Come è scritto nella stessa definizione: implica l'essere "incapaci di comprendere un testo oltre che leggerlo"
mi suona un po' come dire "non capisci un c***o"... non sarà un' offesa, ma siamo al limite
quindi, la signora casalinga o il "vecchietto" (rigorosamente tra virgolette), anzi, per evitare stereotipi, chiunque- non necessariamente per colpa sua - ha una cultura che si ferma alle tabelline, e in un modo o nell' altro non capisce un ca..o (termine popolare per indicare l' "analfabeta funzionale") secondo te deve essere escluso dal diritto primario della nostra costituzione ?... dovrebbe ritrovarsi un governo per il quale non ha potuto votare ?Perchè l'analfabeta funzionale non comprende il perchè avvengono le cose.
Perchè c'è questa immigrazione? Quali sono le cause a monte? Cosa è lo spread e come funziona il rapporto deficit/pil? Chi detiene il debito pubblico e come e quando questo aumenta o diminuisce? Che cosa è la spesa pubblica?
Sono tutti argomenti che, seppur non appassionanti, bisogna conoscere prima di poter mettere una croce, che ci piaccia o no.
L'analfabeta funzionale non può farlo, perchè anche gli venisse spiegato come ad un bambino dell'asilo, non lo capirebbe comunque.
Dunque inutile perdere tempo: togliere al più presto il suffragio universale e rendere possibile il voto solo ed esclusivamente in seguito ad un piccolo esamino.
e dire che hanno lottato per il voto anche quelli del popolo ignorante... quelli che secondo te non dovrebbero votare
'gnamo, via...
Ultima modifica di meteopalio; 12/11/2018 alle 19:25
ma nemmeno se ne può farne una colpa a chi non è in grado...
la scuola dell' obbligo è sempre fino a 16 anni, o è diventato obbligatorio qualcosa in più ?
e allora che vogliamo fare ? Li escludiamo dalla vita sociale, e li ghettizziamo perchè non è stato loro insegnato a comprendere tutto un mondo che magari per il comune mortale ce ne vuole per essere compreso ?... ci credo che la percentuale di "analfabeti funzionali" è alta: se si deve essere esperti di materie socio- economiche a questi livelli, per poter anche solo dire "A"... mi sa che il cestino dove volete buttarli dovrà essere bello largo ! Praticamente qualsiasi ultra 80 enne è un analfabeta funzionale...
ma 100... 200 anni fa, quando erano contadini o pecorai la maggior parte delle persone, (non dimentichiamo che sappiamo più noi oggi su Napoleone o Garibaldi, che non i contemporanei di allora) il mondo doveva sprofondare nel baratro... e non è successo !
Ultima modifica di meteopalio; 12/11/2018 alle 19:23
Concordo pienamente, la democrazia è tale soltanto se è inclusiva e coinvolge la popolazione nella sua interezza, il diritto di voto è inviolabile.
Ed è compito della politica e dei partiti raggiungere tutti i cittadini e rispondere alle loro esigenze. Negli anni 50 c'erano più analfabeti di adesso e non si facevano questi discorsi idioti ma ci si preoccupava di risolvere il problema dell'analfabetismo, anche se qualcuno che rimpiangeva il suffragio censitario probabilmente c'era.
Adesso invece i partiti che da almeno quindici anni sono incapaci di parlare a grosse fette dell'elettorato (essenzialmente perché ci hanno rinunciato, lo dico a ragion veduta visto che ne facevo parte) anziché mettere in discussione le loro scelte politiche, organizzative e il loro modo di fare politica si lamentano dell'elettorato.
La democrazia è per tanti aspetti illusione, poiché in realtà il popolo, anche quello più colto, può sempre essere manipolato da chi ha interesse a fargli credere tantissime cose ed inoltre, fatto ancora più grave, i rappresentanti che il popolo elegge non hanno un potere vero, perché ci sono i poteri forti dell'economia, gli imprenditori, i proprietari delle banche soprattutto a livello europeo (la BCE ad esempio) che decidono quali sono le politiche funzionali ai loro interessi e se i rappresentanti eletti dal popolo non agiscono come vorrebbero ecco che iniziano i ricatti, si dice al popolo che deve votare "bene" altrimenti perderà i suoi risparmi, l'economia non crescerà e via discorrendo. Oltretutto, ed è un grave limite della democrazia stessa, si può comunque affermare che la democrazia è una specie di dittatura della maggioranza, infatti l'opinione della maggioranza viene imposta a tutta la collettività, ma può anche essere pessima e paradossalmente avvalorare persino quella che poi diventerà una dittatura. Un caso storico fu il nazismo, Hitler andò al potere con i voti di molti tedeschi arrabbiati per la crisi del 1929 e manipolati abilmente dal carisma di Hitler e dei suoi seguaci, in fondo fu un voto democratico che uccise la democrazia stessa.
