Scusate ma è un cane che si morde la coda, io ho spesso letto che le aziende non assumono, soprattutto perchè il costo del lavoro è gravato da almeno un 25% di soli contributi previdenziali, i quali contributi coprono le pensioni attuali.
Fede, è vero
anche tu, come @Lou_Vall, hai detto una cosa sacrosanta, le tasse stanno strangolando il nostro tessuto produttivo
però anche loro hanno una serie di "colpe" nella gestione del personale
lo vedo nel mio campo in TUTTE le aziende, diminuendo il personale le voci in uscita si riducono drasticamente
risultato: l'AD raggiunge l'obiettivo di fine anno, si intasca il fantastico premio produzione e tu stai lì incatenato ai remi che voghi con il capovoga che batte sul tamburo
lavori male? ma certo che si!!!
poi magari l'AD se ne va via l'anno successivo (tanto ha capito che più di quello non si può spremere) e arriva un nuovo AD che ha obiettivi più sfidanti...
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Varie simulazioni che ho visto in passato mostrano un aumento della spesa previdenziale fino a metà secolo (o qualcosa meno).
Il che è male perchè partiamo da percentuali di PIL già significativamente più alte della media.
Ma niente che faccia pensare a chissà quale catastrofe.
Certo... Finchè continua ad esistere in parte o in toto il retributivo la situazione non può che peggiorare...
Ma per sbagliato (e per strano) che sia non è quella la criticità maggiore.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Su questo sono d'accordo, è vero che le aziende buttano via soldi per tasse, imposte, balzelli, ecc.ecc. ecc.
Ed è verissimo che c'è una burocrazia esagerata che paralizza ogni attività, e su questo siamo d'accordo tutti.
Ma c'è un ma.
Guardiamo dall'altra parte: inseguendo l'obiettivo del profitto si taglia sempre sulle solite cose: stipendi e assunzioni. E dunque il discorso in soldoni rimane quello: la torta da spartire deve sempre e comunque essere più grossa possibile. Per cui si prendono commesse a più o non posso, si cerca di espandersi su ogni mercato possibile immaginabile, si aumenta la produzione, i volumi di vendita, ecc.ecc.ecc. ... con lo stesso personale. E' normale che le aziende raddoppino il fatturato mantenendo inalterato il personale? Vi sembra possibile?
Lou soulei nais per tuchi
Mi tiro fuori da questo insieme...
Considerato il livello di ritardo mentale (o in alternativa la lucidità criminale) della gran parte dei governi (e delle maggioranze parlamentari che li hanno espressi) degli ultimi 20 anni (non nomino per carità di patria e di pudore quelli precedenti...) penso che tolti i greci chiunque decisore potrebbe fare meglio...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La politica del prendere commesse a più non posso = guadagnare spazio di mercato senza valutazione costi/benefici ergo a scapito della reddività (o della reputazione; magari la reddività la preservi, ma se ci metti il doppio a consegnare...) è quello che condanna un'azienda.
Vissuto in prima persona oramai parecchi anni fa su un'azienda di dimensioni significative, non di un artigiano.
Tradotto: se chi tira le fila non capisce una fava non ci sono tasse e produttività che tengano... Se questo è (ancora) il modo sistemico di ragionare semplicemente il fallimento è assicurato.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Quoto. Ma questo non c'entra nulla con il discorso dell'avidità o dell'imprenditore che pensa solo al proprio tornaconto.
Qui l'unica spiegazione è che l'imprenditore farebbe meglio a cambiare mestiere e a prendere in mano la vanga, con tutto il rispetto per chi di mestiere lo fa
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
3) Sono entrate a far parte di quella fascia d'età parti di popolazione che si sono messe via il gruzzolo a spese di figli e nipoti, mentre le nuove generazioni fanno la fame. Chi aveva 65 anni fa 20 anni fa è ragionevole che abbia mantenuto un reddito simile, ma chi ne ha 65 oggi 20 anni fa ne aveva 45.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri