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  1. #23501
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    A me pare che si vada verso un sostanziale rinvio su tutta la linea. Il reddito di cittadinanza si può fare solo dopo la riforma dei centri per l'impiego (ovvero 2020 minimo, magari prima amplieranno un pochino il REI), per le tasse più o meno flat mancano le coperture, la priorità è fermare le clausole di salvaguardia.
    Inoltre i provvedimenti in materia di evasione se mal gestiti possono far crollare il gettito, dal 2019 ci sarà una grossa opportunità di semplificare la vita alle imprese e contemporaneamente garantire un maggior controllo con la fatturazione elettronica obbligatoria che consentirebbe di superare spesometro e redditometro, ma è un passaggio che va gestito bene.
    Insomma, più che misure simboliche da qualche miliardo per fare vedere che stanno facendo qualcosa non credo si andrà e una volta partita la legislatura nessuno vorrà interromperla troppo presto.

    Sempre che la situazione non precipiti prima, oggi si sono mossi molto anche i titoli a un anno, riducendo il salto tra uno e due anni che prima era molto forte, adesso la curva dei rendimenti è più regolare. Comunque l'ordine di grandezza delle coperture finanziarie da trovare se la situazione rimanesse questa è attorno ai 2 miliardi per il 2018 e 4 miliardi sulla finanziaria 2019, mica noccioline.
    Secondo me sottovaluti l'incrocio tra tafazzismo e celodurismo che potrebbe portare a far danni incalcolabili pur di dire "ah ma io ho fatto quello che avevo promesso"...
    E se invece vogliamo evitare lo scatto delle clausole di salvaguardia sull'IVA? Perchè io ho sentito parlare di miliardi a 2 cifre. Devo dire che non è che abbia cercato tanto conferme "sensate" ai numeri sentiti qua e là...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #23502
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Secondo me sottovaluti l'incrocio tra tafazzismo e celodurismo che potrebbe portare a far danni incalcolabili pur di dire "ah ma io ho fatto quello che avevo promesso"...
    E se invece vogliamo evitare lo scatto delle clausole di salvaguardia sull'IVA? Perché io ho sentito parlare di miliardi a 2 cifre. Devo dire che non è che abbia cercato tanto conferme "sensate" ai numeri sentiti qua e là...
    Confido nel potere della cadrega cui non si vuole rinunciare
    Io cerco sempre di guardare ai numeri dietro agli annunci e di capire cosa si possa davvero fare. E i numeri non tornano a meno che non si rimangino parecchie promesse, tutto sta a vedere quali promesse si rimangeranno.
    Alla fine credo che cercheranno di fare propaganda sulle cose meno costose (immigrazione e giustizia ad esempio) per nascondere l'irrealizzabilità di quelle più onerose. Già solo per finanziare IVA, interessi, qualche riduzione di tasse simbolica e una espansione del REI uscirebbe una manovra da 20 miliardi e rotti, principalmente da finanziare con la solita flessibilità già utilizzata dai governi precedenti e qualche una tantum. Ogni spesa aggiuntiva richiederebbe tagli di spesa o aumenti di tasse altrove.
    Poi c'è sempre lo scenario "faccio una piazzata con l'UE e cerco di guadagnarci politicamente alle elezioni anticipate", ma non credo risulterebbe davvero conveniente all'atto pratico. Se si è adeguato Tsipras (che governa con un partito di destra nazionalista) credo lo faranno anche questi.

  3. #23503
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Io voglio vederla in piedi la "dual-flat tax" leghisto-grillina, anche perché se il disegno complessivo della riforma è quello che sembra delinearsi, la gran parte dei contribuenti sceglierà di restare col vecchio sistema... Secondo me scontiamo invece un altro problema: la scarsa (nessuna) chiarezza sulle politiche economiche, perché Lega e M5S hanno paradigmi opposti, i primi discettano (spesso a sproposito) Curva di Laffer e, se a livello internazionale sono "protezionisti", internamente propongono politiche di stampo neoliberista (capendone in verità pochino), i secondi invece vorrebbero tornare all'IRI e alla Cassa per il Mezzogiorno... insomma secondo me gli investitori sentono e sentiranno sempre di più la puzza della crisi di governo con l'avvicinarsi dell'autunno. Non è detto che ci azzecchino, ma ricordiamoci che gli attacchi speculativi dell'autunno 2011 arrivarono e si accanirono nel momento in cui i mercati percepirono che, l'allora maggioranza di Centro-Destra, non era in grado di "quagliare" nulla sulla Legge di stabilità...
    Neoliberista la Lega?
    Salvini sta al liberismo come Falcinelli sta a Marco Van Basten, dai
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #23504
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Neoliberista la Lega?
    Salvini sta al liberismo come Falcinelli sta a Marco Van Basten, dai
    Non è molto diversa dal trumpismo la lega. Tradizionale neoliberismo internamente e nazionalismo rabbioso fuori.
    Dove il neoliberismo non è un approccio liberale, non ha nessun interesse a tutelare il buon funzionamento dei mercati ma soltanto a tutelare le rendite di posizione dei gruppi economici dominanti (che secondo loro sono dominanti perché hanno vinto la sfida del mercato, mentre in realtà sono solo più ammanicati con il potere politico che infatti provvedono a finanziare generosamente)

