Concordo sulla seconda parte ma la lira fra il 1971 ed il 1993 passò da 450 contro il Marco a 950,quindi era...la versione europea del peso. Solo negli anni 60' era fior di moneta ma perché era ancorata al dollaro. Comunque in Italia l'austerity è durata poco ed è stata meno tosta di quella del periodo 1992/95. Altro discorso per Portogallo e Spagna. Che peraltro ora ci doppiano come tassi di crescita.
Ultima modifica di Josh; 06/05/2018 alle 12:33
Stavo guardando una puntata di Telefono giallo, del 1988 (sono appassionato di storia della tv). All'inizio della trasmissione il conduttore, Corrado Augias, dice "nei primi mesi dell'anno la produzione è cresciuta del + 7,3 % e l'inflazione è rimasta contenuta sotto il 5 per cento. Come si vede, a volte la politica se vuole può risolvere i problemi economici, anche se bisognerebbe esaminare altre variabili di quell'inizio del 1988.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Oddio, per Borghi le grandi questioni di natura macro-economica si gestiscono tramite gli strumenti di tipo diplomatico/politico, caratteristici degli stati nazione (intesi in senso "Ottocentesco"), cioè con accordi tra stati nazionali in competizione tra loro, che regolino un po' tutto, compresi i trasferimenti di capitale. Se gli accordi non sono fattibili e rinegoziabili secondo la bisogna, per Borghi è legittimo agire in senso protezionistico e iniziare guerre commerciali e, se non sono sufficienti quelle commerciali vanno bene anche le guerre vere e proprie... Borghi non è un semplice "sovranista" ma una sorta di "reazionario" economico... Anche se non ne ha la statura intellettuale il suo pensiero economico è l'equivalente del pensiero politico di De Maistre... ambedue sono nostalgici di epoche che non ritorneranno, De Maistre lo sapeva e si sforzava di contrastare la deriva della modernità politica pur restando profondamente pessimista, Borghi mi sembra meno perspicace del grande reazionario savoiardo...
+7,3%? In effetti un simile livello di crescita annuale del PIL l'Italia non lo ha visto neanche negli anni 60',l'unico decennio dall'unità nazionale in poi in cui è stata davvero ai primi posti nella crescita mondiale,seconda solo al Giappone e davanti alla Spagna ed alla Jugoslavia in quel decennio.
Mi pare che nei primi anni 60' sia stato raggiunto il +5% qualche volta per il PIL ed il 4% nella seconda parte del decennio.
Ultima modifica di Josh; 08/05/2018 alle 17:44
Tra l'altro è molto centralista,così come Bagnai. Il fatto che sta' gente sia stata eletta nel partito secessionista prima e federalista poi la dice lunga, @NoSync, sulla metamorfosi di quel partito.
Certo che ci sono, e sono un problema ovunque accadano, ma sono fenomeni numericamente molto più limitati. La Sicilia da questo pdv non ha nulla a che vedere nemmeno con il resto del Sud, benintesi.
Certo. Quello che tuttavia non esiste da nessuna parte è un ammontare di trasferimenti intra-regionali a questi livelli.
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