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  1. #25961
    Josh
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  2. #25962
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Io adesso sono curioso di vedere cosa accadrà nei prossimi mesi o l'anno prossimo se non ci saranno miglioramenti economici, se la disoccupazione non scenderà ecc... Porranno l'attenzione su altro per distrarre il popolo? Si dimetteranno? Tutto continuerà come se niente fosse?

  3. #25963
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    Io adesso sono curioso di vedere cosa accadrà nei prossimi mesi o l'anno prossimo se non ci saranno miglioramenti economici, se la disoccupazione non scenderà ecc... Porranno l'attenzione su altro per distrarre il popolo? Si dimetteranno? Tutto continuerà come se niente fosse?
    Intanto oggi,se non erro,una delle agenzie di rating dovrà esprimersi sull'Italia...

  4. #25964
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Intanto oggi,se non erro,una delle agenzie di rating dovrà esprimersi sull'Italia...
    Secondo me lasceranno tutto come sta, rispetto all'ultima volta non è cambiato molto.

    Il vero nodo sarà come sempre la finanziaria, solo per non aumentare il deficit ulteriormente servono coperture per quasi 20 miliardi, senza clausole di salvaguardia finiremmo attorno al 3,5%.

    Qualche miliardo potrebbe venire dalla minore spesa per rdc e quota cento, ammesso che non li spendano in altro, ma qualcosa dovranno inventarsi, anziché continuare a parlare di improbabili ulteriori riduzioni di tasse. Di sicuro l'UE non consentirà di aumentare il deficit oltre il 2,4, sarà già tanto se consentono di lasciarlo invariato.

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  5. #25965
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Come previsto, confermato sia il rating sia outlook.

    A proposito di cose prevedibili, merita una menzione la fine delle trattative tra Deutsche e Commerzbank, che si sono bloccate di fronte agli scarsi benefici (prevalentemente legati alla possibilità di 20-30 mila licenziamenti) e agli elevatissimi rischi che presentava l'operazione, inclusa la necessità di un aumento di capitale attorno ai 10 miliardi. Adesso per Commerzbank potrebbe farsi avanti Unicredit, per la quale l'acquisizione avrebbe molto più senso (bisogna vedere se hanno i capitali però).

    Anche in Germania i politici hanno il vizio di perseguire idee che risultano improponibili a chiunque abbia valutato con un minimo di attenzione e competenza il problema, salvo scontrarsi con la dura realtà economica...

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  6. #25966
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Secondo me lasceranno tutto come sta, rispetto all'ultima volta non è cambiato molto.

    Il vero nodo sarà come sempre la finanziaria, solo per non aumentare il deficit ulteriormente servono coperture per quasi 20 miliardi, senza clausole di salvaguardia finiremmo attorno al 3,5%.

    Qualche miliardo potrebbe venire dalla minore spesa per rdc e quota cento, ammesso che non li spendano in altro, ma qualcosa dovranno inventarsi, anziché continuare a parlare di improbabili ulteriori riduzioni di tasse. Di sicuro l'UE non consentirà di aumentare il deficit oltre il 2,4, sarà già tanto se consentono di lasciarlo invariato.

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    Sì,tutto invariato,compreso l'o. negativo

  7. #25967
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Davide1987 Visualizza Messaggio
    meglio investire sul mattone
    Mah,non credo proprio: in primis,per l'andamento demografico disastroso,evidenziato dal buon @snowaholic; in secondo luogo,perché una lunga stagnazione o peggio ancora una fase recessiva hard deprimerebbero anche il mercato immobiliare, che ha terminato la sua ultima fase espansiva nel lontano 2009,non dimentichiamolo; in terzo luogo, una possibile emergenza economica potrebbe,in ultima analisi,portare ad un inasprimento del prelievo fiscale sulla ricchezza patrimoniale immobiliare.
    Quello che dici valeva nel 2000/01,ne è passata di acqua sotto i ponti da allora.

  8. #25968
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Davide è meglio puntare su cose che abbiano valore intrinseco per la propria sopravvivenza e benessere che case o altre attività immobiliari da cui ricavare redditi improbabili, che dipendono da acquirenti o clienti per nulla scontati, in una nazione alla canna del gas che può fallire da un anno all'altro, o semplicemente vedere una nuova recessione. E già quasi ci siamo, la crescita è 0.

