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  1. #30021
    Vento moderato L'avatar di Edonati
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Il problema non è (solo) Putin. Putin per quanto abbia un potere enorme non ha un potere assoluto, ma deve mediare costantemente tra le diverse anime di un apparato statale che sui rapporti con gli stati ex-sovietici e quindi con USA e UE hanno posizioni anche molto più "radicali" delle sue. E per "apparato" intendo i vertici delle amministrazioni statali, a partire dai servizi di sicurezza (FSB, SVR, FSO, GRU e tutta la galassia ex-KGB) che hanno stretti addentellati con gli oligarchi (sono quasi la stessa cosa) e che di fatto gli consentono di restare saldamente al potere. Putin può agire contro il singolo oligarca, se questo cade in disgrazia, ma non può agire contro un intero complesso di potere para-politico e para-legale. Putin dalla sua ha anche un notevole prestigio internazionale (anche se via via declinante in Occidente) e il sostegno della maggior parte di coloro che sono ai vertici di questi potentati, perché vedono nel governo federale un alleato indispensabile per il mantenimento di un sistema di potere basato su altissimi livelli di corruzione e sulla concentrazione del potere economico, a tutti i livelli (anche bassi e periferici) nelle mani degli esponenti di questo stesso apparato. Come funzioni la Russia lo si capisce analizzando la discrepanza tra le retribuzioni bassissime dei funzionari di medio livello e il loro reale tenore di vita. In pratica Putin deve contemporaneamente:

    1. fare da garante di un sistema economico fondato sostanzialmente su corruzione e peculato;
    2. assicurare a questo sistema corrotto e inefficiente un crescente livello di rendite (a partire da quelle derivanti dalla vendita di gas naturale, in quanto commodity per definizione);
    3. assicurare a questo sistema la sopravvivenza e il miglior modo è quello di riportare entro la sfera di influenza russa quegli stati che ne erano usciti nei primi anni '90 e non consentire ad altri di uscirne.

    Il punto 3 è il più delicato in quanto entra in conflitto con le intenzioni e con gli interessi occidentali, perché tra questi stati ci sono stati tutt'ora sotto l'influenza russa come la Bielorussia (dei cui vertici però Putin e soprattutto Lavrov non si sono mai fidati), stati con forti minoranze (etniche o politiche filo-russe) ma in cui una parte della popolazione brama la de-russificazione (Ucraina, Moldova) e stati definitivamente usciti dall'influenza ex-sovietica e che ormai fanno parte di altri sistemi di alleanze (paesi baltici e in certa misura le stesse Polonia e Ungheria). All'interno dell'apparato politico-burocratico-militare russo c'è una forte minoranza che brama per riprendere (con una serie di guerre regionali) il controllo su tutti questi territori e costoro hanno talvolta dimostrato di saper agire per spingere Putin nella direzione da loro auspicata, vedi l'intera vicenda Navalny, che ha reso ancora più complicato mediare in modo aperto con Putin su tutta la questione dei diritti civili e politici e questo indebolisce eventuali mediazioni su tutto il resto, questioni strategiche ed economiche comprese.

    La Russia può essere cambiata superficialmente rispetto all'URSS ma la struttura del potere politico-economico, molto lontana da quella delle democrazie liberali e sostanzialmente cleptocratica e parassitaria è sopravvissuta alle riforme velleitarie di Gorbaciov ai più incisivi ma contraddittori tentativi di riforma operati da Eltsin e sopravvivrà all'avvicendamento di Putin, quando arriverà la sua ora.
    La politica estera voluta da Putin, è la prima causa delle tensioni internazionali. Non è la forte minoranza dell'apparato russo, i cui esponenti peraltro sono stati messi nelle loro posizioni proprio da Putin, ma lui stesso ha volere una politica così aggressiva verso l'esterno. Cosa molto utile in caso di riduzione della sua popolarità, vedi caso Cecenia.

  2. #30022
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Edonati Visualizza Messaggio
    La politica estera voluta da Putin, è la prima causa delle tensioni internazionali. Non è la forte minoranza dell'apparato russo, i cui esponenti peraltro sono stati messi nelle loro posizioni proprio da Putin, ma lui stesso ha volere una politica così aggressiva verso l'esterno. Cosa molto utile in caso di riduzione della sua popolarità, vedi caso Cecenia.
    Sì, è vero, ma Putin non è nato dal nulla, è stato proiettato al potere nel 2000 da quello stesso blocco di potere che ora controlla. La sua politica estera è cambiata moltissimo in questi 22 anni, dal sostanziale avvicinamento agli USA ai tempi dell'invasione dell'Afghanistan e della Seconda Guerra del Golfo, fino al totale cambio di strategia durante le "Primavere arabe" del 2011...

  3. #30023
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Caro energia, l’allarme di Cingolani: l’aumento nel 2023 rischia di superare il Pnrr - Il Sole 24 ORE

    se andremo al 2050 con un aumento di due gradi medi di riscaldamento, avremo i mari che sovrasteranno le città di costa e non avremo acqua dolce



    Secondo voi si riferisce all'Italia?

  4. #30024
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Io mi chiedo se uno che afferma così come fosse una roba logica, normale, una cosa del genere
    <<Per non mettere a rischio posti di lavoro, ripresa economica, attuazione del Pnrr e risparmi delle famiglie, occorre un sostanzioso decreto per limitare gli aumenti di luce e gas>>
    sia il campione mondiale dell'analfabetismo economico, il campione mondiale della malafede o entrambe.
    Il problema principale è che non è l'unico a pensarla così anche se è l'unico che è stato citato nell'articolo.
    Questo è il motivo per la risposta alla domanda del topic non sarà quella "buona". Anche se devo dire che è durato più di quello che pensavo (non avevo messo in conto una pandemia, ma era già andato "lungo" lo stesso).

    Comunque l'innalzamento del livello dei mari al 2050 non sarà tale da mettere a rischio le nostre città costiere: entro quella data si parla di pochi cm se va bene.
    Ma la tendenza a lungo termine è quella.
    Dei risultati ne chiedermo anche conto ai sedicenti ambientalisti che da anni son pappa e ciccia (di sicuro de facto, de iure non mi esprimo...) con le lobby fossili grazie alla loro campagna antinucleare a tutti i costi.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  5. #30025
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Dei risultati ne chiedermo anche conto ai sedicenti ambientalisti che da anni son pappa e ciccia (di sicuro de facto, de iure non mi esprimo...) con le lobby fossili grazie alla loro campagna antinucleare a tutti i costi.
    Non è un problema solo nostro, nel senso che anche altri paesi dell'UE, es. la Germania, hanno pensato di fare la transizione dal fossile "pesante" (carbone e petrolio) alle rinnovabili "superando" il nucleare e puntando sul gas naturale, dimenticandosi che avremmo dovuto fare affidamento esclusivo sulle riserve russe e libiche per un lunghissimo periodo (alcuni decenni) e scegliendo di consegnarci mani e piedi a Putin e alla "buonanima" di Gheddafi con tutto quel che ne ha conseguito dopo il 2010-2011...

    Quello che ci distingue dai tedeschi è la scarsa (nulla) capacità di programmazione (mancanza pluridecennale di piani industriali), un sistema produttivo gravemente obsolescente (basato al 95% sulle fabbrichèèètte), totale assenza di veri e propri distretti industriali e soprattutto una serie di scelte demagogiche fatte negli anni '90... perché se è vero che nel 1987 il nucleare potevamo anche permetterci di abbandonarlo e ce lo potevamo permettere proprio perché, tra i paesi dell'allora G7, eravamo quello più arretrato dal punto di vista delle infrastrutture per la produzione e la distribuzione dell'energia, già allora avremmo dovuto capire che la dipendenza dai fossili, oltre che un problema ecologico dalle conseguenze devastanti, era anche un problema geopolitico...
    Ultima modifica di galinsog@; 08/02/2022 alle 10:12

  6. #30026
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Il gas è cmq, anche l'unico riproducibile (dai batteri metanogeni), vanno incrementate queste biotecnologie

  7. #30027
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Draghi, intervento ampio sulle bollette, fino a 7 miliardi - Politica - ANSA

    Come per il Covid, rincorrere sempre e programmare mai.

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

  8. #30028
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Il gas è cmq, anche l'unico riproducibile (dai batteri metanogeni), vanno incrementate queste biotecnologie
    Non sono certamente realizzabili su ampia scala, se il problema sono le fonti primarie di energia servono veramente a poco.

    Saranno certamente utili per gli usi in cui il gas naturale è difficilmente sostituibile, ma adesso il problema è che il gas è la principale fonte energetica per la produzione di energia elettrica.

  9. #30029
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    Predefinito Re: Dura salita o &quot;discesa&quot; verso il default?

    Quindi butteremo una montagna di soldi per abbassare le bollette anziché cercare un modo per abbassare i prezzi di approvvigionamento della materia prima? Molto bene...
    Che poi, abbassare... Di quanto e per quanto tempo?
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  10. #30030
    Brezza tesa L'avatar di Turgot
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    Predefinito Re: Dura salita o &quot;discesa&quot; verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Danirimini Visualizza Messaggio
    Quindi butteremo una montagna di soldi per abbassare le bollette anziché cercare un modo per abbassare i prezzi di approvvigionamento della materia prima? Molto bene...
    Che poi, abbassare... Di quanto e per quanto tempo?
    Inviato dal mio COL-L29 utilizzando Tapatalk
    Uniamoci che nel 2023 si va a votare, così il tema si abbasserà a mesi di propaganda e promesse

    Those who are not shocked when they first come across quantum theory cannot possibly have understood it. (N.Bohr, 1952)

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