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Risultati da 241 a 250 di 30569
  1. #241
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Giornata chiusa a 498 con 33 b.p. di "distacco" dalla Spagna.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #242
    Vento forte L'avatar di peppo
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    quanto era il distacco all'apertura?
    Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/

    Stazione Meteo : Davis Vantage Pro 2 con Kit Day-Time - Webcam : Canon Powershot A510

  3. #243
    Vento teso L'avatar di belli83
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Fino a pochi giorni fa c'era un governo nominato da un parlamento eletto dai cittadini che perseguiva un programma che era stato promesso in sede elettorale. Questo governo non è stato sfiduciato dal proprio parlamento, ma ha dato le dimissioni. Si poteva formare un nuovo governo di natura parlamentare ma era impossibile perchè lo schieramento politico che ha vinto le elezioni ed ha nominato il governo ha perso la maggioranza in parlamento. Si sarebbe potuto andare alle elezioni ma è stato scelto di nominare un governo di emergenza. Questo governo di emergenza attuerà un programma che è fatalmente diverso da quello perseguito dal governo precedente, figlio di una maggioranza parlamentare e dunque elettorale. C'è qualcosa di stonato, ho vaghi ricordi di diritto costituzionale ma mi sembra che la situazione sia paradossale. Di fatto l'attuale governo attuerà normative che nessuno in italia ha votato. In altri termini, questo vuol dire sovvertire la volontà popolare, e costituzionalmente insostenibile. Si potrebbe parlare di un colpo di stato autorizzato costituzionalmente. Più figa per tutti.
    Il tuo discorso potrebbe anche essere condivisibile, se non fosse che una volta eletti, i parlamentari non hanno alcun vincolo con quanto promesso o con lo schieramento nel quale sono stati votati.
    Il governo tecnico è più che altro una sconfitta politica per chi non riesce a succedere al governo uscente, piuttosto che per il popolo.
    Per il popolo credo sia garanzia di stabilità.
    E poi tieni conto che le misure passeranno comunque al vaglio del Parlamento, espressione della volontà popolare.
    Mi ripeto: credo che stante la situazione economica, questa sia la soluzione migliore per cercare di uscire dal tunnel.. Posto anche che, credo, la fiducia nei rappresentanti eletti 3 anni fa sia ai minimi storici. E di certo una campagna elettorale, oggi sarebbe un autentico suicidio (sia sul piano dei contenuti che delle prospettive a breve termine sul piano economico)
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  4. #244
    Vento fresco L'avatar di Lynx
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    Campegine (RE)
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Io ho "fiducia" nell'ex inquilino di palazzo Chigi...\as\ Oltre che rendere la vita difficile al nuovo Esecutivo su provvedimenti bramati dai più (leggi patrimoniale immobiliare), niente di più facile che fra qualche tempo decida di "far saltare il banco" prendendosi anche la "colpa" e la riprovazione generale di mezzo mondo...per la serie due piccioni con una fava...

    P.S. Bax, io non ti voterei mai...sei peggio di Tony Blair
    Avatar: le perplessità di Arianna Dell'Arti (Cate Guzzanti in "Boris") dopo la telefonata di un PORACCIO che magnifica i famigerati "inverni dominati dall'Atlantico".







  5. #245
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Per chi ha voglia di leggere: cosa ne pensate del commento qui sotto ?

    (...)
    E’ dai tempi delle grandi monarchie idrauliche della Mesopotamia e della Cina che si è iniziato a regolare i fiumi. E’ anche da quei tempi che le inondazioni sono sempre più violente. Quando infatti un fiume ha tanti punti di sfogo, come è tipicamente prima degli interventi umani, l’uscita dall’alveo è frequente ma è anche diffusa. Quando all’opposto il fiume è completamente regolato, i disastri sono rari, ma concentrati nello spazio e molto più gravi.
    Più un sistema regolato è complesso e privo di ridondanze più tende a un certo punto a collassare su se stesso. Per evitare l’implosione il sistema produce spontaneamente, quasi istintivamente, una o più valvole di sfogo in cui le sue regole sono attenuate o sospese. Anche gli stati nazionali più trasparenti e fondati sulla certezza del diritto si dotano di zone grigie per gli arcana imperii. James Bond ha licenza di uccidere e salva la Corona.

