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  1. #13651
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Derive estremiste/sovversive?
    Per aver fatto un referendum online e organizzato una manifestazione di piazza a Venezia?
    Fra l'altro gli arresti non sono certo stati tutti per via dei carri armati, come si sono affrettati a dire i media oggi. C'è anche un giornalista che è stato arrestato semplicemente per avere diffuso idee secessioniste, solo e soltanto per quello. Siamo tutti Gianluca Marchi | L'intraprendente

    La cosa assurda è che sapete a cosa serviranno queste insignificanti e inutili (esatto, avete letto bene: inutili, visto che il problema del Paese non è certo un gruppo di secessionisti veneti) dimostrazioni di forza? A niente, si ritorcerà tutto contro lo Stato come un boomerang. Aumenterà ancor più la volontà di secessionismo dei veneti. Lo Stato cerca di tappare una perdita con le mani e nel farlo crea altre tre perdite: un classico.
    E' chiaro che si è sull'orlo dell'OT politico e quindi non credo si possa fare analisi approfondite di quanto successo, senza fermarsi alle ovvietà.
    Diciamo che agli occhi di chi non si ferma alle apparenze, lascia molti dubbi l'opportunità di questa operazione.
    Ciao Giorgio, Grande Astigiano.

    ...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)

  2. #13652
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
    Sinceramente non riesco a capire da che parte stai ...
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #13653
    Vento forte
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    Si, in parte quoto.


  4. #13654
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    Citazione Originariamente Scritto da Diego77 Visualizza Messaggio
    Si, in parte quoto.

    Quoto alcune cose ma ovviamente non la parte sull'euro.Ma è un discorso già fatto,inutile tornarci.Quanto alla questione dei"discoli veneti"(come li ha definiti un blogger ieri),la penso come il Bassini nazionale.

  5. #13655
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio68 Visualizza Messaggio
    Bax, hai preparato il passaporto per passare il confine sul fiume Po?
    Non solo secedono, ma pure fuori Shengen? Allora è una cosa seria...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #13656
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Derive estremiste/sovversive?
    Prova a costruire (oppure comprare va bene lo stesso) armi da guerra e sappimi dire se corri il rischi di essere tacciato come sovversivo e estremista.

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Per aver fatto un referendum online e organizzato una manifestazione di piazza a Venezia?
    Ancora?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    La cosa assurda è che sapete a cosa serviranno queste insignificanti e inutili (esatto, avete letto bene: inutili, visto che il problema del Paese non è certo un gruppo di secessionisti veneti) dimostrazioni di forza? A niente, si ritorcerà tutto contro lo Stato come un boomerang. Aumenterà ancor più la volontà di secessionismo dei veneti. Lo Stato cerca di tappare una perdita con le mani e nel farlo crea altre tre perdite: un classico.
    Invece la storia dimostra che quando idee del genere son state ignorate o, sotto sotto, incoraggiate i risultati sono sempre stati straordinari eh!
    E parlo anche di storia italiana, non delle Fiji...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #13657
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    A proposito di dazi...chi paga dazio è nei Paesi che hanno un'industria manifatturiera frammentata e basata sul mito delle PMI.Il nanimo imprenditoriale è uan jattura nel mondo globalizzato:
    http://www.linkiesta.it/manifatturie...-in-sud-europa

  8. #13658
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    Secondo te gli esponenti del Nuovo a 5 punte e i pataccari del Po non lo sanno che fuori dall'euro dovrebbero rigare ancora più dritto?E secondo te non son disposti a mettere la versione italiana del corralito e ad incamminarsi su sentieri argentini?
    Immagina un Borghi ministro dell'economia.O un Barnard.Vuoi farci fare da cavia per il primo esperimento della MMT in Europa?Credi che gente simile propenda per l'alternativa a)?Stai fresco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ti dico solo questo:sta' attento,perchè in nome del tuo liberismo reale e della tua ricerca non della soluzione possibile ma di quella perfetta in base alle tue idee rischi di vedere queste ultime archiviate per decenni.
    Non esiste la via liberale allo smantellamento dell'eurozona.La sola possibile è quella della Sovranità dei movimenti che sai.Che odiano l'euro ma odiano ancora di più il libero mercato.

  9. #13659
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    Sì,tifate per lo smantellamento dell'euro,voi liberisti.
    Quando vedrai l'equivalente italiano del corralito argentina e la chiusura delle frontiere mi farò due risate.
    Il detto"il meglio è nemico del bene"non ti dice nulla?

