Talvolta vengono portati avanti screening e altri progetti simili su base provinciale perchè frutto di finanziamenti mirati e localizzati, che magari comprendono al loro interno anche un budget per l'informazione
Oh poi magari son sprecati per davvero ma io non mi scandalizzerei più di tanto su queste cose
Tutto bene, però attenzione: io non ho parlato tanto di investimenti pubblici, bensì di spostare le risorse e il "potere" (fra virgolette, a indicare chi deve fare da motore dell'economia ) dal settore pubblico al privato, rilanciando al contempo l'economia.
Che può essere fatto solo con una politica molto simile a quella effettuata all'inizio degli anni '80 negli USA: tagli di tasse maggiori dei tagli di spesa pubblica.
Il che crea altro deficit ovviamente (ma siamo sicuri che un'austerità alla Monti non lo creerebbe? ), ma stai pur certo che sarebbe un deficit ben più produttivo di quello creabile con investimenti pubblici in questo momento in Italia (dato che se c'è una certezza oggi come oggi è che il settore pubblico NON può rilanciare l'economia finanziando e gestendo proprie attività).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
ammesso che i sudditi si sveglino un giorno o l'altro e si potesse presentare una cosa del genere, sarebbe segata all'istante.
non so se ve ne siete accorti ma lo stato, fondato sulla concessioni di privilegi legali chiamati non a caso diritti è una macchina perfetta con ingranaggi bene oliati e strumenti di risposta automatici a agni tentativo di indebolimento. la costituzione (la più bella del mondograzie al cazzo!!) infatti non nomina mai il contribuente che è costretto a pagare sempre e comunque qualsiasi cosa gli venga richiesta..mentre se tocchi qualche beneficiario della redistribuzione, questo ha pieno titolo per affermare davanti a una corte che il suo diritto e' stato leso. gli esempi sono centinaia
si è così, il dopo ovviamente
non spero nel defaut che discorsi.. se e quando avverrà non lo decidiamo io o tu a tavolino, le cose accadono e i segnali non sono incoraggianti
A proposito a AUSL, giorni fa ero nel piccolo (ma costosissimo) ospedela di Cast. Monti app. reggiano e vedevo tutti questi cartelli sul mediatore linguistico.. ogni reparto e ogni corridoio ne aveva uno.
m avorrei sapere quanto c... costa una cosa del genere, quanti milioni hanno speso solo per i cartelloni??!!
e poi il primo dovere di chi vuole usufruire della sanità non è conoscere almeno la lingua del posto in cui ci si trova?? cioè se vado chessò... in qualunquestain e pretendo qualcuno che all'ospedale mi accolga parlando italiano.. minimo mi danno una pedata nel culo e mi sbattono fuori
noi no, anche l'idioma africano più merdoso, deve essere disponibile per la feccia che arriva in italia.. poi ci lamentiamo dell'irap, ma per piacere!!
Pensa un po', io un paio d'anni fa sono stato all'ospedale di Guastalla (RE) e si parlava più indiano che italiano ma la pedata nel culo quando si tratta di andare a lavorare nelle stalle della zona, visto che nessuno lo vuole fare, non gliela dà nessuno eh?
Credo sia una questione di civiltà, il fatto di offrire una sanità qualitativamente elevata a chiunque (preferibilmente che paga le tasse). E'il vanto italiano, è il vanto emiliano perchè riesce a offrirla a costi sostenibili. Non credo che in qualunquestan possano parlare in termini altrettanto positivi di civiltà
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Nell'immediato ne lascerebbe un tot di più. Il che vuol dire una sola cosa: ulteriore recessione.
Dobbiamo farcene una ragione: la scelta è tra calare un po' per anni e anni o calare di brutto subito. Le differenze? Più o meno le stesse che ci sono tra pagare un bene a rate e pagarlo tutto in contanti subito...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri