
Originariamente Scritto da
Stau
Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica?

Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette
Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso

). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).
Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no

.
Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo

) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).
In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).
Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.

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