Che poi è anche comprensibile che un decennale italiano renda così poco, anzi dovrebbe rendere ZERO dal momento che la BCE, DI FATTO, potenzialmente può fungere anche da prestatore di ultima istanza...quindi dov'e' il rischio?
Anche con un rapporto debito/pil al 500% un decennale, in queste condizioni, potrebbe rendere zero...perchè no se c'e' sempre qualcuno che si fa garante?
Rischio default nullo, premio per inflazione nullo, quindi perchè rendere il 3% ?
E qui assistiamo alla cancellazione del concetto di rischio...siamo all'azzardo morale a livelli esponenziali perchè si sa, nessun pasto è gratis e la bolla dei titoli di stato la paga l'economia reale privata, il settore produttivo, il risparmio ... la contropartita è un trasferimento di ricchezza dal settore produttivo/privato/reale al settore pubblico/finanza e ce ne accorgeremo alla grande nei prossimi mesi/anni tra tasse patrimoniali e non, credito al settore privato a livello del Congo, burocrazia a livelli spaventosi, ecc ...
In attesa della prossima recessione mondiale, che, imho, sarà l'ultima di questo sistema economico finanziario e che farà saltare il banco, sempre imho, entro la fine di questo decennio, come sostengo da tempo.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Intanto, ottimo editoriale su Repubblica di oggi...da me condiviso da capo a piedi. Utile a far riflettere sull'insensatezza del mantra imperante sullo stato sprecone e sulle politiche economiche germanofile
http://www.legacoop.coop/wp-content/...ICAgallino.pdf
A me fa riflettere sull'insensatezza del concedere il diritto di voto a chi dice che non si possa tagliare lo stato, come giustappunto l'autore.![]()
Quando le cose vanno bene tutti "liberisti" quando vanno male tutti a sognare i piani quinquennali del baffone. Easy.
Ah il sogno italiano (e francese): assunto a vita da mamma patria, senza la risibile concorrenza di quei "negher" e senza chè nessuno possa dirmi qualcosa se faccio male il mio lavoro che altrimenti vado dal sindacato a lamentarmi.
Domanda: seguendo quella linea di pensiero perchè lo stato non assume TUTTI e prende in mano OGNI aspetto dell'economia? Avremmo sconfitto ogni ciclo economico sfavorevole no?
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Checchè se ne voglia dire, lo stato, un qualsiasi stato, E' un attore dell'economia, e anzi deve esserlo. Uno stato deve per forza "mettere bocca" nell'economia del paese, incentivando e/o penalizzando settori ritenuti strategici e/o meno importanti, senza cedere al dogma eterno del "mercato che si autoregola". E uno stato può e deve dare lavoro: senza clientelismi e/o assunzioni ingiustificate, ma coprendo le necessità di personale che dovessero esserci; non ha senso, anzi si sta dimostrando perdente proprio in questi anni, l'idea di uno stato ai margini dell'economia, che per rilanciarsi deve solo "fare le riforme" ed incentivare la "flessibilità del lavoro". Che, il più delle volte, sono altri modi per addolcire la sottrazione dei diritti dei lavoratori e l'aumento del precariato (vedi il recente "decreto lavoro", in piena sintonia con i mantra europei contemporanei).
Ah, da ultimo: personalmente, mai stato liberista in campo economico, anzi tutt'altro. Solo nel campo etico e dei "diritti civili" lo sono convintamente.
E invece sbagli secondo me, il voto PD è un voto "di fede", credimi. E tra quel 40%, alla domanda "preferisci che lo stato ti dia un posto di lavoro o che crei le condizioni per cui il lavoro te lo fai/te lo offra il vicino di casa?" vedrai una buona fetta sceglierà la prima opzione.
Hai mai frequentato quegli ambienti? Guarda che non c'è mica stato un ricambio totale, e buona parte di quel 40% prima votava Occhetto-D'Alema-Bersani-Epifani & C. eh...mica Ronald Reagan.
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
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