  5. #23505
    Vento fresco L'avatar di Presidente
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Questo "si dice" l'ha detto uno in campagna elettorale permanente già qualche anno fa; evidentemente durante le sue perenni assenze dal Parlamento europeo (pagate da tutnegare, ed è possibile ai cittadini europei, così si distribuisce equamente l'efficienza) ha impiegato il tempo come addetto all'immigrazione tedesca controllando il curriculum di tutti quelli che speravano di accasarsi a Berlino
    Stai sicuro che i tedeschi non lasciano mai nulla al caso
    Non mi stupirei se quel "si dice " fosse realtà. Tra l'altro vorrei sapere chi in Europa ha pagato la Turchia per bloccare l'afflusso degli immigrati da quella zona.
    Riguardo all' economia, credo che molti italiani farebbero anche lavori umili, ma vogliono essere pagati bene e con tutti i contributi versati. Molti immigrati si accontentano di meno, non si può negare che ci sia sempre il rischio di spostare salari e stipendi vs il basso. La questione non va sottovalutata.
    Io stesso lavoro in un patronato caf vicino casa mia, lavoro che ho fatto per molti anni lontano da qui (come altri) ma prima di fare questo vicino casa mia, stavo per iniziare a lavorare in una falegnameria. Poi ho trovato di meglio. E ho una laurea e master...
    Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
    Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!

  6. #23506
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Non è molto diversa dal trumpismo la lega. Tradizionale neoliberismo internamente e nazionalismo rabbioso fuori.
    Dove il neoliberismo non è un approccio liberale, non ha nessun interesse a tutelare il buon funzionamento dei mercati ma soltanto a tutelare le rendite di posizione dei gruppi economici dominanti (che secondo loro sono dominanti perché hanno vinto la sfida del mercato, mentre in realtà sono solo più ammanicati con il potere politico che infatti provvedono a finanziare generosamente)
    neoliberismo nell'Enciclopedia Treccani
    X me quella del neoliberismo è più una leggenda che altro. Leggo spesso che dall'inizio degli anni '80 (cioè dai governi Reagan e Thatcher) ad oggi il neoliberismo ha dominato e imperato su tutti i Paesi avanzati. Ora: se neoliberismo significa meno tasse, meno spesa pubblica e meno debito, è evidente che qualcosa non quadra. In tutti i Paesi avanzati oggi ciascuna di queste tre grandezze è SIGNIFICATIVAMENTE più alta del 1980.

    Più che neoliberismo oggi abbiamo casomai un socialismo monetario senza precedenti.
    Ad ogni modo un partito come la Lega, che vuole significativamente aumentare la spesa pensionistica, eliminando una riforma che ha cercato di renderla sostenibile, e che ha come idea quella di "creare un ministro per i disabili", "aumentare la spesa per l'istruzione", "uscire dall'Euro e svalutare" (oggi hanno cambiato idea in parte ma al loro interno ci sono professori che uscirebbero ieri dall'Euro, non oggi), più che neoliberista lo definirei socialista e populista. Vuole mettere in pratica politiche che nulla hanno a che vedere con quelle di una vera e propria destra liberista, ad esempio quella del Conservative Party inglese.

    Il programma della Lega, con la sola eccezione della flat tax e del condono per gli evasori, peraltro la flat tax è diventata dual tax , assomiglia piuttosto a quello della Le Pen, solamente meno "fascistoide" (ma nemmeno tanto in realtà, checchè ne dicano qualche nostalgia per il ventennio in cui " i treni arrivavano puntuali" emerge molto chiaramente da parte di Salvini & co)
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  7. #23507
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Stai sicuro che i tedeschi non lasciano mai nulla al caso
    Ma di sicuro non sono in grado di decidere loro il titolo di studio di chi scappa da altri Paesi. E altrettanto certamente lo status di rifugiato non dipende dal titolo di studio.
    I "si dice" son pieni di scie chimiche e di vaccini che fan venire l'autismo; ciò non toglie che restino minchiate sesquipedali.
    E d'altra parte se la disoccupazione tra i rifugiati in Germania è al 40% mi pare più che evidente che gran ingegneri aerospaziali non ne sono entrati...

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Riguardo all' economia, credo che molti italiani farebbero anche lavori umili, ma vogliono essere pagati bene e con tutti i contributi versati.
    LOL! Certo!
    Anch'io voglio far niente tutto il giorno, girare in Ferrari e trombarmi le più belle attrici di Hollywood magari essendo basso e obeso però stranamente non ci riesco.
    Gli italiani e non solo è meglio che si facciano una ragione del fatto che lavoro umile = paga umile e da lì non si scappa. Quindi o fanno in modo di contribuire a far sì che il sistema Paese abbia sempre meno bisogno di lavori umili e più di lavori qualificati o dovranno rassegnarsi ad essere pagati la miseria che il lavoro umile implica.

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Molti immigrati si accontentano di meno, non si può negare che ci sia sempre il rischio di spostare salari e stipendi vs il basso. La questione non va sottovalutata.
    Servono molti immigrati per spostare i salari medi verso il basso. E in ogni caso si parla se non di illegalità di qualcosa molto border line.
    Peraltro non che gli italiani con i contratti a tempo guadagnino chissà che anche in possesso di titoli. E in ambiti che non sono la raccolta dei pomodori, quindi con una "concorrenza" che non è esattamente quella del disperato arrivato con un barcone.

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Io stesso lavoro in un patronato caf vicino casa mia, lavoro che ho fatto per molti anni lontano da qui (come altri) ma prima di fare questo vicino casa mia, stavo per iniziare a lavorare in una falegnameria. Poi ho trovato di meglio. E ho una laurea e master...
    Sfortunata, ma perfetta dimostrazione che se sei costretto al lavoro umile sei anche costretto allo stipendio da lavoro umile indipendentemente dal luogo di nascita e dal titolo di studio.
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  8. #23508
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    neoliberismo nell'Enciclopedia Treccani
    X me quella del neoliberismo è più una leggenda che altro. Leggo spesso che dall'inizio degli anni '80 (cioè dai governi Reagan e Thatcher) ad oggi il neoliberismo ha dominato e imperato su tutti i Paesi avanzati. Ora: se neoliberismo significa meno tasse, meno spesa pubblica e meno debito, è evidente che qualcosa non quadra. In tutti i Paesi avanzati oggi ciascuna di queste tre grandezze è SIGNIFICATIVAMENTE più alta del 1980.

    Più che neoliberismo oggi abbiamo casomai un socialismo monetario senza precedenti.
    Ad ogni modo un partito come la Lega, che vuole significativamente aumentare la spesa pensionistica, eliminando una riforma che ha cercato di renderla sostenibile, e che ha come idea quella di "creare un ministro per i disabili", "aumentare la spesa per l'istruzione", "uscire dall'Euro e svalutare" (oggi hanno cambiato idea in parte ma al loro interno ci sono professori che uscirebbero ieri dall'Euro, non oggi), più che neoliberista lo definirei socialista e populista. Vuole mettere in pratica politiche che nulla hanno a che vedere con quelle di una vera e propria destra liberista, ad esempio quella del Conservative Party inglese.

    Il programma della Lega, con la sola eccezione della flat tax e del condono per gli evasori, peraltro la flat tax è diventata dual tax , assomiglia piuttosto a quello della Le Pen, solamente meno "fascistoide" (ma nemmeno tanto in realtà, checchè ne dicano qualche nostalgia per il ventennio in cui " i treni arrivavano puntuali" emerge molto chiaramente da parte di Salvini & co)
    Premesso che considero l'uso comune del termine neoliberismo uno slogan molto povero di significato e facilmente fraintendibile.
    Quello che si indica comunemente con questo termine è una filosofia politica recente, con pochi legami con la scuola di pensiero economico, che rispetto alle caratteristiche che hai indicato ha significative divergenze. La riduzione delle tasse è solo intesa come riduzione della progressività e spostamento della tassazione verso imposte indirette, la riduzione del debito viene proclamata ma raramente praticata e lo stesso vale per la spesa pubblica. Ma più di questo il neoliberismo si è concentrato sulla riduzione dell'intervento pubblico in economia, promuovendo la privatizzazione delle aziende pubbliche e talvolta dei servizi pubblici (di cui lo stato continua a sostenere in parte il costo)e la deregolamentazione dell'attività economica. Altro pilastro del neoliberismo moderno è la promozione della libera circolazione di capitali e del commercio internazionale, soprattutto all'inizio in maniera totalmente indiscriminata. Il Washington consensus è probabilmente più rappresentativo di questo approccio rispetto alle scuole economiche di inizio 900.

