E infatti sta sulle gonadi a tutti, dalla sedicente dx alla sedicente sx.
Beh sì... A parte gli auguri di morte al presidente della repubblica direi che va bene... In effetti non sono stati molti...
Ma sei serio?
Hai presente, nell'ordine, il risultato delle ultime europee, delle ultime politiche e i sondaggi attuali?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io penso che se ci mettessimo a raccogliere esempi di questo tipo probabilmente costringeremmo i provider a posare nuove dorsali.
Io ho esempi in un settore diverso: affidamento di minori alla custodia di istituti religiosi. Il rimpallo dello sblocco dei pagamenti (che ha seguito la diatriba sull'"a chi inviare le fatture) è tra ASL e comune di riferimento. Roba che è andata avanti 6 mesi. E per quanto? Per poche, ma veramente poche, decine di euro al giorno (che per la PA sono una goccia non nel mare, ma nell'intera Pantalassa; ma per un piccolo istituto se lo moltiplichi per mesi comincia a pesare; specie nel caso diventi un'abitudine...).
Kafkiana e Fantozziana non rende l'idea.
Hai voglia a parlare di Europa o di non Europa...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Picchi o non picchi, su questo ha ragione @kima
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Infatti ho abbandonato la militanza politica anche perché di questi temi non se ne interessa nessuno. E non solo di questi, in generale dentro i partiti di contenuti si parla pochissimo, il dibattito politico è ridotto ai minimi termini e per lo più confinato al confronto tra i vertici (ristrettissimi) e i loro consiglieri.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Un po' di considerazioni sparse adesso che abbiamo un governo.
Mi pare evidente che il panico dei mercati riflettesse più timori per l'instabilità politica e lo scontro istituzionale che la paura per il governo gialloverde. Si può pensare tutto il male possibile di questa maggioranza ma usare lo strumentalmente spread come uno pretesto di polemica politica è stupido e dannoso, non fa altro che rafforzare la percezione di una democrazia limitata e sotto tutela esterna.
Personalmente credo che la politica economica di questo governo sia molto pericolosa. Flat tax e reddito di cittadinanza sono incompatibili così come sono stati ipotizzati finora.
Tria mi sembra tanto uno di quegli economisti che attacca l'Europa soltanto perché vorrebbe tagliare le tasse in deficit (prevalentemente si redditi alti, non alle imprese), non perché sia genuinamente preoccupato della stabilità dell'eurozona. Se poi davvero crede che una flat tax strutturata in quel modo non scaverebbe crateri nella finanza pubblica forse è anche peggio.
Per come l'hanno presentata finora avrebbe come principali beneficiari dirigenti, magistrati, professori universitari, i liberi professionisti di successo, calciatori e altre categorie di questo tipo. Sui costi delle imprese farebbe ben poco, tasseresti meno i profitti, ma i costi resterebbero gli stessi o potrebbero anche aumentare in via indiretta in base alle scelte fatte per compensare la perdita di gettito. Vedremo quali soluzioni troveranno, ma non mi aspetto niente di buono, le uniche vaghe speranze sono sulla lotta alla corruzione e temi simili.
Anche la gestione delle crisi bancarie e di Alitalia saranno un aspetto critico.
Cottarelli è una personalità di grande spessore intellettuale e con una sensibilità politica maggiore del tecnico medio. Mi sarebbe dispiaciuto che si bruciasse per un governicchio inconcludente, così invece ne esce da gran signore e potrebbe rientrare in futuro.
Lo chiamano mister forbici ma lui ha piena consapevolezza del fatto che sia necessario un lavoro di fino e di equilibrio in questo tipo di situazioni. La riduzione del debito richiede molta gradualità e la crescita economica deve essere prioritaria rispetto alla riduzione del deficit.
Da questo paper del 2012
https://www.imf.org/external/pubs/ft...12/wp12137.pdf
Some could make the case that a short-term deceleration in economic activity is the price to pay to strengthen public finances and, therefore, avoid even bigger problems later on. However, this view does not take into account the feedback from growth to the fiscal accounts, which could potentially delay, or even nullify, the expected gains.
Ultima modifica di snowaholic; 01/06/2018 alle 10:17
La curva di Laffer dal punto di vista teorico è bellissima, nella pratica però non funziona per svariati motivi.
Innanzitutto tutti gli studi empirici che sono stati fatti mostrano che il massimo della curva è molto avanti, per percentuali di tassazione prossime o superiori all'80%. Gli USA hanno avuto l'aliquota massima al 92% per svariati decenni e questo non ha avuto ripercussioni evidenti sulla crescita economica.
