Domenico, non capisco certe volte le affermazioni di alcuni giornali/blog/correnti di pensiero ecc.
hai la possibilità di far mettere in contatto l'articolista con alcuni pensionati che conosco (tra cui anche i miei genitori)?Anche nel 2016 gli anziani sono diventati un po' più ricchi dell'anno prima, dice l'ISTAT: e se si guarda agli ultimi vent'anni è ancora più evidente
la pensione non è aumentata (anche nel 2016), il conto in banca è ridotto al lumicino
titolo fuorviante, se voleva fotografare con poche parole la situazione italiana, poteva spremersi meglio.
Avrei capito che rispetto alla fascia di età giovanile, in proporzione si è impoverita di meno, non "che è diventata ricca"
visto che per la fascia giovanile di lavoro sempre meno (gli indeterminati diminuiscono, contratti a progetto...)
Ultima modifica di Fabio68; 22/10/2017 alle 21:18
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
No, in media è proprio diventata più ricca, non solo in termini relativi: "Dal 1995 al 2014 le famiglie che avevano come principale percettore di reddito una persona con meno di 34 anni hanno visto la loro ricchezza scendere del 60 per cento. Nello stesso periodo le famiglie dove il principale percettore ha più di 65 anni hanno visto crescere la loro ricchezza del 60 per cento."
Poi è chiaro che il pensionato senza proprietà e che percepisce solo la pensione non ha avuto particolari aumenti o cali, ma in Italia la ricchezza tende a concentrarsi sempre più in quella fascia.
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Ma questo lo sappiamo.Resta il fatto che l'Italia è il solo Paese di dimensioni non piccole in cui i giovani sono più poveri degli anziani.Non è così non solo negli USA e in qualunque Paese occidentale ma men che mai in quelli emergenti.
Forse una situazione un poco simile alla nostra ce l'hanno in Giappone,altro Paese iper-indebitato e stagnante demograficamente e pure economicamente,anche se non ai livelli italiani,riguardo a quest'ultimo aspetto,sebbene qualche neokeynesiano ami considerarlo un modello da seguire.
Per forza, perché hanno creato ad hoc un Paese per vecchi.
Gli over 65 hanno sconti per le vacanze, sconti per l'intrattenimento, sconti per i servizi pubblici, sconti di qui, sconti di là. Considerato che una grandissima percentuale di essi ha l'immobile di proprietà (e dunque non paga l'affitto) e percepisce la pensione, ecco che il gioco è fatto. Gli over 65 diventeranno sempre più ricchi.
Lou soulei nais per tuchi
Condivido, ma voglio fare un appunto.
Dietro questa mancata "produttività del lavoro" che inchioda tutto il mercato e fa sì che le aziende non assumano, e quel poco che assumono lo fanno con salari da fame, si nasconde anche un'altra cosa, spesso mai menzionata e difficilmente quantificabile. Si chiama profitto, o meglio, avidità. Avidità delle medio-grandi aziende nel rinunciare ad una parte di utile per aumentare i salari.
Sapete qual è il problema qui?
C'è disoccupazione, si fatica a trovare lavoro. Peccato che però chi lavora, oltre ad essere pagato una miseria, è costretto a fare straordinari, è visto male se timbra il cartellino al termine dell'orario di lavoro (scherzi?? Bisogna regalare ai capi almeno un quarto d'ora), è visto male se non si fa sfruttare fino alla fine. Perché tutti lavorano come muli, tutti sono oberati di lavoro, e spesso si trovano in 4 a fare il lavoro di 6 persone, tutti devono fare straordinari, c'è troppo lavoro, troppo lavoro, troppo lavoro. Ti chiedono di venire a lavorare il sabato, fare straordinari di continuo, o anche la domenica se vuoi. Ovunque si lavora troppo e ovunque si è pagati una miseria. E allora diciamo pure le cose come stanno: le aziende che stanno bene (non quelle nella melma) NON vogliono assumere, perché è bello avere un utile favoloso da poter dividere sbavando. Perché i dirigenti possono benissimo prendersi 10.000 euro al mese, ma i poveri idioti sotto se ne prendono 1.200 e fanno un lavoro e con una responsabilità che meriterebbero minimo il doppio. Perché c'è uno stramaledetto bisogno di manodopera e di forza lavoro, ma le grandi aziende NON assumono perché questo comporterebbe una diminuzione degli utili, non sia mai, perché i dirigenti e i quadri devono continuare a mangiare, mangiare e ingrassare come scrofe. Così, oltre che a continuare a vedere l'utile crescere, tutti noi poveri idioti possiamo rimanere sottopagati e non ce ne andiamo da nessuna parte, perché neanche le altre aziende assumono più, perché la logica è sempre questa.
Lou soulei nais per tuchi
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