No, non era più logico (il perchè è stato già spiegato dal Mario nazionale ); era semplicemente una scelta diversa.
Dai risultati dubbi tanto quali quelli che potrebbe portare questa scelta, peraltro.
L'ideale sarebbe che fossero non coperti in questo momento.
Il vero problema è che sono pochi.
Tra le più alte del mondo? Perchè altrove com'è?
Questa è la tipica conclusione basata sul presupposto peggiore peggiore possibile.
Premesso che non è certo che io giudichi rose e fiori quanto proposto (anche perchè siamo appena oltre la fase di dichiarazione di intenti, questo è il vero problema...), ma è la prima volta da tempo immemore che almeno sento proporre qualcosa che va nella giusta direzione.
L'alternativa era quella degli ultimi 20 anni ovvero non fare una beata fava. Peraltro potrebbe finire esattamente così...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Su questo fondamentalmente concordo: il fatto che per operare un taglio delle tasse dove si deve tagliare costringe ad aumentare il prelievo fiscale da un'altra parte dà la misura di quanti "20 miliardi" ci siano a disposizione.
Come detto ieri mancano solo i tavolini dei ristoranti direttamente sugli aerei...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
E intanto, dopo aver cominciato (col governo Letta) a pagare i debiti della PA, su impulso, suggerimento e accordo con le autorità europee, ecco che i tecnocrati di turno si svegliano e scoprono l'America.
Bce critica: in Italia nessun progresso sulla riduzione del deficit - Corriere.it
Incredibile. Evidentemente lorsignori pensavano che i soldi per i pagamenti (con loro concordati) li fabbricassimo.
Troppo tranchant. Ci sono lati potenzialmente positivi e negativi in entrambi i tipi di taglio.
Peraltro dopo l'ultimo vero taglio del cuneo fiscale lato imprese (anno 2006) non è che si sia visto chissà quale boom e allora non eravamo ancora in crisi anche di domanda.
Insomma... A volerla veder male ci si riesce tranquillamente in un modo o nell'altro perchè ci sono fior di motivi in entrambi i casi.
Che poi il nuovo rappresentante di vasche da bagno brilli della stessa luce del suo alter-ego d'opposizione direi che non ci piove...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Anch'io sono d'accordo con Ricolfi, pur essendo un dipendente pubblico.
La Stampa - Irpef o Irap una scelta rivelatrice
Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Personalmente sono abbastanza disgustato dalla manovra. In primis perchè l'aumento delle detrazioni IRPEF (e non un taglio dell'aliquota, che è una bella differenza perchè impatta su tutti, le detrazioni invece no) va a favorire chi comunque un lavoro ce l'ha, e dubito che quei pochi euro in più possano portare ad una serie ripresa dei consumi, anche perchè saranno ulteriormente controbilanciati dai classici aumenti delle addizionali locali; in secundis perchè l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie può anche starmi bene, ma non può essere differenziato (come già prima, del resto) tra pubblico e privato, dando così vantaggi anti-competitivi ad enti come la CDP. Questo inoltre porterà ad un'esposizione ancor maggiore delle banche sul mercato interno, Japan-style.
Non ci siamo.
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