Ma allora vedi che siamo d'accordo!
L'analfabeta funzionale finisce proprio lì!
Attenzione, io non dico che per votare si debba per forza essere dei dottori in economia. Dico che si debba poter almeno capire un testo scritto per normodotati. Tutto lì! E se ci saranno alcune persone escluse dal voto direi meno male, perchè non sanno quello che fanno.
Paradossalmente ritengo ingiusto il limite anagrafico dei 18 anni, perchè, di fatto, è un esclusione su una base puramente anagrafica, fatta sulla base di una "media" di sviluppo psicologico dell'individuo. Ma, appunto, è una media. Ci sono 18enni in piena crisi adolescenziale totalmente incapaci di capire cosa è giusto e sbagliato e altri che sono già padri di famiglia perfettamente autonomi.
Questa è un'esclusione bella e buona fatta sulla base di un parametro.
Ma l'esamino, il cui esito positivo sia la conditio-sine-qua-non per il voto non sarebbe assolutamente discriminatorio, anzi, sarebbe limpidissimo.
Così come lo è l'esame per la patente, una laurea, un qualsiasi altro titolo.
Lou soulei nais per tuchi
Comunque, va detto che i partiti principali oggi al governo sono stati votati anche da molti laureati
Sulla capacità di agire hai ragione, a mezzanotte sul diritto qualche imprecisione mi capita. Ma non cambia il ragionamento di fondo che stavo facendo..
Sul fatto che per te l'istruzione sia prioritaria non ho dubbi, ma i politici rispondono a chi li vota. E se togli il diritto di voto ad una parte di popolazione potranno fare politiche economiche contro quei gruppi sociali e trascurare i servizi a loro dedicati, favorendo invece chi il diritto di voto ce l'ha e non si lamenterebbe di ottenere un trattamento privilegiato a discapito dei poracci che non votano. Ma varrebbe lo stesso per molti altri ambiti come il mercato del lavoro, dove la trovi una maggioranza che tutela i diritti dei lavoratori se chi ne ha più bisogno non può nemmeno votare?
Io non sono così sicuro che il ciarlatano venga sempre scelto, purché la soluzione di medio/lungo esista davvero e sia supportata da politiche concrete e tangibili. Se invece il messaggio che passa è "così va il mondo, arrangiatevi a studiare e potrete prosperare nell'economia della conoscenza" suona un po' come il mangino le brioches di Maria Antonietta.
Gli vuoi togliere il diritto di voto, non basta? Probabilmente è l'unico strumento che hanno per far valere i loro interessi, visto che il loro peso economico è pressoché nullo.
Non lo affiderei direttamente a loro, la democrazia rappresentativa serve a questo. Ci sono il parlamento e il governo per questo, con tutti gli staff tecnici, gli organismi di garanzia e le istituzioni indipendenti dal governo.
Ma sicuramente gli lascerei voce in capitolo nella scelta degli eletti, è il principio base della democrazia su cui si poggiano tutti gli Stati di maggior successo di questo pianeta. Restringere il diritto di voto per incapacità di gestire situazioni di questo tipo sarebbe soltanto l'ennesimo errore di una società disfunzionale e disunita.
E quante altre prove ti servono?
Ovviamente si parla del ciarlatano che promette la luna, non del ciarlatano in genere...
Il problema delle soluzioni a medio e lungo termine è che, ammesso e non concesso che funzionino davvero, è che i risultati si vedranno a medio e lungo termine.
E oggi invece funziona che le richieste sono praticamente del tono "tutto e subito" e l'offerta politica (nel senso deteriore del termine) si adegua.
Messaggio storicamente interpretato in modo opposto a quel che voleva significare, ma fa nulla.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mah,non sono d'accordo.Per me il Bassini ha ragione: in una realtà complessa e con elevati tassi di deprivazione culturale, le probabilità che vinca chi propone il messaggio semplificato e non chi propone la soluzione ragionata e realizzabile sul lungo periodo sono altissime.
L'unica è combattere la deprivazione culturale ma ai semplificatori non conviene.
Ah, en passant: Niente fondi all'istituto di ricerca di Rita Levi Montalcini - Lettera43
Sarebbe interessante capire che ne pensa @meteopalio, che scrive su un forum meteo e quindi è un cittadino cui le tematiche scientifiche in linea di principio dovrebbero stare a cuore, di questo scempio by "gli amici della ggente".
Sarebbe anche interessante chiarire un punto, @snowaholic: se per te parlare di conoscenza è parlare di brioches(per me ad es. non lo è), il pane da offrire alle classi più in difficoltà per te quale sarebbe? Il reddito di cittadinanza?La rinazionalizzazione anti-globalizzazione(che secondo me tu alla fine della fiera,al netto di tante parole forbite,non vedi affatto di cattivo occhio, da qui la tendenza al cerchiobottismo e le fasi in cui Brancaccio sembra impossessarsi della tua tastiera;secondo me hai molto in comune con quell'area di pensiero.Se non Brancaccio, Fitoussi senza dubbio).
Ultima modifica di Josh; 15/11/2018 alle 11:09
cioè fammi capire... dopo che ho combattuto l'idea dell' esclusione al voto degli analfabeti funzionali, adesso che ritengo di escludere dal voto chi ha severe compromissioni di capacità cognitive, che non si rende nemmeno conto di avere in mano una matita, sarei IO il "fascista"...
peraltro non credo proprio che voti chi sta messo così
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