    Gli Stati Uniti hanno una costituzione di poche paginette, 8 articoli e 27 emendamenti. Le disposizioni sono spesso così generiche da essere tuttora perfettamente funzionanti. L’Europa, kantianamente innamorata delle regole, ha provato a darsi una costituzione di 884 pagine e il risultato è che non è nemmeno riuscita ad approvarla.
    L’acquis communautaire, l’insieme delle norme che regolano l’Unione, avrebbe potuto ispirare un racconto di Jorge Luis Borges, con un protagonista che inizia fin da bambino a studiarlo pur sapendo che non arriverà mai alla fine, perché la produzione di nuove regole è più veloce della sua capacità di lettura.
    Soffocata dalle sue regole e ormai incapace di decidere su qualcosa che non sia la forma di una pizza e la lunghezza di un cetriolo, l’Europa sta consegnando il potere di ultima istanza (quello vero) al direttorio franco-tedesco e al potere discrezionale della Bce di tenere in vita gli stati dell’Eurozona.
    Il direttorio franco-tedesco è un organismo non previsto dai trattati in cui la signora Merkel spiega a Sarkozy quello che dovrà dire in conferenza stampa e Sarkozy ottiene in cambio qualche concessione per la Francia. Il Consiglio Europeo e l’Eurogruppo ratificano le decisioni della signora Merkel senza cambiarne una virgola. La differenza con il Soviet Supremo è che non c’è la standing ovation.
    La signora Merkel detiene quindi il potere legislativo europeo. Il potere esecutivo la signora Merkel lo detiene indirettamente e lo esercita attraverso la Banca centrale europea. Il board della Bce è naturalmente formato da persone di grande valore, ma quello che Draghi chiama il remit, ovvero l’ambito d’azione, è quello delle regole scritte e soprattutto non scritte stabilite dalla Germania.
    Questa è la costituzione materiale dell’Europa. Una monarchia assoluta in cui non c’è violenza e tutto è consensuale. Non è la Merkel a prevaricare, sono semplicemente spariti tutti gli altri.
    La signora Merkel è abbastanza soddisfatta di come stanno andando le cose. La Grecia è stato uno spiacevole incidente, ma l’Italia e la Spagna stanno velocemente mettendosi in regola. Irlanda e Portogallo hanno accettato da tempo di soffrire e si stanno comportando bene. La Francia cerca di darsi un tono e passa da una manovrina all’altra. Ne dovrà fare tante, pensa la signora Merkel, ma basterà fare leva sul suo orgoglio. Alla fine, grazie allo spread, anche i francesi andranno in pensione a 67 anni.
    La signora Merkel è leggermente preoccupata, ma non tanto, dalla recessione in cui è entrata l’Europa meridionale. L’Italia pagherà il prezzo più alto, con una contrazione del Pil dell’uno per cento e forse anche di più. Compreranno meno automobili tedesche, pensa la Merkel, ma reggeranno loro e reggeremo noi. La Spagna avrà una nuova maggioranza, fiscalmente rigorosa. Se gli spagnoli, con il 21 per cento di disoccupati, si scelgono un governo che taglierà la spesa pubblica e sono contenti, allora anche noi tedeschi siamo contenti. E poi insomma, che non si sappia troppo in giro, ma la Spagna, come nota maliziosamente Junker, ha meno debito della Germania.
    La signora Merkel sa di avere usato la mano pesante con l’Italia. Svuotare di senso i Cds (stabilire cioè che la ristrutturazione del debito greco non è un default e non fa quindi scattare la copertura assicurativa dei Cds) ha indotto le banche francesi e tedesche, che avevano Btp assicurati da Cds, a vendere i titoli italiani. Anche la regola caduta dal cielo, quella di valutare improvvisamente a prezzi di mercato i titoli italiani che fino al giorno prima potevano stare a bilancio a 100 (o al costo) ha accelerato il fuggi fuggi.
    Il rubinetto che da luglio allaga il mercato di Btp rimarrà quindi aperto ancora almeno un paio di mesi se le banche francesi e tedesche continueranno a vendere al ritmo delle ultime settimane. Lo spread, per forza di cose, non calerà molto.
