
Originariamente Scritto da
Stau
Assolutamente. Infatti se uno scrive "temo" è evidente che non ne veda l'ora. Per quello che ne verrebbe in tasca a me poi...
Ora... lasciamo da parte il sarcasmo e ti rispondo seriamente : nessuno augura del male ai greci, nemmeno io. Il punto è totalmente diverso.
Il punto è che la Grecia è un paese fallito. Un Paese che non riuscirà a ripagare l'enorme mole di debiti contratta dai suoi governi. Pertanto deve fare tabula rasa, uscire dall'Euro e ripartire da capo. Proseguire mantenendo tale Paese nell'Euro e finanziando a pioggia la sua classe politica equivale a mantenere in piedi un'impresa fallita.
E' così brutale ammettere che un Paese è fallito? Solo da noi il fallimento viene visto come qualcosa da evitare a ogni costo. Invece i fallimenti esistono, e continuare a far finta di non vederli, obbligando i contribuenti europei a sganciare la grana ad un Paese che nell'Euro non riesce e non riuscirà MAI a starci, a meno di volerlo trasformare in una nuova Lira o in una nuova Dracma.
Questo Paese ha bisogno di chiudere con il passato e con il grande errore fatto entrando nella moneta unica. Costerà? Certo, alla classe politica e a chi campa di politica e dintorni costerà senza dubbio, almeno nell'immediato. E qui si spiega perché nessun politico greco ha mai minimamente pensato di abbandonare la valuta unica. Ma l'alternativa è restare schiavi di un debito impagabile per anni e anni. Uscire, ripartire da zero e farlo mettendo in campo idee basate su una gestione sana e oculata dell'economia che non si fondi sul debito pubblico e sul deficit prolungato, sarebbe a mio avviso senz'altro meglio per il popolo ellenico.
Ciò detto perché sono pessimista nei confronti della Grecia? Semplicemente perché il Governo attuale della Grecia è mosso da idee di tipo totalmente contrario sia all'uscita dall'Euro, sia alla sana gestione di cui parlavo sopra. E' un governo fortemente demagogico e populista, non molto distante dai livelli di Chavez sotto questo aspetto, nonché fortemente affezionato allo statalismo, alla spesa pubblica e ai programmi del tipo "panem et circenses".
Questo Governo, che in Italia è stato erroneamente salutato da molti come quello che porterà la Grecia fuori dall'Euro, in realtà non ne ha la minima intenzione di uscire dall'Euro perché sa benissimo che una volta fatto ciò il costo da pagare sarà alto soprattutto per la classe politica e i dintorni della stessa (il resto del popolo greco invece ci guadagnerebbe ma questo ovviamente ha minore importanza); inoltre una volta uscito dall'Euro dovrà finanziare le sue politiche di tasca propria, stando nell'Euro invece può farsi finanziare più comodamente dagli altri Paesi. Il costo è di rinunciare a parte delle proprie politiche, senz'altro, ma per Tsipras il guadagno supera certamente tale costo.
Ecco perché quindi non sono per nulla positivo nei confronti della Grecia. Nessuno augura loro nulla, anzi...quello che però mi sembra evidente è che la strada intrapresa va dappertutto fuorchè a un miglioramento della situazione.
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