Ricapitoliamo, @marco85 e @enniodiprinzio: per il bibitaro, Draghi sta tradendo l'Italia(mentre è colui che ne sta ritardando il tracollo definitivo) e l'OCSE è un'accolita di insensati ossessionati dall'austerità. Il dubbio che l'Italia sia la sola delle prime 10 economie del mondo per dimensioni ad entrare in recessione anche per le politiche di questo governo di cialtroni, che compra il consenso redistribuendo la ricchezza che non ci si preoccupa prima di produrre, può mai sfiorare un competente in nulla?
Anche l'Ocse prevede l'Italia in recessione per tutto il 2019. I nostri governanti si arrabbiano con l'Ocse come alunni che se la prendono con i professori che ne accertano l'ignoranza.
Ultima modifica di Josh; 02/04/2019 alle 09:41
In realtà il rallentamento è piuttosto diffuso, nella seconda metà del 2018 è andata male quasi ovunque rispetto al 2017. A livello di PIL ancora non sono dati molto allarmanti ma i dati PMI indicano un netto peggioramento nel 2019. Anche l'inflazione core in calo a +0,8 non è un buon segno.
Anche per la Germania non c'era motivo per un rallentamento così intenso, il ciclo è più maturo rispetto al resto d'Europa ma non rispetto al resto del mondo, la quasi recessione di questi mesi infatti è quasi interamente importata. Con Italia e Francia fanno il 60% dell'economia europea, i piccoli non riusciranno a rimanere immuni.
Certo con una visione panglossiana dell'economia europea qualche aspetto positivo lo trovi sempre tra 19 Paesi, ma è un modo veramente poco utile di analizzare le cose, nascondere i problemi sotto il tappeto è un ottimo modo per farseli esplodere in faccia dopo un po' di tempo.
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Ultima modifica di snowaholic; 02/04/2019 alle 13:05
L'indice PMI è probabilmente il più inutile che esista, ed il rallentamento in sé dice poco - nel 2016-17 la crescita americana era più che dimezzata rispetto al 2014-15, per dire.
Invece trovi sempre qualche aspetto negativo e puoi sempre rigirarti la verità come ti pare se consideri solo i dati che ti interessano e liquidi gli altri come poco rilevanti o fuorvianti.Certo con una visione panglossiana dell'economia europea qualche aspetto positivo lo trovi sempre tra 19 Paesi, ma è un modo veramente poco utile di analizzare le cose, nascondere i problemi sotto il tappeto è un ottimo modo per farseli esplodere in faccia dopo un po' di tempo.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Mi fermo qui, visto che parliamo di un indice utilizzato da tutti gli analisti che devono valutare la congiuntura economica in tempo reale.
Vedremo quando escono le stime del primo trimestre e le previsioni FMI di aprile, secondo l'OCSE la crescita della zona euro sarà 1% nel 2019 e probabilmente è il massimo cui si può arrivare.
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Rofl, un indice che era a 54-55 nel bel mezzo della recessione nerissima del 2012-13 col PIL a -3%, e che al contrario era attorno ai valori odierni nel 2015 quando il PIL italiano si apprestava a tornare in positivo. Per carità. Se devo fare previsioni sul PIL futuro il PMI è uno dei primi indici che guardo, così posso dedurre che succederà l'opposto di quanto dice.
Ad ogni modo non ho nessun dubbio che il 2019 sarà un anno ben poco esaltante per la crescita europea.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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