    La signora Merkel, consigliata da Schauble, aveva pensato di dare un aiuto all’Italia (che dovrà sopportare tasse, tagli, recessione, spread e molte prediche in un colpo solo) potenziando l’Efsf. Deciso in luglio, approvato ai primi di ottobre dai 17 parlamenti europei, visionato dalla Corte costituzionale tedesca (che funge ormai da corte suprema europea), approvato solennemente dal Consiglio europeo, l’Efsf 2.0 a leva controllata è stato visto l’ultima volta la sera del 27 ottobre a Bruxelles. Da allora nessuno ne ha notizia. Il governo slovacco si è sacrificato per lui (la signora Radicova ha dovuto dimettersi), sembrava della massima urgenza approvarlo, questione di vita o di morte. Ed ecco che è sparito.
    E’ successo probabilmente che la signora Merkel si è resa conto che combattere le guerre stellari contro i mercati con un tram (l’Efsf dovrebbe chiedere il permesso al Bundestag e alla Corte costituzionale tedesca anche per ordinare un caffè) è impossibile. L’Efsf 2.0 potrà entrare in funzione più avanti, quando le banche francesi e tedesche avranno finito di vendere i loro Btp e la situazione sarà tornata più calma.
    Per il momento è meglio utilizzare la Bce, che sta all’Efsf come la Delta Force sta alla bocciofila del circolo dei veterani. Nell’Europa delle regole la Bce agisce con la massima discrezionalità e fa quello che vuole. La Bce parla e scrive in inglese ma pensa in tedesco e la signora Merkel è molto tranquilla e la lascia lavorare.
    La Bce è spesso descritta come il parente povero della Fed. E’ così in tempi normali, ma nello stato d’eccezione vigente i suoi poteri sono enormi. La Bce regola il flusso nella flebo che tiene in vita un numero crescente di paesi ed è in grado di condizionarne le scelte politiche. Bernanke non osa nemmeno sognare un potere simile e in più deve fronteggiare un dissenso interno che ogni giorno lo critica dai giornali e dalle televisioni. Lo stesso accade nella Bank of England e perfino nel consensuale Giappone.
    Si dice in questo periodo che l’euro salterà se non si trasforma la Bce in prestatore di ultima istanza o se non si adotterà una tesoreria europea unificata che emetta eurobond. La signora Merkel, che a scanso di equivoci ribadisce la sua posizione ogni mezz’ora, dice no alla prima ipotesi e ni alla seconda.
    Nella modifica dei trattati europei che la signora Merkel sta scrivendo (tutto a lei tocca fare) è molto difficile che vengano cambiate le regole della Bce. In compenso già dal 9 dicembre verrà tracciato il percorso verso l’approvazione preventiva centralizzata dei bilanci nazionali che potrà includere, a regime, l’emissione unificata di eurobond. La Merkel conta molto su questo effetto annuncio, teoricamente di portata storica ma con valuta differita, per calmare i mercati. Vedremo.
    Nel frattempo la Bce continuerà a negare di essere prestatore di ultima istanza, continuerà ad affermare che non andrà avanti all’infinito a comprare Btp e continuerà a comprarli. Per ora detiene probabilmente il 6-7 per cento del debito pubblico italiano e dovrà nei prossimi mesi raddoppiare o forse triplicare il suo sforzo. Le banche francesi e tedesche che vendono i Btp riducono in parte il loro attivo tout court e in parte depositano il ricavato presso la Bce, che le remunera allo 0.50 per cento.
    Nell’Europa che non ama i fondi hedge, la Bce diventa il terzo grande hedge fund del pianeta e si indebita a leva allo 0.50 per tenere titoli che rendono il 7.30. Il 7.30 sarà pagato dai contribuenti italiani e l’utile dell’operazione conseguito dalla Bce verrà distribuito in tutta Europa, Germania inclusa. Un altro hedge fund è la Fed, che paga 0.25 e incassa 10-15 volte tanto dai titoli che compra dalle banche. Il fondo più grande di tutti sono gli Stati Uniti nel loro insieme. Si indebitano massicciamente a tasso zero verso l’estero e investono il ricavato in attività produttive in giro per il mondo con un ritorno elevato.
    Chi investe dovrà fare i conti con la pressione sugli spread ancora per qualche tempo. Questo significa ansia, volatilità e scarsa possibilità di vedere i Btp ritornare ai livelli di due mesi fa. L’euro (inteso come unione monetaria) riuscirà per questa volta a restare in piedi. Lo dice anche Feldstein, che non lo ama affatto. L’euro (inteso come valuta) continuerà a indebolirsi. L’azionario globale, in particolare negli Stati Uniti, rimarrà sostenuto da un’economia che (in America e in Asia) continua a reggere e dal posizionamento molto prudente dei portafogli.

