"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non so chi sia il moderatore di questo forum, ma chiedo scusa per l'off topic.
La seconda parte della legge, cerco di ricordare, parlava dello ius culturae. Diceva che un minore che entra in Italia entro il 12mo anno di età poteva diventare cittadino italiano dopo aver compiuto un ciclo di studi di 3 o 5 anni, mi pare.
In base alle convenzioni internazionali (compresa quella di Ginevra, mi sembra ) sono previsti i ricongiungimenti familiari con i parenti residenti all'estero.
Quindi se per ipotesi in un anno sbarcano in Italia 10 mila ragazzini afro asiatici - è solo un'ipotesi - e ottengono la cittadinanza dopo un ciclo di studi, vista la crescita demografica di Asia e Africa (l'Africa nel giro di 60 anni raddoppierà la popolazione ) da 10 mila nuovi cittadini potremmo trovarcene 100 mila e così via. In un momento in cui sbarcano continuamente persone in Italia questo sarebbe stato un segnale x invogliare gli scafisti a far partire le persone.
L'Italia ha un debito pubblico che è il 131 per cento del PIL. Come fa a sfamare mezzo mondo povero? Mettendo altre tasse o facendo prelievi forzosi sui c/c nostri? con maggiore debito?
Certo ci sono gli immigrati afro asiatici regolari, venuti qui per studio e lavoro come due miei colleghi universitari con i quali a volte mi sento.L'Europa ormai deroga a Schengen "alzando i muri", a modo suo e se dobbiamo fare accoglienza umanitaria da soli rischieremmo (il condizionale è d'obbligo ) di diventare un paese afro asiatico anche noi, con gruppi che sarebbero in grado anche di cambiare gli equilibri politici e sociali. Da noi le donne hanno determinati diritti e, per esempio, da un paio d'anni abbiamo anche le unioni civili.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Non funzionano così i ricongiungimenti, un ragazzino non può tirarsi dietro tutta la famiglia. Inoltre la natalità degli immigrati una volta arrivati in Italia tende ad adeguarsi rapidamente a quella locale.
Poi con la multiculturalità ormai ci dovremo fare i conti comunque, visto che gli italiani figli ne fanno così pochi che la popolazione originaria italiana si dimezzerà ad ogni generazione. E nella maggior parte dei casi i ragazzi e le ragazze cresciuti in Italia hanno una mentalità più aperta di tanti italiani, non rappresentano certo un pericolo per i diritti civili o delle donne. Hanno fatto la scuola con i nostri figli e spesso se tu gli parlassi senza vederli non ti accorgeresti nemmeno che non sono di famiglia italiana.
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