Analisi che mi trova in gran parte concorde: How Madrid Should Address the Catalonia Crisis | Foreign Affairs
perfettamente d'accordo, è statalismo,assistenzialismo, opportunismo.
Si è a favore dell'unità per interessi non per amore per l'unità nazionale di per sè.
E' come una famiglia, se ci si mette insieme per interessi non può funzionare, almeno alla lunga.
L'amore è l'antitesi degli interessi, è liberalità disinteressata.
Se è per questo qua in Campania c'è stata una forte proliferazione di neoborbonici,negli ultimi anni.
E tuttavia, @NoSync , la situazione italiana non è assimilabile a quella belga.
L'Italia è molto meno disomogenea ora che nel 1970,semplicemente perché le brutte abitudine del sud son salite di latitudine.
Invece il Belgio è andato divergendo culturalmente sempre più,ormai sono una Confederazione di fatto.
la vita è sacrificio, il matrimonio lo è anche nella buona e cattiva sorte, il vivere insieme in un condomino, in un Comune, in una Regione, in una nazione è anche un sacrificio.
Finchè però è una questione economica non sono guai. Sono guai per i quali non guadagnano i preti, detto locale, non son lutti come quelli che porterebbe una guerriglia urbana e per le campagne come nel caso di guerra civile fratricida.
La vita è portare la croce, ma con amore
ti darei ragione, anche io sono per l'efficienza, mi vedono male al Sud perchè sono una persona molto precisa e corretta, però gli Stati hanno una sacralità, in passato i re avevano la benedizione dal Papa o dal capo della Chiesa del tal Stato.
Ci sono alcuni re proclamati santi in Francia. Gli Stati sono una specie di famiglia, con una stessa lingua, cultura, abitudini simili, non uguali ma perlomeno somiglianti in modo che possa funzionare, anche se stringendo molto i denti .
Io queste cose le ho apprese, non le ho sempre sapute.
Prima di studiare le profezie che avvengono da secoli e secoli ti avrei dato ragione, ma da esse ho compreso che dividersi è persino peggio che stare insieme.
Al limite come con il matrimonio è ammessa la separazione ma non un divorzio definitivo.
Si farebbe bene a far stringere la cinghia ai parassiti per qualche anno e valutare poi come rispondono, se non rispondono bene altri y anni di autosostentamento con il pil locale della tal Regione inefficiente.
Che imparino ad essere responsabili.
Però è un percorso che richiede tempo, doveva essere fatto qualche decennio fà. Ormai siamo fuori tempo massimo, il malcostume e la delinquenza è arrivata persino al Nord Italia, il quale credevo anni fa che avrebbe fatto emergere il Sud dal torpore e dalla indolenza, dalla corruzione, e invece è avvenuta una espansione del problema.
Sono molto dispiaciuto per questo, davvero tanto.
Il mio modo di pensare e i miei studi economici sono alla milanese, dove è stata inventata la contabilità, per cui il marcio della corruzione pubblica e privata che si è andata diffondendo è per me una grande mazzata all'entusiasmo.
Però me ne sono capacitato, pian pianino.
Poi la scoperta delle profezie mariane(ed inoltre in parte l'Apocalisse di san Giovanni, anche se criptica ed allegorica) mi ha dato la risposta di quello che accadeva sia in Italia che nel Mondo.
Nonchè su quello che accadrà.
Resto della mia, l'Europa con tante piccole patrie non funzionerebbe, ci sarebbero troppi interessi.
E non è vero che l'unità italiana è riuscita , si conti che è tra le più recenti in Europa (siamo nati assieme alla Germania).
Le piccole patrie infatti altrove sono un concetto oramai superato.
Del resto, ci vedete la catalogna da sola a competere con Brasile e Cina?
Serve una UE forte su questo mi pare siamo d'accordo tutti, anche se per averla ci vorranno almeno 20-30 anni, serve cioè che la generazione dei primi anni 2000 vada al potere.
La popolazione europea è prevalentemente anziana per cui legata anche a una visione vecchia, ma il mondo non è quello degli anni 70 come ben sappiamo, infatti, in Gran Bretagna chi è che ha votato per la Brexit?
Gli ultra 65enni, praticamente la generazione anziana ha scelto per tutti
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