    Alessandro Fugnoli
    (...)

  6. #246
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Cosa penso?
    pur non avendo le capacità di analisi e dettagli come le sue, la penso, e l'ho pensata come lui!

    **************


    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    ****
    Visto che si parla di spread di altre Nazioni....
    Si dice che siamo messi come la Grecia....
    Ieri sera ho sentito che vi sono delle Nazioni in Europa(due mi pare, una è la Grecia) che lo spread è spaventoso Una sopra , o attorno ai 2000, l'altra attorno ai 900.
    Come si spiega sta roba? e come anche noi potremmo arrivare a quei livelli?
    P.S.
    Per la Francia e per il suo "capo" non riesco a soffrire troppo, in quanto Lui, e la Tedesca, ci hanno messo molto del loro per affossare noi, e salvare la "grandeur" francese.-


    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    :::::::::::::
    ................


    *****.....
    No Massimo, avevo la sensazione, che non ci volessero "far fallire", ma dirottare l' "attenzione" su di noi, per non farsi "contare i peli nel........"
    ....
    Grazie per le risposte,
    ciao,
    Giorgio
    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Per chi ha voglia di leggere: cosa ne pensate del commento qui sotto ?

    (...)
    E’ dai tempi delle grandi monarchie idrauliche della Mesopotamia e della Cina che si è iniziato a regolare i fiumi. E’ anche da quei tempi che le inondazioni sono sempre più violente. Quando infatti un fiume ha tanti punti di sfogo, come è tipicamente prima degli interventi umani, l’uscita dall’alveo è frequente ma è anche diffusa. Quando all’opposto il fiume è completamente regolato, i disastri sono rari, ma concentrati nello spazio e molto più gravi.
    Più un sistema regolato è complesso e privo di ridondanze più tende a un certo punto a collassare su se stesso. Per evitare l’implosione il sistema produce spontaneamente, quasi istintivamente, una o più valvole di sfogo in cui le sue regole sono attenuate o sospese. Anche gli stati nazionali più trasparenti e fondati sulla certezza del diritto si dotano di zone grigie per gli arcana imperii. James Bond ha licenza di uccidere e salva la Corona.

