
Originariamente Scritto da
stau
come dicevo oggi pomeriggio con un altro mio amico di economia, tutti gli eccessi portano a squilibri, in tutte le cose e anche in economia.
L'eccesso di statalismo comporta soprattutto nel medio-lungo periodo grossi problemi perchè significa finanze pubbliche gonfie di debito, e di conseguenza forte difficoltà a liberare energie per gli investimenti e a far uscire l'iniziativa privata (che strangolata da una spesa pubblica alta non ha margini di intervento). L'italia ne è la riprova, le manovre fatte negli anni '80 stanno facendo vedere i loro frutti solo in questi ultimi 10-15 anni. Pariteticamente però anche l'eccessiva liberalizzazione e soprattutto deregolamentazione dei mercati può essere un problema, in quanto con poche o zero regole il mercato tende a perdere tutte le caratteristiche di concorrenza e finisce per diventare appannaggio dei più ricchi e di poche grandi imprese.
Però è anche giusto collocare le cose nel modo più adatto. La situazione della gran bretagna era caratterizzata da finanze pubbliche dissestate praticamente come quelle italiane e incapacità cronica di far ripartire la crescita. Ieri sera ho cancellato il messaggio perchè non volevo fosse interpretato come analisi politica, al contrario vorrei analizzare la politica economica del governo thatcher in modo scientifico. La politica della lady di ferro fu effettivamente rigida nei primi anni, con effetti iniziali recessivi, ma dal 1984 in poi, migliorate le finanze pubbliche, l'economia girò a pieno ritmo e il pil pro-capite inglese passo dai 7800 $ ca. Del 1984 a 18400 $ del 1991.
prodotto interno lordo (pil) dell'inghilterra , 1970-2011
questo per dire che prima di sparare contro colui che iniziò una certa politica bisognerebbe collocarla meglio nel tempo. La politica adottata da thatcher a conti fatti fu efficace...il problema venne negli anni successivi a livello anglosassone, quando si continuò a deregolamentare i mercati ottenendo lo stesso effetto di un ex-malato che continua ad assumere l'antibiotico anche quando sta bene. Ed è proprio quell'esagerazione che ha portato alla crisi attuale , non le politiche di 30 anni fa.

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