie
Draghi, intervento ampio sulle bollette, fino a 7 miliardi - Politica - ANSA
Come per il Covid, rincorrere sempre e programmare mai.
Non sono certamente realizzabili su ampia scala, se il problema sono le fonti primarie di energia servono veramente a poco.
Saranno certamente utili per gli usi in cui il gas naturale è difficilmente sostituibile, ma adesso il problema è che il gas è la principale fonte energetica per la produzione di energia elettrica.
Quindi butteremo una montagna di soldi per abbassare le bollette anziché cercare un modo per abbassare i prezzi di approvvigionamento della materia prima? Molto bene...
Che poi, abbassare... Di quanto e per quanto tempo?
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