Alla fine però così io non identifico nessuno... O meglio: tutti e nessuno
Mi pare evidente che si debba tendere ad un rilancio dei consumi, perchè si può anche iniettare denaro nel sistema ma se questo non circola i benefici sono nulli.
D'altra parte mutui, leasing, finanziamenti servono a questo.
Senza consumi non c'è produzione e senza produzione nessuno lavora
Alessandro perdonami, cerchiamo pero' di fare un po' di chiarezza e di non scadere nei soliti "banalismi" (passami il termine, eh !)
Il "consumismo frivolo" al limite e' gia' da tempo ben foraggiato con i vari crediti al consumo: non faccio nomi, ma sono credo arcinoti !
In poche parole puoi andare quasi a comprare la sola custodia di un cell, ad esempio, a rate direttamente al negozio !
Queste ultimi manovre della BCE non vanno quindi ad "incentivare" questa cosa, sono gia' ben presenti: al limite potrebbe favorire un ulteriore ribasso del tasso di interesse che il cliente paga, ma stiamo pur sempre parlando di cifre mediamente esigue.
Quello che la BCE vuole fare e' stimolare l'economia in primis dando maggiori liquidita'/garanzie alle banche per dare piu' credito ma di "spessore" (alle imprese o ai privati tramite mutui in primis): ora, non credo che l'acquisto di una casa possa essere considerata un "consumo frivolo", ecco.
Come dicevo non e' solo un discorso meramente finanziario ma anche politico: uno degli ostacoli principali che oggi le banche appongono al privato che chiede il mutuo e' il suo status lavorativo, nel senso che se NON e' a tempo indeterminato il piu' delle volte dicono di no !
Ecco quindi che occorre intervenire in tal senso, con una riforma del lavoro che possa anche dare maggiori garanzie al lavoratore in primis (ovviamente) ma anche ed eventualmente al sistema finanziario a cui il privato deve attingere, in caso di bisogno.
Ribadisco e ripeto: con tutto il rispetto delle idee altrui, cerchiamo pero' di non "cadere" nelle solite frasi fatte quasi da "bar/piazza" (e' tutto un complotto, e' tutta colpa di Tizio o di Caio, ecc.).
Senza offesa eh, mi raccomando: il mio vuole essere anche e soprattutto un invito piu' generale, non rivolto nello specifico solo a te !
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ma quando si nasce in Europa, se non si è orfani, spesso si cresce sotto un tetto.
Perchè sotto quel tetto non si deve vivere e diventa necessario acquistare una casa anche se non ce la si può permettere?
Io conosco tante di quelle persone che pur vivendo sotto un tetto, hanno aperto un mutuo per l'acquisto di una casa senza
nessun tipo di necessità lavorativa,familiare, ma spesso solo per raggiungere uno status symbol (frivolo), generato da
una società individualista che influenza le menti di molta gente.
Per me il fatto di avere un lavoro a tempo indeterminato non è sufficiente per accedere ad un mutuo,
si è dato maggiore accesso ai mutui (a suo tempo) solo perchè il sistema finanziario ne aveva bisogno per sopravvivere.
P.s. io quelle parole da bar o di "colpe" non ne ho scritte, ma ritengo umano che i soldi fottano il cervello..quindi
"colpe" umanamente non se ne possono avere.![]()
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 05/09/2014 alle 16:18
Dissento totalmente.Tu che politica adotteresti se fossi Draghi?Diresti agli Stati dell'eurozona(compresi Italia e Grecia!):"Fate altro debito,tranquilli!Politiche keynesiane a manetta,signori venghino!".Diresti questo?Che poi la sola politica monetaria espansiva,come dice il buon Stau,non serva a niente se non è accompagnata da riforme strutturali che solo gli Stati possono fare(e che in alcuni casi stanno facendo in modo sostenuto,vedi Spagna e Portogallo ma in altri in misura minima-leggi Italia!-o proprio per nulla-vedi alla voce Francia!)è cosa che va oltre il lapalissiano.
Aspetto la tua controproposta.
il fatto che la politica monetaria espansiva abbia bisogno di riforme strutturali da parte degli
Stati denota una struttura europea senza basi, si vuole fare l'Europa da anni e ancora siamo ugualmente europei solamente per
avere condiviso una moneta..la controproposta politico monetaria può essere fatta solo con queste basi europee non strutturali,
quindi mi sembra inutile farne a queste condizioni,se cambiano le condizioni di base..se ne può parlare..
P.S. per esempio rimanendo sul politico monetario io non accetterei violazioni del patto di stabilità, anzi ne
aggiungerei un altro molto più rigido.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 06/09/2014 alle 08:45
Ho capito ma non in concreto cosa suggerisci?
Invece di uscircene con le solite invettive da bar contro i poteri forti(non è il tuo caso,tu sei una persona ponderata),non sarebbe male ricordare che:
1)Draghi fa quello che può,visto anche l'atteggiamento della Banca Centrale tedesca(invece di parlare sempre male della Merkel,avete considerato che ogni volta i banchieri tedeschi votano contro le misure del direttivo della BCE?)e quello che può non è tantissimo;
2)la sola politica monetaria espansiva non serve ad un cavolo,se non è accompagnata da riforme strutturali(necessariamente impopolari,anche se non per forza inique,se solo ci fosse un tizio che ne spieghi il senso)negli Stati membri;
3)le suddette riforme alcuni Stati le hanno già fatte(Germania,Irlanda),altri le stanno facendo a spron battuto(Spagna,Portogallo),altri ancora le fanno all'acqua di rose,talvolta limitandosi al solo annuncio(Italia),altri neanche le annunciano e tantomeno le fanno(Francia).
ho già scritto che in concreto proporrei un ulteriore patto di stabiltà:
inammissibile una violazione relativa al deficit pubblico, inammissibili le mancate sanzioni verso gli stati membri come sta
accadendo con l'attuale patto di stabilità.
Visto che i cittadini sono spesso sanzionati o comunque limitati da leggi con validità retroattiva,
sarebbe meglio far valere da subito le sanzioni alle violazioni passate del patto di stabilità!
Tutto ciò che include regole ed è disciplinato, deve essere rispettato, altrimenti se si fà passare il concetto che una regola può
essere infranta senza ricevere sanzioni come stabilito, siamo punto e accapo...ecco concretamente
un nuovo patto di stabilità che però sia tale!!!
Di politica non si può parlare, ma attualmente da certi sondaggi di quel paese (la Francia), vedo un certo rischio per l'euro, ma spero che la mia sia un'impressione sballata
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