    Se guardi rispetto a questi parametri il perimetro dell'intervento statale si è effettivamente ridotto in maniera significativa. L'economia italiana era molto più statalizzata negli anni 80, anche se le banche e le aziende pubbliche ai fini statistici erano fuori dalla PA. Io non credo che tutte queste cose possano essere condannate in blocco, ci sono chiari e scuri come in quasi tutte le ideologie politiche.
    L'eccesso di fiducia nell'efficienza dell'iniziativa privata ha portato a trascurare il rischio di comportamenti monopolistici o anticoncorrenziali (es. privatizzazione autostrade o Telecom) oppure il rischio di instabilità finanziaria prodotto delle deregolamentazioni del settore, così come sono stati sottovalutati gli impatti sociali dell'apertura commerciale verso paesi con condizioni di lavoro e normative ambientali molto più bassi dei nostri, giusto per fare alcuni esempi.

    Al momento questa ideologia è in ritirata un po' ovunque, soprattutto rispetto alla globalizzazione ma in generale i partiti conservatori stanno rispondendo almeno come retorica ad una domanda di protezione che viene dall'elettorato. All'atto pratico però Trump sta scaricando tutta questa esigenza verso l'esterno, mentre a livello economico-sociale interno l'agenda politica è la solita dei repubblicani. Con la lega credo che sia lo stesso, la domanda di protezione viene scaricata tutta verso l'esterno con il nazionalismo e il contrasto all'immigrazione mentre dentro i confini è tradizionalmente la solita politica di centro-destra.
    Ultima modifica di snowaholic; 08/06/2018 alle 13:07

  9. #23509
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Ma di sicuro non sono in grado di decidere loro il titolo di studio di chi scappa da altri Paesi. E altrettanto certamente lo status di rifugiato non dipende dal titolo di studio.
    E d'altra parte se la disoccupazione tra i rifugiati in Germania è al 40% mi pare più che evidente che gran ingegneri aerospaziali non ne sono entrati...
    Servono molti immigrati per spostare i salari medi verso il basso. E in ogni caso si parla se non di illegalità di qualcosa molto border line.
    Peraltro non che gli italiani con i contratti a tempo guadagnino chissà che anche in possesso di titoli. E in ambiti che non sono la raccolta dei pomodori, quindi con una "concorrenza" che non è esattamente quella del disperato arrivato con un barcone.
    .
    Dal punto di vista politico ed economico, è evidente come gli africani e anche qualche paese asiatico non siano in grado di autodeterminarsi. Sempre lotte tribali tra di loro, dittature feroci, rivoluzioni che cominciano, finiscono, ricominciano..

    Si parla della parte sbagliata del mondo... l'italia ha avuto per 23 anni (1922-45) questo stesso problema, come lo ha avuto il Portogallo di Salazar, Il Brasile, la Spagna franchista, l'est Europa. Tutti paesi che poi hanno cacciato i loro dittatori in vari modi divenendo paesi democratici e forti dal punto di vista economico, più o meno.

    Molti di loro sostengono "veniamo da voi perché non abbiano colpe se siamo nati in un paese non democratico e voi non avete merito di essere nati in un paese che invece è democratico"... e allora i partigiani che hanno scacciato i fascisti? e le rivolte all'est europa che hanno fatto crollare i regimi comunisti? il merito non ce l'abbiamo noi ma ce l'ha qualcuno dei nostri nonni...

    Per la nostra economia non sarebbero necessarie politiche di sostegno alle nascite in modo da invogliare i nostri giovani a rimanere, anche se occorrerebbero politiche anche a sostegno del reddito? la cosa in parte è stata fatta dai Governi precedenti a questo: bonus bebé, Reddito d'inclusione ecc..

    Come può un paese come il nostro con 62 milioni di abitanti diventare il cuscinetto assorbitore di tutta l'emigrazione proveniente da Sud (africani e asiatici che sfruttano la rotta libica, visto che da ungheria e turchia non passano)? avete visto che crescita demografica hanno? quanti immigrati servono? 100 mila, 200 mila? si prendano quelli che ci servono e non mezzo mondo povero da campare con altri debiti (vedi la flessibilità chiesta da Renzi all'Europa) o peggio ancora con aumenti di pressione fiscale o chissà con che altro..
    Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
    Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!

  10. #23510
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Oggi lo spread italiano balza del +9%.Ungheria di nuovo ad un passo e titoli che ha su di noi quasi lo stesso differenziale che avevano quelli tedeschi sui nostri nella primavera 2016:
    SPREAD Titoli di stato Europei Vs BUND
    Non c'è che dire,l'avvicinamento all'Ungheria sul versante spread procede una meraviglia.A quando il sorpasso?

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