vorrei intervenire un momento sull'analfabetismo imperante in Italia
voglio dare anche un colpo al cerchio e un colpo alla botte come dice Domenico a Snowaholic
una delle colpe è anche dei giornalisti (ATTENZIONE !!! non c'entra nulla con la polemica politica di questi giorni di cui me ne frega NIENTE e non mi accusate di questo perché vi rispondo male )
i motivi sono essenzialmente 2: il secondo magari sarà più futile del primo, ma secondo me fa capire molto degli italiani e lungi da me il nazionalismo
1) sta iniziando a Palermo, organizzata dall'Italia, una conferenza sul futuro della Libia. Mi sembra molto importante, sono stati invitati "attori" importanti (USA, Russia, Egitto, gli uomini forti in quel martoriato paese, and so on...)
sul Corriere cartaceo la notizia era a pagina 13, su Repubblica on line oggi pomeriggio era più importante sapere che 90 anni fa nasceva Topolino e sul Corriere ti fanno sapere che, invece di Mickey Mouse si sarebbe dovuto chiamare Mortimer, a Roma avrebbero detto me' co.oni...)
Vorrei ricordare al "quarto potere" che devi dare notizia di un fatto internazionale che potrebbe essere importante (ti stanno anticipatici quelli che hanno organizzato questo incontro? Pazienza... anche a me non ispirano fiducia), avere i confini stabili va bene anche a te, magari gli immigrati verranno trattati meglio (visto che si parla sempre di campi di concentramento siti in Libia), magari ENI ritorna ad avere importanza in quel paese, magari finisce una guerra civile tra bande e tribù che tiene in ostaggio la popolazione di un intero paese, ecc. ecc.
2) in quest'ultimo fine settimana in Gran Bretagna e Francia si sono tenute le celebrazioni per il centenario della fine della prima guerra mondiale. Sono settimane che sulla BBC si fa di tutto per ricordare questo anniversario, in Francia si è ricordato con grandi celebrazioni la carneficina di milioni di soldati e popolazione civile
In Italia? Cerimonie meste, più importante le Frecce Tricolori (belle, per carità), sembrava quasi che bisognava vergorgnarsi del sacrificio di 1 milione e 240 mila persone tra soldati e civili. Guerra sbagliata? Può darsi. Ma se tutte le guerre sono sbagliate, allora lo erano anche le guerre di indipendenza
il mio j'accuse cari giornalisti: l'analfabetismo lo state creando pure voi con i vostri articoli basati sul nulla, senza una informazione corretta e quanto più obiettiva, senza un approfondimento, mai andate oltre il vostro naso, con le notizie su Meghan e su come si veste ma di cui non ci interessa GNENTE (alla romana)
dite che l'italiano medio è analfabeta a livello economico finanziario? è analfabeta a livello linguistico, a livello politico? ma allora scrivete articoli, siete voi che dovete portare la cultura dentro le case, elevare le menti
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Anche se, Fabio, non è vero che in Italia la fine della grande guerra non sia stata ricordata non è vero del tutto però, a Trieste (che divenne italiana solo quel giorno del 1918) la festa è stata data in diretta sulle TV nazionali.
Sulla conferenza sulla Libia condivido
ma mica per colpa dell' analfabetismo funzionale
i problemi erano altri: malattie, povertà, mortalità infantile...
e poi le guerre: non a caso, se stiamo meglio adesso lo dobbiamo anche al fatto che stiamo attraversando uno dei periodi di pace più lunghi della storia (e qui la grattatina scaramantica ci vuole!)...
essere "ignoranti", come ripeto, può essere considerato uno dei problemi (uno dei tanti, non certo il più grave)... basta che non sia considerato una colpa, o peggio ancora, un motivo di discriminazione sociale !
Ma ci mancherebbe: magari è finita così perchè costretto dagli eventi.
Ma francamente che il futuro debba essere deciso da chi non è in grado di capire neppure alla lontana come girano le cose mi fa roteare le gonadi.
La situazione attuale è l'esaltazione del corollario del principio di Peter e i risultati si vedono tutti.
Ma assolutamente no.
100 o 200 anni fa rispetto a oggi il mondo ERA un baratro.
Poi qualche illuminato ha guidato la salita. Se avessero vinto quelli che vendono il fumo oggi probabilmente vivremmo ancora in un mondo da agricoltura di sussistenza...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Negli anni '50 e successivi quando c'erano le campagne vaccinali si faceva la fila per farseli ed evitare le malattie e nessuno si sognava di dar voce ai deficienti che cianciavano di metalli pesanti e multinazionali che si arricchiscono.
Certo che c'erano analfabeti, ma le possibilità sono 2: erano tali, ma consapevoli e quindi si fidavano di chi le cose le sapeva e non pretendevano di essere loro a dettare l'agenda o erano meno in percentuale reale.
Oggi come pensi di risolverlo il problema? A breve termine intendo (perchè a lungo termine ci si può riuscire solo con un'istruzione migliore e non mi sembra proprio che si stia andando in quella direzione). Chiudendo i social?
E questo non ha nulla a che vedere con "la lingua" che parla il partito X o il partito Y.
Come ho detto più volte non è il risultato delle elezioni che sposti la triste realtà: quelli che han votato stavolta son gli stessi che han votato la volta precedente (a meno del triviale, ovvero morti nel frattempo e neo diciottenni).
Ultima modifica di FunMBnel; 13/11/2018 alle 09:38
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