  10. #13660
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Ma che è, bisogna star sempre da una parte precisa come in politica? Se c'è una cosa che mi sta sulle scatole sono le etichette

    Scherzi a parte chiarisco subito. Quoto l'articolo di Seminerio per alcuni semplici motivi: prima di tutto perchè spiega in maniera piuttosto lucida che se l'Italia uscisse dall'Euro, metti il caso, sicuramente ciò che si presenterebbe davanti sarebbe tutto tranne che rose e fiori, come invece pensano Borghi, Bagnai, Barnard (tutti con la B...sarà un caso ). Le banche italiane, piene di debiti verso quelle francesi e tedesche in pancia (tutti merito del complotto crucco ovviamente \as\) vedrebbero i loro debiti gonfiarsi in modo enorme di valore (dal momento che la nuova Lira italiana risulterebbe comunque svalutata rispetto alle valute franco-tedesche) e correrebbero gravi problemi di insolvenza (lo stesso Seminerio ne parlava in un altro articolo mi pare).

    Il Paese si troverebbe davanti a se di conseguenza due alternative: o fare dei tagli di spesa e delle imposte netti accompagnati da deregolamentazioni, imposte dai mercati finanziari (che non avrebbero più la vista "annebbiata" dalle garanzie BCE e vedrebbero l'Italia per quello che è realmente), oppure fare default e causare un vero e proprio bagno di sangue per tutti i risparmiatori e non solo. Seminerio nell'articolo prende in giro letteralmente (e fa bene) coloro che pensano invece che uscendo dall'Euro ci troveremmo davanti il Paese dei balocchi, fatto di stampanti a pieno regime, svalutazioni competitive dalla mattina alla sera e tantissimi pasti gratis per tutti \as\\as\\as\. Ma come no .

    Da che parte sto io? Io sto dalla parte delle riforme in senso liberale e liberista che vorrei vedere attuate da questo Paese ma che puntualmente vengono rimandate al 30 Febbraio di chissà quale anno, perchè troppi sono gli interessi in gioco per farle. Non sto propriamente dalla parte dell'Euro per il semplice motivo che, come ho già scritto altre volte, l'Euro si sta dimostrando essere un sussidio benevolo alla classe politica per non fare una fava (e te credo, con rendimenti sui btp decennali al 3,5 % che nemmeno all'inizio degli anni '70 pagavamo ) oltre che una moneta creatrice di forti squilibri (e qua mi ricollego a un discorso già fatto tempo addietro, dando ragione a Kohl che non voleva l'entrata dell'Italia, a ragion veduta, almeno finchè non avesse messo a posto tante cose nella sua economia, non solo i conti pubblici).

    In questi circa 13 anni di moneta unica l'unica riforma in tal senso è stata quella della Fornero, che infatti ho appoggiato e che oggi si vuole già togliere o rimodulare (viva i pasti gratis e le pensioni a 50 anni \as\\as\). Riforma fatta quando? Quando avevamo la pistola puntata sul collo dai mercati finanziari, che ormai quotavano come probabile il break-up euristico. La ragione principale per cui ho criticato l'Euro è proprio quella di fornire un incentivo perverso alla classe dirigente per poltrire beata tanto l'Euro è troppo grande per fallire (e se l'Italia esce fallisce l'Euro).

    Poi vabbeh, mi sono mostrato critico in passato verso l'idea di Stati Uniti d'Europa e lo sono tuttora, a mio avviso risulta preferibile una "terza via" formata da una confederazione di Stati che decidae abbia potere legislativo ed esecutivo su una ristretta cerchia di tematiche legate al ruolo geopolitico ed economico dell'Unione EUropea, possibilmente però (e qua prendo la distanze da Domenico) con l'abbandono della moneta unica e - eventualmente - la sua creazione solo una volta che si appianano gli squilibri fra Stati.
    Ma che ragionamento è?
    Secondo te,uno come Borghi o uno come Bagnai si fanno spaventare dai mercati e fanno le riforme che dici tu?
    Secondo me fanno tutto l'opposto.Hai letto l'agenda Bagnai,tra un blog reaganiano ed un epitaffio della Lady di ferro?
    Dove hai trovato l'espressione"più mercato"?
    Tu mi chiedi:ma allora ci faranno fare default?
    La risposta è:YES.Quella gente lì cos'altro puoi farci fare?La riforma del mercato del lavoro che piacerebbe a te?

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