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  1. #26511
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Seminerio é una persona seria, quando dico liberale non è un insulto per me. E essere liberali non implica essere contrari alle politiche fiscali anticicliche, anche se spesso i due aspetti vengono mischiati. Però ho diversi punti di dissenso politico verso quel gruppo e secondo me sbagliano le priorità anche in termini di politica economica.

    In termini di pensiero economico Brancaccio e Undiemi non sono certo neokeynesiani, il primo è un marxista con deboli influssi keynesiani e la seconda è una giurista.
    Il neokeynesismo moderno (in inglese new keynesians da non confondere con i neo-keynesians del dopoguerra) è una corrente prevalentemente moderata e molto diversificata, che va dal repubblicano Mankiw ad economisti più di "sinistra" come Blanchard. È una rivisitazione piuttosto edulcorata del Keynesismo originale che parte dalla necessità di micro-fondare la macroeconomia keynesians, per cui solo in alcune situazioni più particolari come lo zero lower bound produce risultati più simili al keynesismo classico. Io stesso mi considero più keynesiano in senso classico che neokeynesiano moderno, perché le assunzioni modellistiche dell'approccio neokeynesiano sono molto discutibili, dinamiche di tipo keynesiano classico sono molto più diffuse di quanto quei modelli ammettano. Infatti Krugman come tutta l'area dell'economia internazionale hanno mantenuto un approccio più old style, perché in economia aperta i modelli neokeynesiani moderni fanno molta più fatica ad ottenere risultati realistici rispetto ai vecchi modelli di scuola keynesiana (i sopra citati neo-keynesians come Hicks, Mundell, Samuelson ecc).

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    Keynes è stato un gigante del pensiero,come Ricardo. Ad ogni modo concordo su Brancaccio: si definisce neokeynesiano ma il background è di tipo marxista

  2. #26512
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Il Mes intanto fa discutere, a torto o a ragione non si capisce

  3. #26513
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Il Mes intanto fa discutere, a torto o a ragione non si capisce
    Si capisce, si capisce.
    Premesso che il 99.9% di quelli che ne parlano diffusamente non ha capito una minchia, all'interno di questo grande gruppo c'è qualcuno intellettualmente onesto e una grande maggioranza di gente al limite del criminale.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  4. #26514
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Brexit ormai sarà certa si può dire

  5. #26515
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Brexit ormai sarà certa si può dire
    Stefano, in tutti questi anni avevi avuto qualche dubbio che non fosse così?
    you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  6. #26516
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Il fatto che ci sarà la brexit non è un buon segno per l'Europa, come già avevo detto. Mi sono sempre augurato che i tempi non fossero così brevi per la disintegrazione dell'Europa, con tutte le conseguenze predette, ma purtroppo i fatti si incanalano verso questo scenario

  7. #26517
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Ora c'è la certezza che escano il 31 gennaio ma passeremo tutto il prossimo anno a capire come usciranno davvero, visto che fino al 31 dicembre 2020 di fatto stanno ancora nel mercato unico e in caso di mancato accordo saremmo al punto di partenza con una hard brexit devastante posticipata di un anno.
    Johnson continua ad avere una posizione ambigua e incoerente in questo, perché da un lato dice di volere un accordo di libero scambio dall'altro pone condizioni irricevibili. Secondo me alla fine calerà le braghe, forte della sua ampia maggioranza che gli premette di ignorare gli euroscettici oltranzisti, ma non si può mai sapere.

    Secondo me può essere una ottima opportunità per rafforzare la UE, sia mostrando chiaramente che starne fuori ha un costo elevato sia eliminando uno degli stati più ostili ad una ulteriore integrazione politica, i prossimi anni ci diranno se sapremo sfruttarla.



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  8. #26518
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Si capisce, si capisce.
    Premesso che il 99.9% di quelli che ne parlano diffusamente non ha capito una minchia, all'interno di questo grande gruppo c'è qualcuno intellettualmente onesto e una grande maggioranza di gente al limite del criminale.
    Il fatto che sia possibile buttare in caciara in questo modo una discussione su un tema così importante è un perfetto esempio della situazione drammatica del nostro sistema politico e degli organi di stampa.
    Per finalità di becera speculazione politica si attacca una riforma che per quanto migliorabile è indubbiamente un passo avanti rispetto allo status quo, situazione paragonabile per certi versi alla riforma del trattato di Dublino, che è stata boicottata dai politici italiani nonostante il trattato esistente fosse estremamente penalizzante per noi.
    Ovviamente non c'è nessuna reale argomentazione contro la riforma, tanto che se ne sono accorti solo una volta passati all'opposizione, ma gli organi di stampa hanno alimentato la confusione anziché fare il loro lavoro e provare a spiegarla, anche quelli teoricamente europeisti.

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  9. #26519
    Vento forte L'avatar di Fabio68
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Se l'UE vuole fare qualcosa "da grande" questo è il momento
    fuori la Gran Bretagna, quasi sempre corpo estraneo all'Unione
    ora gli stati membri debbono capire cosa fare se continuare con questa pantomima oppure tracciare le basi di una vera Unione ad esempio, per dirne una, fiscale (non solo monetaria che è l'ultimo passo, non il primo)
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    il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen

  10. #26520
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Condivido tutto quanto detto negli ultimi interventi.
    Comunque, secondo alcuni è anche l'inizio della fine della Gran Bretagna, così come la conosciamo (la Sturgeon infatti in Scozia ha avuto un boom e sta pensando di richiedere nuovamente un referendum secessionista, in Nord Irlanda invece, il Sinn fein ha avuto un risultato molto buono, si teme il ritorno alla violenza (per me basterebbe un referendum se la popolazione vorrebbe fondersi all'Irlanda o rimanere con la Gran Bretagna)

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