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  1. #26231
    Vento fresco L'avatar di Presidente
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    In realtà sono gli investitori ad avere le mani legate: finché l'elettorato italiano continuerà a sragionare(con l'approvazione di quel Napoleone dell'economia di Sapelli e di gente simile), non potranno fare altro che tenersi lontani,a tutto vantaggio di altri ex PIGS, Spagna e Portogallo in testa. A proposito...il differenziale fra i titoli portoghesi e quelli italiani ha fatto segnare un nuovo record ad inizio mese.
    Comunque non è che gli eletti poi fanno al cento per cento ciò che hanno promesso, a volte fanno marcia indietro.. oltretutto io ho l'impressione che alcuni movimenti siano nati proprio perché i governi non possono spendere come si faceva con la prima Repubblica, e hanno accolto la protesta di chi si è trovato in difficoltà.
    L'Italiano medio pensa al suo orticello.. basti pensare ai 100 post politici che trovavi su FB anche da parte di miei amici, precari della scuola. Una volta che i loro contratti sono stati stabilizzati, ecco che spariscono i post politici..

  2. #26232
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Comunque non è che gli eletti poi fanno al cento per cento ciò che hanno promesso, a volte fanno marcia indietro.. oltretutto io ho l'impressione che alcuni movimenti siano nati proprio perché i governi non possono spendere come si faceva con la prima Repubblica, e hanno accolto la protesta di chi si è trovato in difficoltà.
    L'Italiano medio pensa al suo orticello.. basti pensare ai 100 post politici che trovavi su FB anche da parte di miei amici, precari della scuola. Una volta che i loro contratti sono stati stabilizzati, ecco che spariscono i post politici..
    Quindi,se io non posso spendere perché mi sono indebitato, prometto a te che se mi voti spenderò lo stesso e tu mi voti perché sei in difficoltà.Ne parlavo con un mio amico e lui diceva:"Ma puoi aspettarti mai che gli elettori facciano scelte razionali?".Ho risposto: no,non me lo aspetto ma,se non hanno un barlume di rinsavimento e anche sull'orlo del baratro perseverano a sragionare, non è più questione di scelta alla singola tornata elettorale ma di un virus di idiozia.

  3. #26233
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Presidente Visualizza Messaggio
    Probabilmente c'è riuscita nel primo Governo Prodi e forse anche nel secondo, ma io non ho dati certi. 
    Diciamo i periodi per non fare nomi: 1996-1999, 2007

  4. #26234
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Misure che Breznev approverebbe in pieno.
    L'Italia è una delle nazioni più tassate al mondo e ovviamente la soluzione è prendere più tasse ottenendo come contropartita di affondare il mercato immobiliare definitivamente. Una vera genialità. Ma tu poi hai idea di cosa significhi togliere 2 mila miliardi di risparmi privati dalle mani degli italiani? Io a volte credo che parliate senza pensare manco mezzo secondo. Forse non hai bene idea del fatto che comunque il patrimonio influenza il livello di investimenti e di spesa di un individuo. Tagliare metà patrimonio di punto in bianco vuoldire mandare la domanda al tappeto, e altroché 1929 dopo...
    Magari non tutti e 2 mila miliardi, ma già i 2/3 consentirebbero una forte riduzione del debito, ed essendo poco, poi si può rilanciare l'economia spendendo un po' più di oggi

  5. #26235
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Magari non tutti e 2 mila miliardi, ma già i 2/3 consentirebbero una forte riduzione del debito, ed essendo poco, poi si può rilanciare l'economia spendendo un po' più di oggi
    Perché oggi spendiamo poco in effetti...
    Ti faccio notare una cosa: il debito pubblico è cresciuto di pari passo con la pressione fiscale in Italia. In entrambi i casi la crescita è stata esplosiva dal 1980 fino alla metà degli anni 90. E vuoi sapere quando è diminuito un poco il debito pubblico? Proprio tra il 1997 e il 2005, nella stessa fase in cui la pressione fiscale è moderatamente diminuita. Dal 2006 in avanti emtrambe le grandezze sono tornate a crescere.
    Questo vuol dire solo una cosa: il debito pubblico ha origine in una spesa corrente eccessiva. E di conseguenza lo riduci solo tagliando la spesa in welfare e altri servizi (o mettendo un contributo obbligatorio x pensioni acquisite col retributivo). Nuove imposte come vorrebbero i tanti forcaioli di Stato non faranno altro che dare il colpo di grazia totale a quel che resta del ns sistema economico.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #26236
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Magari non tutti e 2 mila miliardi, ma già i 2/3 consentirebbero una forte riduzione del debito, ed essendo poco, poi si può rilanciare l'economia spendendo un po' più di oggi
    Ne deduco che, soprattutto per la parte immobiliare, non hai capito una fava di quello che è stato scritto in precedenza...
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    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  7. #26237
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Magari non tutti e 2 mila miliardi, ma già i 2/3 consentirebbero una forte riduzione del debito, ed essendo poco, poi si può rilanciare l'economia spendendo un po' più di oggi
    Ci riprovo per l'ultima volta: prendere 2000 ma anche 1000 o 500 o 200 miliardi tutti in un colpo è materialmente impossibile. Tutta la ricchezza degli Italiani ammonta a poco meno di 10 mila miliardi, incluso proprio tutto, dai soldi che hai nel portafogli ai beni strumentali delle aziende familiari. Oltre il 60% sono attività non finanziarie, dagli immobili (residenziali e non) alle varie tipologie di capitale fisico. La quasi totalità di questo patrimonio non è facilmente convertibile in contanti, non sono "soldi".