    Gli Stati Uniti hanno una costituzione di poche paginette, 8 articoli e 27 emendamenti. Le disposizioni sono spesso così generiche da essere tuttora perfettamente funzionanti. L’Europa, kantianamente innamorata delle regole, ha provato a darsi una costituzione di 884 pagine e il risultato è che non è nemmeno riuscita ad approvarla.
    L’acquis communautaire, l’insieme delle norme che regolano l’Unione, avrebbe potuto ispirare un racconto di Jorge Luis Borges, con un protagonista che inizia fin da bambino a studiarlo pur sapendo che non arriverà mai alla fine, perché la produzione di nuove regole è più veloce della sua capacità di lettura.
    Soffocata dalle sue regole e ormai incapace di decidere su qualcosa che non sia la forma di una pizza e la lunghezza di un cetriolo, l’Europa sta consegnando il potere di ultima istanza (quello vero) al direttorio franco-tedesco e al potere discrezionale della Bce di tenere in vita gli stati dell’Eurozona.
    Il direttorio franco-tedesco è un organismo non previsto dai trattati in cui la signora Merkel spiega a Sarkozy quello che dovrà dire in conferenza stampa e Sarkozy ottiene in cambio qualche concessione per la Francia. Il Consiglio Europeo e l’Eurogruppo ratificano le decisioni della signora Merkel senza cambiarne una virgola. La differenza con il Soviet Supremo è che non c’è la standing ovation.
    La signora Merkel detiene quindi il potere legislativo europeo. Il potere esecutivo la signora Merkel lo detiene indirettamente e lo esercita attraverso la Banca centrale europea. Il board della Bce è naturalmente formato da persone di grande valore, ma quello che Draghi chiama il remit, ovvero l’ambito d’azione, è quello delle regole scritte e soprattutto non scritte stabilite dalla Germania.
    Questa è la costituzione materiale dell’Europa. Una monarchia assoluta in cui non c’è violenza e tutto è consensuale. Non è la Merkel a prevaricare, sono semplicemente spariti tutti gli altri.
    La signora Merkel è abbastanza soddisfatta di come stanno andando le cose. La Grecia è stato uno spiacevole incidente, ma l’Italia e la Spagna stanno velocemente mettendosi in regola. Irlanda e Portogallo hanno accettato da tempo di soffrire e si stanno comportando bene. La Francia cerca di darsi un tono e passa da una manovrina all’altra. Ne dovrà fare tante, pensa la signora Merkel, ma basterà fare leva sul suo orgoglio. Alla fine, grazie allo spread, anche i francesi andranno in pensione a 67 anni.
    La signora Merkel è leggermente preoccupata, ma non tanto, dalla recessione in cui è entrata l’Europa meridionale. L’Italia pagherà il prezzo più alto, con una contrazione del Pil dell’uno per cento e forse anche di più. Compreranno meno automobili tedesche, pensa la Merkel, ma reggeranno loro e reggeremo noi. La Spagna avrà una nuova maggioranza, fiscalmente rigorosa. Se gli spagnoli, con il 21 per cento di disoccupati, si scelgono un governo che taglierà la spesa pubblica e sono contenti, allora anche noi tedeschi siamo contenti. E poi insomma, che non si sappia troppo in giro, ma la Spagna, come nota maliziosamente Junker, ha meno debito della Germania.
    La signora Merkel sa di avere usato la mano pesante con l’Italia. Svuotare di senso i Cds (stabilire cioè che la ristrutturazione del debito greco non è un default e non fa quindi scattare la copertura assicurativa dei Cds) ha indotto le banche francesi e tedesche, che avevano Btp assicurati da Cds, a vendere i titoli italiani. Anche la regola caduta dal cielo, quella di valutare improvvisamente a prezzi di mercato i titoli italiani che fino al giorno prima potevano stare a bilancio a 100 (o al costo) ha accelerato il fuggi fuggi.
    Il rubinetto che da luglio allaga il mercato di Btp rimarrà quindi aperto ancora almeno un paio di mesi se le banche francesi e tedesche continueranno a vendere al ritmo delle ultime settimane. Lo spread, per forza di cose, non calerà molto.