In secondo luogo l'effetto disincentivante della tassazione è molto minore di quanto si possa pensare o di quanto si possa calcolare da un modello neoclassico di preferenze di lavoro e consumi.
In moltissimi casi già con le aliquote attuali si lavora al limite delle proprie possibilità, più di tanto una persona non può lavorare, la giornata dura 24 ore.
Inoltre nella realtà non è molto sensato ipotizzare che qualcuno pensi "visto che il mio lavoro viene tassato al 45% me ne sto a casa a divertirmi, se me lo tassassero al 30 mi impegnerei di più".
Soprattutto, questo effetto può essere forte sui redditi bassi, dove il valore economico della cura dei figli o del lavoro domestico è alto in proporzione al reddito da lavoro. Se per guadagnare 700 euro al mese devo pagarne qualche centinaio di baby sitter, benzina per la macchina e altre spese che non avrei stando a casa magari rinuncio, una minore tassazione potrebbe davvero cambiare il calcolo economico. Sui redditi alti no.
La flat tax quindi non fa sostanzialmente nulla per aumentare la crescita economica, se non un piccolo effetto keynesiano quando viene finanziata a deficit. Se viene finanziata con tagli alla spesa probabilmente avrà un effetto negativo sulla domanda aggregata, quindi peggiorerebbe le cose.
@kima , sottoscrivo l'elogio di Cottarelli ma esso è fondato proprio perché si tratta di una persona lontanissima dal modo di vedere le cose dell'elettore italiano medio. La cronaca degli ultimi anni testimonia l'esatto contrario di quel che dici,ossia un imbarbarimento dell'elettorato, un impoverimento culturale e di orizzonti, sicuramente connesso al dilagare dell'analfabetismo funzionale(il primo ad evidenziare questa cosa fu il linguista Tullio De Mauro). Troppi italiani sono fan del risentimento, sensibili alle semplificazioni,alle teorie del complotto, ai pifferai magici (in versione soft,come nel 2014, in versione hard,nel 2018),al richiamo contro il nemico esterno, ad una malintesa idea di autarchia. I venditori di fumo ci sono dappertutto ma in Occidente non arrivano al 70% del consenso elettorale. In Italia sì, perché gli anticorpi che altrove sono in affanno qui sono quasi inesistenti, se non sotto forma di singoli individui, vedi Cottarelli,unanimemente schifato dal popolo dei social,proprio perché non è "uno di noi".
Ultima modifica di Josh; 01/06/2018 alle 09:25
Beh dai vedo che tutto sommato non siamo in disaccordo su tutto... al di là dell enfasi che uno può dare a un fatto piuttosto che a un altro. I fatti restano tali, le interpretazioni sono cosa ben diversa. E fidati che io ripudio sia quelle a un estremo (è tutta colpa dei tedeschi....) che all altro (eresia! Al rogo gli anti europeisti!). Ritengo siano frutto delle peggiori tare ideologiche, o dei più spiccioli interessi individuali o di categoria.
Allo stesso tempo, non mi riconosco in atteggiamenti di chi fa i processi all intenzione e nella mentalità “no can do”.
Detto questo, abbiamo un governo, nonostante una legge elettorale fatta per non averne, che esprime la sintesi più vicina ai risultati del 4 marzo, piaccia o meno, si chiama democrazia. Inoltre, ricordiamoci che abbiamo ancora un parlamento bicamerale, attraverso il quale dovrà passare qualsiasi proposta di legge, che in ultima battuta dovrà sempre ottenere l approvazione del Capo dello Stato.
Non è il nostro default, ma il Financial Times oggi riporta una notizia rilevante. Pare che la CDU-CSU stia riconsiderando la sua posizione sul salvataggio della Grecia e che non pongano più la presenza del FMI come condizione indispensabile per appoggiare l'ennesimo programma per la Grecia.
Secondo il Fondo senza un consistente taglio del debito la Grecia tornerà ad avere una situazione fiscale insostenibile non appena dovrà ritornare a finanziare a tassi di mercato gran parte del debito pubblico adesso finanziato a tassi di favore, quindi si rifiuta di contribuire se non si arriverà ad una situazione di sostenibilità di lungo termine.
Questo cambiamento nella posizione tedesca suggerisce un ritorno al solito calcio della lattina, sport preferito dalle istituzioni comunitarie. Credo che parleremo di trattative sul debito greco almeno fino al 2050.
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