Corretto.
Assolutamente non dico che l'Eurozona sia il paradiso.E' un purgatorio perchè è costruita male,non c'è un governo comune dell'economia e la moneta comune doveva venire dopo altre cose più impellenti,tipo una cavolo di difesa comune.
Ma è l'uscita unilaterale dell'Italia dall'euro ad essere un suicidio,specialmente se viene ventilata in abbinamento con il ritorno alle gloriose politiche stampa-e-spendi(leggi neokeynesiane)in voga negli altrettanto gloriosi anni 80',che sono quelli che ci infognarono.
Senza contare che c'è qualche mente illuminata che propone di uscire anche dall'UE,verso cui si dirige il 70% delle ns.esportazioni("se protestano gli mettiamo i dazi",ho letto pure questo),così dopo torniamo non agli anni 80' ma all'autarchia mussoliniana.
Questa proposta mi sembra un pò più fattibile di quella del doppio euro...che darebbe troppi problemi,a cominciare da chi stabilisce di stare nell'eurosud piuttosto che nell'euronord(dubito ad esempio che i francesi accettino di buon grado di condividere una moneta con l'Italia e la Grecia anzichè con l'Olanda):
Da moneta unica a valuta comune: una terza via per superare l?Euro - micromega-online - micromega
Non è che questa strada sia tanto semplice da realizzare ma ha una sua sensatezza ce l'ha.
Ma richiede,per la sua attuazione,che tutto funzioni alle perfezione e col consenso unanime.
Se lo stallo non si sblocca,toccherà riparlarne.
E' l'uscita unilaterale di un Paese del sud che equivarebbe a buttarsi dal tagadà.
Non riesco pero' a capire (cosi', in prima lettura) come eventualmente la BCE possa mantenere un tasso di cambio stabile dell'Euro verso le altre valute quando lo stesso dovrebbe essere una sorta di espressione/paniere delle varie valute nazionali:
In sostanza si tratterebbe di convenire un sistema di cambi fissi aggiustabili tra le monete nazionali avendo come riferimento l'euro come moneta comune (l'euro-lira, l'euro-marco, l'euro-peseta, ecc)
quando gli stessi paesi potrebbero tranquillamente svalutare la propria valuta:
I paesi più deboli potrebbero inizialmente svalutare la loro moneta per riequilibrare la bilancia dei pagamenti, rilanciare l'occupazione e ridurre i debiti
Ripeto: l'ho letto velocemente e forse potrebbe essermi sfuggito qualche cosa, ma cosi' a prima vista mi sembra quasi piu' utopia che un qualche cosa di realmente fattibile.
Provero' a rileggerlo con calma, comunque
![]()
In sostanza si tratta di uno SME 2.0.
I miei Seminerio personali si chiamano Ruffini e Turani
Ecco Ruffini,che risponde ai fan dei cambi flessibili:
Dedicato a chi non vuole l’Euro – Articolo Tre - Blog - L’Espresso
Infatti. E' talmente 'na minchiata quella di avere un limite del contante 40 volte più alto del nostro che allo Stato attuale i fatti dicono due cose:
1 In Austria l'evasione fiscale è ben più bassa dell'Italia (circa il 10% dell'imposizione complessiva viene evasa contro il 27% dell'Italia) Evasione fiscale ed economia sommersa: l'Italia prima in Europa - Paperblog
2 Da quando si è avuta la geniale idea, che piace moltissimo ai tanti tassaioli che ci sono in Italia e anche in questo td.,di limitare le transazioni in contante a 1000 euro massimo (con la solita scusa di dare la caccia a coloro che si rifiutano di sfamare lo Stato ingordo e i suoi amici parassiti), le conseguenze sul sistema socio-economico italiano sono state due:
- peggioramento della già difficile congiuntura economica (avete mai pensato, quando magari applaudivate Monti per la sua favolosa idea, che il contante è lo strumento più diffuso, più facile da usare e meno costoso per effettuare le transazioni? E che quindi riducendone l'uso si riducono le transazioni, ossia si riduce l'attività economica, ossia si riduce il gettito, generando di fatto un "cane che si morde la coda"?) con conseguenti minore entrate statali (evasione a parte);
- risultati NULLI in termini di recupero dell'evasione (direi che è sotto gli occhi di tutti, a meno che non vogliate dirmi che l'evasore è il gelataio di Savona che ha regalato un gelato alla sua amica e che i paladini della giustizia ineffabili, leggasi Agenzia delle Entrate, hanno multato per 300 euro, cosa che in un Paese civile e con un minimo di etica farebbe inorridire, ma da noi è considerato giusto
).
Ciò detto, visto che quando si parla di lotta all'evasione (dato che lo Stato è sempre la vittima, mai il carnefice dell'economia reale) improvvisamente si diventa tutti benpensanti e moralmente elevati, mi piacerebbe sapere da parte di chi sostiene la necessità di ridurre il più possibile il contante quali siano i dati a dimostrazione/sostegno dell'efficacia di tale tesi. Sono ben lieto di vederne alcuni, per ora però la realtà che vediamo in Italia e in Austria parla chiaro.
Da un lato un Paese nel quale la libertà economica è considerata orribile, veleno, vergognosa. Un paese nel quale ormai siamo in pieno stato di polizia tributaria e dove l'Agenzia delle Entrate raggiunge livelli che nemmeno lo sceriffo di Nottingham. Dall'altro un Paese nel quale i controlli sono MIRATI e la gente non si preoccupa di spendere perchè l'invidia verso chi possiede di più non esiste (a differenza che da noi dove invece ce n'è a iosa).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Sei serio sul "meno costoso"? Il costo del contante è enorme, per gestione, trattamento e sicurezza. Discutibile anche il fatto che sia il più facile da usare: dividere un banale conto in pizzeria pagando con i contanti sembra rocket science 9 volte su 10. Discorso evasione a parte (io stesso non sono convinto che il limite al contante influenzi la questione più di tanto), la cartaccia è un sistema medievale che costa un sacco di soldi alla collettività.
Infine, in Austria l'invidia per chi più possiede esiste eccome: non a caso sono cattolici pure loro. Del resto l'evasione media austriaca è come quella lombarda, e qua non è che non ci sia invidia.
Segnalibri