    La signora Merkel, consigliata da Schauble, aveva pensato di dare un aiuto all’Italia (che dovrà sopportare tasse, tagli, recessione, spread e molte prediche in un colpo solo) potenziando l’Efsf. Deciso in luglio, approvato ai primi di ottobre dai 17 parlamenti europei, visionato dalla Corte costituzionale tedesca (che funge ormai da corte suprema europea), approvato solennemente dal Consiglio europeo, l’Efsf 2.0 a leva controllata è stato visto l’ultima volta la sera del 27 ottobre a Bruxelles. Da allora nessuno ne ha notizia. Il governo slovacco si è sacrificato per lui (la signora Radicova ha dovuto dimettersi), sembrava della massima urgenza approvarlo, questione di vita o di morte. Ed ecco che è sparito.
    E’ successo probabilmente che la signora Merkel si è resa conto che combattere le guerre stellari contro i mercati con un tram (l’Efsf dovrebbe chiedere il permesso al Bundestag e alla Corte costituzionale tedesca anche per ordinare un caffè) è impossibile. L’Efsf 2.0 potrà entrare in funzione più avanti, quando le banche francesi e tedesche avranno finito di vendere i loro Btp e la situazione sarà tornata più calma.
    Per il momento è meglio utilizzare la Bce, che sta all’Efsf come la Delta Force sta alla bocciofila del circolo dei veterani. Nell’Europa delle regole la Bce agisce con la massima discrezionalità e fa quello che vuole. La Bce parla e scrive in inglese ma pensa in tedesco e la signora Merkel è molto tranquilla e la lascia lavorare.
    La Bce è spesso descritta come il parente povero della Fed. E’ così in tempi normali, ma nello stato d’eccezione vigente i suoi poteri sono enormi. La Bce regola il flusso nella flebo che tiene in vita un numero crescente di paesi ed è in grado di condizionarne le scelte politiche. Bernanke non osa nemmeno sognare un potere simile e in più deve fronteggiare un dissenso interno che ogni giorno lo critica dai giornali e dalle televisioni. Lo stesso accade nella Bank of England e perfino nel consensuale Giappone.
    Si dice in questo periodo che l’euro salterà se non si trasforma la Bce in prestatore di ultima istanza o se non si adotterà una tesoreria europea unificata che emetta eurobond. La signora Merkel, che a scanso di equivoci ribadisce la sua posizione ogni mezz’ora, dice no alla prima ipotesi e ni alla seconda.
    Nella modifica dei trattati europei che la signora Merkel sta scrivendo (tutto a lei tocca fare) è molto difficile che vengano cambiate le regole della Bce. In compenso già dal 9 dicembre verrà tracciato il percorso verso l’approvazione preventiva centralizzata dei bilanci nazionali che potrà includere, a regime, l’emissione unificata di eurobond. La Merkel conta molto su questo effetto annuncio, teoricamente di portata storica ma con valuta differita, per calmare i mercati. Vedremo.
    Nel frattempo la Bce continuerà a negare di essere prestatore di ultima istanza, continuerà ad affermare che non andrà avanti all’infinito a comprare Btp e continuerà a comprarli. Per ora detiene probabilmente il 6-7 per cento del debito pubblico italiano e dovrà nei prossimi mesi raddoppiare o forse triplicare il suo sforzo. Le banche francesi e tedesche che vendono i Btp riducono in parte il loro attivo tout court e in parte depositano il ricavato presso la Bce, che le remunera allo 0.50 per cento.
    Nell’Europa che non ama i fondi hedge, la Bce diventa il terzo grande hedge fund del pianeta e si indebita a leva allo 0.50 per tenere titoli che rendono il 7.30. Il 7.30 sarà pagato dai contribuenti italiani e l’utile dell’operazione conseguito dalla Bce verrà distribuito in tutta Europa, Germania inclusa. Un altro hedge fund è la Fed, che paga 0.25 e incassa 10-15 volte tanto dai titoli che compra dalle banche. Il fondo più grande di tutti sono gli Stati Uniti nel loro insieme. Si indebitano massicciamente a tasso zero verso l’estero e investono il ricavato in attività produttive in giro per il mondo con un ritorno elevato.
    Chi investe dovrà fare i conti con la pressione sugli spread ancora per qualche tempo. Questo significa ansia, volatilità e scarsa possibilità di vedere i Btp ritornare ai livelli di due mesi fa. L’euro (inteso come unione monetaria) riuscirà per questa volta a restare in piedi. Lo dice anche Feldstein, che non lo ama affatto. L’euro (inteso come valuta) continuerà a indebolirsi. L’azionario globale, in particolare negli Stati Uniti, rimarrà sostenuto da un’economia che (in America e in Asia) continua a reggere e dal posizionamento molto prudente dei portafogli.

