
Originariamente Scritto da
Stau
Ok, ma la Slovenia è un conto, l'Italia è un altro. Se la Slovenia uscisse dall'Euro e facesse default per la tenuta della moneta unica non sarebbe un grosso problema, perchè il peso del suo PIL su quello dell'intera Euro-zona è pari a quello della provincia di Ferrara sull'Italia per rendere l'idea

. Ergo la Slovenia, non essendo "too big to fail" come lo è l'Italia, è ovviamente soggetta a sbalzi in termini di rendimento più pronunciati di quelli a cui è soggetta l'Italia.
Ma l'Italia è invece una pedina fondamentale per la tenuta della moneta unica. Lo sanno anche i muri ormai che Draghi & Co., oltre ovviamente alla Germania, sarebbero disposti a fare le fatiche di Sisifo pur di evitare un default dell'Italia che significherebbe l'uscita dall'Euro. In questo c'è forte differenza dalla Slovenia: la solvibilità del titolo è comunque garantita, non solo da Draghi ma pure dagli stessi interessi teutonici.
Quello che effettivamente potrebbe essere una variabile destabilizzatrice è il rating del titolo, in quanto come sai alcune categorie di investitori o istituti di credito sono obbligati per statuto a cedere i titoli che hanno in portafoglio se il rating scende sotto una certa soglia, e oggettivamente l'Italia a tale soglia c'è vicina. Ma è pensabile oggi un ulteriore declassamento? Non penso,a mio modo di vedere. Perchè? Qua mi tocca aprire una parentesi su come la vedo. E' semplicemente una mia opinione personale, liberissimi di dargli peso o meno, liberissimi di non essere d'accordo.
Ora:le agenzie di rating sono TUTTE americane, e di conseguenza faranno anche gli interessi degli USA. Per non dire soprattutto quelli degli USA, visto che sovente molti dei loro membri risiedono nei cda di molte banche americane. Nel 2009 quando c'era la crisi dei subprime e il salvataggio galattico delle grandi istituzioni di credito americane, il valore del dollaro sui mercati ha iniziato a scendere e quello dell'Euro ha iniziato ad apprezzarsi per converso. Dato che la finanza americana ha interessi affinchè il dollaro prevalga sull'Euro, le agenzie di rating hanno operato molto probabilmente, da quel momento in poi, contro l'Euro e a favore della dissoluzione della moneta unica loro concorrente.
Guarda caso, proprio mentre nel 2011 moltissimi dubbi si stavano addensando sul debito pubblico americano, improvvisamente è partita una pioggia di declassamenti delle agenzie di rating contro Francia, Portogallo, Italia, Spagna, contro tutta l'Europa, e in particolare contro i paesi coi conti meno a posto (perchè è ovvio, se io devo colpire qualcuno colpisco prima i suoi punti deboli).
In questo momento, poichè l'America è avviata a una ripresa abbastanza stabile e l'Europa è ancora arrancante, non c'è quindi alcun tipo di interesse a declassare i titoli europei. Per questo non mi aspetto ulteriori declassamenti.

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