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  1. #26931
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Attenzione che oggi sul maggior quotidiano tedesco esce un importante statement di scienziati, banchieri stessi, imprenditori e pure ricercatori di ambito umanistico a favore degli euro-Coronabond

    Corona und Wirtschaft: Autoren fordern Corona-Bonds - Wirtschaft - SZ.de

  2. #26932
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Quando la storia della critica non diventa un "cliché" consolidato, ed ad un certo momento pure stucchevole, mi sta bene quanto tu dici.

    Ma proprio ora che mi citi l' efficiente nord, sempre parlando di Covid-19, vedo che al primo vero, pesante intoppo, viene fuori che l' "efficientissima e fiore all' occhiello" sanità lombarda é stata messa alle corde, e ben prima dell' acutizzarsi Covid-19 dell' ultima settimana. Se non fosse stato per l' eroismo ed abnegazione degli operatori, la criticità del numero basso di TI rispetto alla popolazione sarebbe venuta fuori in tutta la sua tragica insufficienza. Magari derivante dal fatto che si sia sguaiatamente, nel recente passato, privilegiato il privato al posto del pubblico. E non vado oltre, per le ovvie implicazioni politiche che ci stanno dietro, implicazioni che si riverberano anche nel penoso tira-e-molla di questi giorni fra Governo Centrale e vertici di Regione Lombardia. Senza che mi tiri fuori la storia dei "pellegrinaggi ospedalieri da Sud a Nord", ripeto.

    Ti ripeto, vatti a leggere i numeri a bilancio del welfare franco-germanico per situazioni di sostanziale improduttività. Vedrai che quel quanto che tu richiami, non ha certo ordini di grandezza inferiore ai nostri.

    Questi ragionamenti mi ricordano il fratello scemo ed ubriacone che sgama il fratello perfettino (che ha altarini quanto il primo, fors' anche peggio), ma quest' ultimo, sulla base del "nome e reputazione che si é fatto" , lo taccia di benaltrismo.

    Tutto qui.
    Chiariamo: per me, data la situazione eccezionale, servono misure eccezionali; per cui il ricorso al debito, sotto un rigido controllo del suo utilizzo, diviene giustificato. Un rigido controllo per evitare casi-Alitalia o assunzioni pubbliche ad libitum, non certo per togliere i "food stamps" ai poveracci o impedire assunzioni di medici ed infermieri. In questo senso, la garanzia europea sul debito italiano conviene anche a tedeschi ed olandesi. Dobbiamo però chiarire a noi stessi come ci stiamo presentando:

    1- con un serio piano finanziario ed evidenziando i benefici di un salvataggio del sistema-Italia, per tutta l'Europa;
    2- sullo stile "venditore napoletano di calzini" (mi scuso con i napoletani/campani del forum, ma purtroppo vengono proprio da lì) e magari pretendendo anche ciò che non ci è dovuto.

    Abbiamo credibilità? Poca e da lunghissimo tempo, e salvo eccezioni, non abbiamo mai fatto molto per guadagnarne. Tra l'altro, se una volta la "destra politica" era il baluardo del rigore (dall'800 fino a fine '900), se una volta la "sinistra" poteva comunque riconoscersi in Prodi e Amato, se tra 1996 e 2008 eravamo riusciti (ed in maniera di fatto bipartisan) a riportare i conti pubblici sotto controllo (pur restando ben oltre i parametri europei), dal 2009 ad oggi è andato come direbbero a Genova "tutto a bagasce" per varie ragioni che è troppo lungo discutere. Nemmeno Keynes era per fare debito sempre, comunque e senza controllo, questa è una balla che si sono inventati politici irresponsabili e cittadini senza contatto con la realtà dei conti pubblici; il limite europeo del 60% è sicuramente arbitrario e non ha particolari ragioni tecniche, ma ci avrebbe oggi permesso un ampio margine di intervento pubblico ad un costo molto contenuto. Guarda caso, quel che possono fare nel Nord Europa.

  3. #26933
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    (torna su un mio vecchio pallino: abolire l'unanimità delle decisioni)
    Su questo hai ragione da vendere. Andava bene, forse..., quando si era in pochi e tutti "uguali".
    Poi è vero che non vale per tutto, però... Una qualsiasi regola che preveda l'unanimità è la garanzia della stasi eterna.

    Poi però mi piacerebbe sentire i pianti greci in caso di decisioni a maggioranza che, magari per davvero, vadano contro una prerogativa nostrana...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  4. #26934
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Infatti stiamo ancora pagando le genialità del Fenomeno della "finanza creativa" (aka Tremonti Giulio, a proposito, che fine ha fatto???)
    Ecco appunto... Lasciamo stare il genio italico che è meglio...
    (ogni tanto spunta qua e là a pontificare perchè, più incomprensibile della Santissima Trinità, qualcuno ancora lo invita a parlare...)
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  5. #26935
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    se tra 1996 e 2008 eravamo riusciti (ed in maniera di fatto bipartisan) a riportare i conti pubblici sotto controllo (pur restando ben oltre i parametri europei),
    Magari fosse...
    La realtà è che grazie all'impegno formale di entrata nella moneta unica il rapporto debito/PIL ha iniziato a scendere decisamente più per il calo degli interessi passivi che per meriti particolari. Meriti, qualcuno c'è, che sono finiti nel 2000 (ricordo ancora qualcuno dei governi dell'epoca vantarsi di aver tenuto la spesa pubblica sotto controllo; beh... Tenere inalterato il rapporto spesa/PIL quando il PIL cresce, e pure a ritmi piuttosto sostenuti, non è tenerla sotto controllo; è sperare che la crescita resti sostenuta per sempre...).
    Nulla in confronto con quanto accaduto dal 2001 al 2005: nonostante la spesa per interessi ai minimi storici per il periodo, ci siamo bruciati questo bonus: nel 2005 per la prima volta da una decina d'anni il debito ha ricominciato a salire, prima di scendere nuovamente al minimo, relativo, del 2007.
    Ma la possibilità di "parare le sfighe" ce la siamo giocata proprio in quegli anni.
    Oggi francamente non ho idea di come uscirne; in particolare finchè gli ambasciatori son questi...
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  6. #26936
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da asxo. Visualizza Messaggio
    Purtroppo in Europa manca l'elasticità, che non significa concedere ai pigs di fare debito a tutta randa o dare coronabond...
    Le regole vanno benissimo ma non si può restare imbrigliati in vecchi schemi con tempi decisionali "pletorici"
    (torna su un mio vecchio pallino: abolire l'unanimità delle decisioni)

    Se non si è disposti a scendere a compromessi, le unioni finiscono esattamente come i matrimoni.

    E' proprio questo il punto: è comprensibile che qualcuno non voglia accollarsi il debito altrui, ma allora cosa cambia essere nell'UE attuale e non esserci?

  7. #26937
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    E' proprio questo il punto: è comprensibile che qualcuno non voglia accollarsi il debito altrui, ma allora cosa cambia essere nell'UE attuale e non esserci?
    L'avere alle spalle un'istituzione credibile che garantisce una valuta credibile, e non una di cialtroni che garantisce pezzi di carta straccia.
    Così per essere brevi.
    Se avessi dei dubbi basta che vai a vedere l'andamento di spread e tassi reali giusto un anno e mezzo fa quando nella stanza dei bottoni c'erano quelli che straparlavano di uscire... N.B. Parlavano, in modo neppure troppo convinto e a voci alterne, di uscire.
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  8. #26938
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Chiariamo: per me, data la situazione eccezionale, servono misure eccezionali; per cui il ricorso al debito, sotto un rigido controllo del suo utilizzo, diviene giustificato. Un rigido controllo per evitare casi-Alitalia o assunzioni pubbliche ad libitum, non certo per togliere i "food stamps" ai poveracci o impedire assunzioni di medici ed infermieri. In questo senso, la garanzia europea sul debito italiano conviene anche a tedeschi ed olandesi. Dobbiamo però chiarire a noi stessi come ci stiamo presentando:

    1- con un serio piano finanziario ed evidenziando i benefici di un salvataggio del sistema-Italia, per tutta l'Europa;
    2- sullo stile "venditore napoletano di calzini" (mi scuso con i napoletani/campani del forum, ma purtroppo vengono proprio da lì) e magari pretendendo anche ciò che non ci è dovuto.

    Abbiamo credibilità? Poca e da lunghissimo tempo, e salvo eccezioni, non abbiamo mai fatto molto per guadagnarne. Tra l'altro, se una volta la "destra politica" era il baluardo del rigore (dall'800 fino a fine '900), se una volta la "sinistra" poteva comunque riconoscersi in Prodi e Amato, se tra 1996 e 2008 eravamo riusciti (ed in maniera di fatto bipartisan) a riportare i conti pubblici sotto controllo (pur restando ben oltre i parametri europei), dal 2009 ad oggi è andato come direbbero a Genova "tutto a bagasce" per varie ragioni che è troppo lungo discutere. Nemmeno Keynes era per fare debito sempre, comunque e senza controllo, questa è una balla che si sono inventati politici irresponsabili e cittadini senza contatto con la realtà dei conti pubblici; il limite europeo del 60% è sicuramente arbitrario e non ha particolari ragioni tecniche, ma ci avrebbe oggi permesso un ampio margine di intervento pubblico ad un costo molto contenuto. Guarda caso, quel che possono fare nel Nord Europa.
    Intervento pregevole,da esportare anche fuori da questo forum

  9. #26939
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    E' proprio questo il punto: è comprensibile che qualcuno non voglia accollarsi il debito altrui, ma allora cosa cambia essere nell'UE attuale e non esserci?
    Quindi per te l'UE nasce per accollarsi i debiti altrui?Quale articolo del Trattato lo prevederebbe?
    Comunque ti ha risposto efficacemente il Bassini: senza una BCE dietro,con la sua autorevolezza che le deriva dall'aver dietro 19 Paesi, saremmo da un pezzo un'Argentina del 2001 ma senza soia.
    Eppure,ancora si leggono queste affermazioni del tipo"ma l'UE in fondo a che serve?".

  10. #26940
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    L'avere alle spalle un'istituzione credibile che garantisce una valuta credibile, e non una di cialtroni che garantisce pezzi di carta straccia.
    Così per essere brevi.
    Se avessi dei dubbi basta che vai a vedere l'andamento di spread e tassi reali giusto un anno e mezzo fa quando nella stanza dei bottoni c'erano quelli che straparlavano di uscire... N.B. Parlavano, in modo neppure troppo convinto e a voci alterne, di uscire.
    Ma questo lo capisco, però lo scopo dell'UE dovrebbe essere pure quello di aiutare chi è in difficoltà, capisco le motivazioni di questi Stati ma così si crea solo malcontento....

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