    Ipotizziamo di tassare tutto al 10% per prendere 1000 miliardi. A me personalmente toccherebbe pagare qualcosa tipo 35 mila euro, ma io 35 mila euro liquidi NON CE LI HO. Dovrei accendere un mutuo per pagare le tasse? I miei genitori sarebbero più o meno nella stessa situazione, magari un po' meglio perché potrebbero vendere i BTP e le azioni che detengono per pagare la patrimoniale (il grosso del patrimonio anche per loro sono immobili, fondi pensione vincolati, ecc). Ancora peggio sarebbe per le grandi fortune, chi ha patrimoni veramente elevati non li tiene in contanti sotto il materasso né sul conto corrente. Prendiamo Del Vecchio, il più ricco d'Italia, dove cavolo li trova 2 miliardi di euro cash per pagare la patrimoniale? Dovrebbe vendere massicciamente un decimo di tutte le sue attività finanziarie e immobiliari.
    Cosa succede se tutti vendono contemporaneamente? Il mercato collassa, quei 10 mila miliardi diventano 5 (o 4 o 3), quindi l'aliquota effettiva sale al 20-30%. Il sistema bancario salta per aria e con esso tutto il sistema del credito e abbiamo prodotto una bellissima grande depressione, senza nemmeno riuscire nell'intento originario di risanare i conti pubblici. Non è un caso che nessuno al mondo abbia mai pensato di fare una roba del genere.

    Tutto il discorso sulla patrimoniale straordinaria non ha alcun senso, i discorsi sulla ricchezza privata sono soltanto una scusa per quelli che vogliono fare ancora più debito tipo Savona, che vorrebbe fare come il Giappone dimenticandosi che il debito pubblico netto giapponese è più basso del nostro.
    Ultima modifica di snowaholic; 18/06/2019 alle 18:52

  8. #26238
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Diciamo i periodi per non fare nomi: 1996-1999, 2007
    Si okay, ma comunque fare un nome in questo caso era per dare una precisa informazione che naturalmente non ha nulla a che vedere con discorsi di simpatie politiche.

  9. #26239
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Tutto il discorso sulla patrimoniale straordinaria non ha alcun senso, i discorsi sulla ricchezza privata sono soltanto una scusa per quelli che vogliono fare ancora più debito tipo Savona, che vorrebbe fare come il Giappone dimenticandosi che il debito pubblico netto giapponese è più basso del nostro.
    Se l'Italia avesse anche solo in parte l'efficienza giapponese, saliremmo subito dall'ottavo al quarto posto come economia del mondo.
    Il Giappone per me resta la migliore economia del mondo, per motivi immaginabili, se viene superato da usa e Cina è anche perché si tratta di nazioni grosse come un continente o quasi.
    L'innovazione tecnologica giapponese è risaputa.. o almeno lo era.
    Ha un debito elevato, uno dei più alti del mondo nel rapporto col pil, ma bisognerebbe aprire davvero una discussione a parte per parlare di questa nazione, come di altre.
    E poi naturalmente gli investitori si fidano di più del governo giapponese che di quello italiano.. detto in maniera grezza..

  10. #26240
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Perché oggi spendiamo poco in effetti...
    Ti faccio notare una cosa: il debito pubblico è cresciuto di pari passo con la pressione fiscale in Italia. In entrambi i casi la crescita è stata esplosiva dal 1980 fino alla metà degli anni 90. E vuoi sapere quando è diminuito un poco il debito pubblico? Proprio tra il 1997 e il 2005, nella stessa fase in cui la pressione fiscale è moderatamente diminuita. Dal 2006 in avanti emtrambe le grandezze sono tornate a crescere.
    Questo vuol dire solo una cosa: il debito pubblico ha origine in una spesa corrente eccessiva. E di conseguenza lo riduci solo tagliando la spesa in welfare e altri servizi (o mettendo un contributo obbligatorio x pensioni acquisite col retributivo). Nuove imposte come vorrebbero i tanti forcaioli di Stato non faranno altro che dare il colpo di grazia totale a quel che resta del ns sistema economico.
    Però scusa, se tu aumenti le tasse ma diminuisci le spese comunque rientri dei soldi.
    I paesi scandinavi, come pure la Germania, hanno una pressione fiscale alle stelle ma hanno servizi efficienti

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