Non direi.Non so se hai letto mai qualcosa di De Gasperi.Lui si sentiva italiano(benché il Trentino della sua gioventù fosse una parte dell'Impero austriaco),mitteleuropeo ed europeo.
Lo stesso dicasi per Magris.Triestino,italiano ed europeo.
Sei europeo anche tu.Molisano,italiano ed europeo.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Solo perché siete ancorati al vecchio modello dello stato nazione.
Piccoli stati-nazione sarebbero indubbiamente insignificanti, ma quello di cui parlava Josh è un modello diverso; un modello per comprendere il quale però dovreste uscire dalla naftalina ottocentesca, credo.
In una scala simile assolutamente sì; del resto finchè non si prova non si può sapere come funzioni, ed il modello degli stati nazione in Europa non mi sembra che stia portando a grandi risultati ultimamente.
È del tutto intuitivo che nel mondo attuale i contorni politici di uno stato siano del tutto secondari se questo è pronto a cooperare con i vicini: è meglio avere 28 stati nei quali un'azienda come Netflix (esempio a caso) debba contrattare 28 volte in separata sede per i diritti, oppure 100 stati nei quali ci sia un'unica legge su copyright e retribuzione? È meglio avere 28 stati ognuno con il suo esercito, oppure averne 100 che mettono insieme le risorse? 28 sistemi legali diversi che creano incertezza, confusione e spese esagerate per un'azienda che voglia operare a livello continentale? E così via in mille altre fattispecie. Si parlava delle banche: al momento abbiamo delle regole comuni (SEPA) che tuttavia non permettono di fare raccolta ed investimenti ove desiderato sul territorio senza dovere aprire una controllata in loco. Operatori telefonici: devono essere basati in uno stato specifico per operare nello stesso. Assicurazioni: idem come sopra. Figata gli stati nazionali, proprio.
Gli stati nazionali nati 100/200/500 anni fa, molto semplicemente, non rispondono più alle esigenze del mondo moderno; è del tutto *ovvio* che se ci fossero 100 stati che si comportano come gli attuali 28 la situazione sarebbe ancor peggiore di quella attuale, ma non è questa l'idea: l'esempio più vicino è quanto successo, in epoche e modi del tutto diversi, tra i vari cantoni svizzeri, che hanno voluto mantenere le loro specificità non combattendo il vicino (sport preferito dagli stati nazionali durante la storia del mondo...) ma mettendo le cose "serie" in comune in una confederazione, poi diventata federazione.
Utopia? Forse, ma il modello europeo attuale è lapalissiano che nel 2016 sia superato. Quale che sia, ne serve uno differente.
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