    Alessandro Fugnoli
    (...)
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  7. #247
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    leggevo alcuni commenti di ieri che parlavano dell'evasione fiscale con dottori (ed altre categorie) che non emettono fattura e questo è uno dei problemi della nostra economia (se non il principale)

    ma ragazzi ci vuole tanto a richiedere la fattura / scontrino al negoziante? o dobbiamo aspettare che arrivi la Guardia di Finanza?

    ci lamentiamo dei vari governi che si stanno succedendo, ma forse conviene che anche noi ci diamo una svegliata e iniziamo a fare i "nostri" interessi che sono più che legittimi

    il senso civico è anche questo
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  8. #248
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Spread francese a 202 punti e austriaco a 196, oggi

  9. #249
    Vento fresco L'avatar di iltempoamartina
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    leggevo alcuni commenti di ieri che parlavano dell'evasione fiscale con dottori (ed altre categorie) che non emettono fattura e questo è uno dei problemi della nostra economia (se non il principale)

    ma ragazzi ci vuole tanto a richiedere la fattura / scontrino al negoziante? o dobbiamo aspettare che arrivi la Guardia di Finanza?

    ci lamentiamo dei vari governi che si stanno succedendo, ma forse conviene che anche noi ci diamo una svegliata e iniziamo a fare i "nostri" interessi che sono più che legittimi

    il senso civico è anche questo
    E fino ad un certo punto il senso civico! Invece di fare spot contro l'evasione ridicoli...perchè di certo nn fanno correre l'evasore all'agenzia dell'entrate a dichiarare tutto...bisogna aumentare i controlli. Infatti i controlli sulle dichiarazioni dei redditi ammontano, per anno, al 10 per cento del totale; detto in modo più efficace, l’evasore sa che ha il 90 per cento di probabilità di farla franca. Invece noi facciamo scudi fiscali,condoni, indulti, sanatorie e .....facciamo gli spot e tagliamo sulle pensioni e sui lavoratori dipendenti. Gli unici che gli si può fare qualsiasi cosa perché tantonon possono materialmente evadere, sono lavoratori dipendenti e pensionati; far pagare le imposte al popolo delle partite Iva evidentemente è impossibile.

    E lo stato permette tutto ciò...e il popolo è giusto che debba fare il finanziere al posto dello stato che se ne lava le mani?

    Boh...eppure una possibile ricetta ci sarebbe: detrazione totale, pagamenti con carta di credito o bancomat, tracciabilità totale, dichiarazioni dei redditi fatte in automatico dal software di Stato, pene da 10 a 20 anni di galera per chi comunque ci prova...

  10. #250
    Vento teso L'avatar di belli83
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    leggevo alcuni commenti di ieri che parlavano dell'evasione fiscale con dottori (ed altre categorie) che non emettono fattura e questo è uno dei problemi della nostra economia (se non il principale)

    ma ragazzi ci vuole tanto a richiedere la fattura / scontrino al negoziante? o dobbiamo aspettare che arrivi la Guardia di Finanza?

    ci lamentiamo dei vari governi che si stanno succedendo, ma forse conviene che anche noi ci diamo una svegliata e iniziamo a fare i "nostri" interessi che sono più che legittimi

    il senso civico è anche questo
    Affidarsi al senso civico nella lotta all'evasione non mi pare possa portare troppo lontano. Il problema non è il privato che alla domanda 120 con fattura o 100 senza, non si fa fare la fattura. Il problema è chi lo propone, il perché sa che la farà franca e il perché nessuno tenta di impedire una cosa del genere sul piano normativo.
    Lanci la prima pietra chi non è mai arrivato al non farsi fare fattura per risparmiare qualche soldo..
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

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