    Anche sulla scia di un possibile andamento economico negativo internazionale, a cui siamo legati per le esportazioni, per gli investimenti, per il turismo o indebolimento della fiducia sulla solvibilità del nostro debito pubblico, anche ad relationem alla fiducia sui debiti pubblici di altri Stati esteri. Oppure una modifica della politica monetaria iperespansiva( da iperbolla finanziaria quale è) della BCE, quando lascerà Draghi.

    Bisogna puntare sulle cose utili non su cose di dubbia utilità o permanenza di utilità e valore nel tempo.

  9. #25969
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Il risultato elettorale spagnolo sembra tranquillizzare i mercati. E' vero che la compagine che era al governo l'anno scorso non ha la maggioranza e trovare una soluzione pare arduo ma almeno l'estrema destra ha mostrato i suoi limiti in una consultazione elettorale nazionale. @snowaholic, l'Italia si conferma l'unico Paese dell'Europa occidentale dove tre partiti fieramente populisti sommano quasi il 70% dei consensi.
    Altrove, i partiti di sistema vacillano ma tengono o al più(Austria) le formazioni populiste vengono assorbite in alleanze moderate.
    Cosa ha di specifico l'Italia, @nevearoma, per giustificare questa situazione di tipo ungaro-polacco o addirittura brasiliano?

  10. #25970
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Quello che ha di particolare l'Italia è che storicamente siamo divisi in campanili e staterelli, non ci siamo mai riconosciuti come un unico popolo, se non nel pensiero degli intellettuali risorgimentali prima e di parte di quelli successivi, compresi gli uomini delle Istituzioni, e in più i servitori dello Stato in generale. Il popolo invece ha sempre pensato in ottica localistica, diviso o sprezzante di altri localismi, e dello Stato. Una nazione che ha fatto crescere a dismisura la corruzione pubblica, perchè lo Stato secondo tantissimi Italiani è da sfruttare per i propri tornaconti e non da difendere.
    Una nazione che ha tollerato l'antistato per eccellenza che sono le mafie, che si sono espanse allegramente dal Sud fino al Nord.

    Confidavo fino ad alcuni lustri fà nella capacità del Nord di arginare il fenomeno e invece tanti finti servitori dello Stato e specie la politica centrale romana ne hanno permesso l'espansione, non combattendolo efficacemente, ma facendo affari e compromessi con le varie mafie, che nel tempo si sono differenziate e ramificate.

    Lo Stato viene purtroppo considerato da decenni la mucca da mungere per i propri loschi affari, o per il proprio posto fisso, non curandosi che la mucca così sfruttata finisce al macero.

    Ora che le vacche grasse sono da un pò finite, le generazioni successive a quelle del boom economico ( in gran parte a suon di debito e sprechi) sono sfiduciate dalle Istituzioni democratiche(così vengono dette almeno), dai politici, dagli amministratori locali riconducibili ai partiti storici che hanno permesso il declino italiano oramai esploso ed irreversibile.

    Chiunque si spacci per il nuovo ed anti-sistema, statale ed europeo che sia( che è stata la fase terminale della burocrazia e degli sprechi pubblici, come per i fondi europei), viene premiato nell'immediato, salvo il consenso elettorale passare velocemente a chi è ancora più nuovo e illude con nuove promesse irrealizzabili, dati i conti pubblici italiani peggiori che altrove e la situazione internazionale caotica e non rassicurante.

    Ormai sono populisimi usa e getta, che durano l'arco di 1 anno o poco più, il tempo di verificare che le promesse elettorali erano un fake.

    Tanta divisione tra i cittadini, falsità e ipocrisia imperante non ha forse eguali nel mondo, e almeno non in Europa.
    Se l'Italia è sempre stata divisa per motivi storici ora lo è anche per motivi più contingenti, ma gli Italiani oltre ad essere divisi e viscidi approfittatori sono anche pigri per cui guerriglie urbane e guerre civili ancora non se ne vedono, ma servirà che la situazione internazionale ed economica italiana peggiori almeno un altro pò.

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