Dura salita o "discesa" verso il default?

[NoSync]

E mi pare chiaro che in famiglia si preferisca, dove possibile (leggi: se i discendenti si dimostrano capaci) che l'attività resti familiare, no?

Il figlio o il fratello, gente conosciuta bene, magari sì. Un lontano nipote non vedo perchè trattarlo diversamente da uno sconosciuto qualunque.

[Matteo C.]

Chiaro Alessio, mi ero spinto troppo oltre. Senza contare che, nel caso specifico da me descritto, non solo al pensionamento del padre della ragazza ci sarà il rischio che il panificio chiuda nonostante l'ottimo successo attuale, ma magari la figlia laureata in scienze della comunicazione sarà a casa disoccupata. Un bell'affare per tutti, eh?

[Fdg]

cut

Cmq il Lei si usa sempre anche in Svizzera, Germania, Austria...

[Fdg]

Beh, per lontano intendo uno zio, non un cugino di terzo grado. E mi pare chiaro che in famiglia si preferisca, dove possibile (leggi: se i discendenti si dimostrano capaci) che l'attività resti familiare, no?

Mah. Si´ per i figli (se hanno voglia, gli piace, etc.), ma a cugini-nipoti...boh?

Cmq magari la figlia del panificio si ricrede. Per curiosita´ che panificio di Treviso e´? :D

[Matteo C.]

E' quello in Via Rota, zona stadio, di fronte alle elementari Masaccio. Io abito sopra

[thunderstorms]

credo che oggi sia un passatempo che pochi possano permettersi.

il tempo per la cultura c'è sempre.
Studiare (per se stessi) non vuol dire per forza stare 4-5 ore al giorno sui libri ma mediamente 1 ora al giorno vuoi o non vuoi la trovi, con una buona rivista/libro tra le mani però!

[Matteo C.]

Certamente, ma perchè si deve sentire la necessità che un'istituzione come l'università "certifichi" questo tuo acculturamento? E' questo che non ha senso. Parlo ad esempio per il mio campo, studio lettere: fidati che sarebbe sicuramente più acculturata una persona qualunque che dovesse occupare il suo tempo libero leggendo ed approfondendo le varie opere a suo piacimento piuttosto che un iscritto a lettere che "fa il compitino" e prende la sua laurea senza fare un'acca in più del necessario. Però ha il pezzo di carta, che conquista!

[Stefano De C.]

Beh cmq vi ricordo che in Italia ci sono meno laureati che in molti altri paesi, detto ciò non significa che tutti debbano esserlo.Però il tempo per una laurea non è mai buttato. Senza di essa, non saprei delle cose che ora so

[giorgio]

Certamente, ma perchè si deve sentire la necessità che un'istituzione come l'università "certifichi" questo tuo acculturamento? E' questo che non ha senso. Parlo ad esempio per il mio campo, studio lettere: fidati che sarebbe sicuramente più acculturata una persona qualunque che dovesse occupare il suo tempo libero leggendo ed approfondendo le varie opere a suo piacimento piuttosto che un iscritto a lettere che "fa il compitino" e prende la sua laurea senza fare un'acca in più del necessario. Però ha il pezzo di carta, che conquista!

ogni tuo post mi trova sempre più d'accordo (almeno su questa discussione).
Mi ritrovo molto nelle tue valutazioni e rivedo un po' lo studente universitario che fui alla tua età....
solo che io non ebbi la volontà di terminare gli studi.....tu ti sei laureato?

non fare il mio errore...\fp\
ho perso anni e soldi...ed è forse l'unico vero rammarico della mia vita (non tanto per me, quanto x i miei genitori che allora ci tenevano tanto, poi se ne fecero una ragione e capirono che si poteva anche avere un figlio solo "mezzo dottore"....).

[Fdg]

Comunque anche se poi gestisci l'azienda agricola di famiglia ti puoi laureare in agraria, ingegneria, matematica, enologia, biologia, etc. e cercare di applicare le conoscenze alla gestione dell'azienda.