In genere un negozio (o, più in generale, un'attività commerciale) non ha la necessità di fruire di strutture fisse aggettanti o, comunque, sporgenti sulla pubblica via. Manufatti del genere sono invece comuni per i fabbricati ad uso abitativo. La tassa risulta quindi subordinata alla destinazione commerciale del bene e va ad incidere sull'attività produttiva. Ecco perché il balcone del privato sopra la vetrina, anche se fisso e sporgente, non è soggetto ad analoga tassazione.
Riguardo alle vetrine, credo che le tasse siano comunque dovute in ragione dell'eventuale pubblicità effettuata (ma non so se esiste altro).
Interessante, sul punto, questa massima:
"L'esposizione di cartelli indicanti immobili, da locare o acquistare, in una vetrina esterna ai locali di una agenzia immobiliare ha lo scopo di promuovere la domanda (e, quindi, di promuovere la domanda di intermediazione). Va escluso che si tratti di esposizione di merce in vendita e pertanto è dovuta l'imposta comunale di pubblicità, escludendosi altresì che detti cartelli possano essere considerati "avvisi al pubblico", trattandosi invece di "messaggi pubblicitari" (Cass. civ. Sez. VI - 5 Ordinanza, 16-10-2014, n. 21966).
Obsequium amicos, veritas odium parit.
"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
Altri esempi di un Paese nel quale il neoliberismo e la libertà di mercato non conoscono fine:
Conegliano, tassata la pedana per l’accesso ai disabili - Cronaca - Tribuna di Treviso
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Per qualcuno continua ad essere un dettaglio il fatto che stiamo rifinanziando il nostro immane debito sovrano a tassi veramente bassissimi,ormai non solo in rapporto alla storia del debito italiano ma proprio in assoluto.Questo qualcuno sbaglia a trascurare questo vantaggio:dover pagare poco per rifinanziare un debito tanto grosso non è un aspetto da poco.E se ci si lamenta della crescita del debito in questione,si pensi un attimo a come esploderebbe se lo Stato dovesse pagare quanto pagava nel periodo 1992/96(o anche nei più tranquilli anni 80'):
http://www.firstonline.info/a/2015/03/27/asta-bot-a-6-mesi-ancora-un-record-per-i-tassi/ffbf0f1c-df24-4de0-9750-311efb8cd126
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