Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
1. Whishful thinking
2. Occhio a quello che speri perchè potrebbe avversarsi... Come se oggi ci fosse pronta un'alternativa...
Non succederà mai: falliranno (come sta già succedendo) le compagnie "più piccole" e il mercato si accentrerà. Pronti a ripartire.
Peraltro non dimentichiamo che l'attuale crollo dei prezzi, almeno nella prima fase, è dipeso molto più dalla guerra incrociata Russia-Arabia che non dal crollo dei consumi da coronavirus...
Poi secondo me c'è il concreto rischio di uno shock di segno opposto se, come ho letto (senza alcuna competenza per giudicarne la veridicità, lo sottolineo ), rimettere "in moto" pozzi chiusi fosse un grosso problema.
Non vorrei che ci ritrovassimo nel giro di pochi mesi col petrolio che passa da 20 a 120 USD a barile...
3. Certo... Se il fiume di soldi che verrà immesso in giro servisse per favorire la transizione verso la coppia nucleare (so che su questo per esempio @Fabio68 non è d'accordo con me) + rinnovabili effettivamente ne guadagneremmo in salute.
E' vero che, come sottolinea l'articolo, oggi le rinnovabili costano meno del 2008, ma non vorrei che il crollo delle fossili e il fatto che sia una tecnologia ultraconsolidata finisse di nuovo in un rimbalzo.
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sempre sulla Germania (a chi pensava che io solo odiassi i tedeschi / krukki kattifoni )
Coronavirus, in Germania sussidi senza intoppi. "Bonifico da 5 mila euro in pochi giorni" - la Repubblica
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
1. Ma di' pure all'inglese "bullshit"; d'altronde è il Guardian, praticamente il Manifesto britannico, solo un pelo più credibile;
2. non è nemmeno detto: almeno per il momento, l'unica che può chiudere e poi riaprire grandi pozzi senza problemi (o almeno, fino a pochissimi anni fa, quando prendevo il master) è l'Arabia Saudita; gli altri piuttosto terranno aperto in perdita e al limite stoccheranno il petrolio, in attesa di tempi migliori; quanto allo shale oil americano, sono tutti pozzi di piccole e medie compagnie, fanno presto a morire ma ancora più presto a rinascere, comunque il break even di quei progetti è molto variabile (alcuni guadagnano solo con prezzi alti, altri con qualunque prezzo) e molti si sono protetti con strumenti finanziari adeguati che possono garantirgli di compensare le perdite per 1-2 anni; ci saranno rimbalzi, ma nulla di paragonabile ai picchi tra primo e secondo decennio 2000;
3. il problema delle rinnovabili non è il costo, ma la produzione: per assurdo, se costa nulla ma produce nulla... Comunque la produzione elettrica da fonti petrolifere è ormai molto limitata, mentre il gas da anni segue un mercato proprio e regionale (continentale), non più quello globale del petrolio.
Ultima modifica di FilTur; 02/04/2020 alle 11:14
Sempre sveglio,Ste'
Ti abbiamo spiegato i motivi per cui io,Massimo, @FilTur e qualche altro abbiamo molte perplessità sugli eurobond.
In ogni caso, un compromesso è altamente probabile,oltre che possibile, tanto più che soprattutto in Olanda dietro il governo non c'è compattezza, non solo il governatore della Banca d'Olanda ma anche vari politici di peso si sono sfilati dalla posizione rigorista del Primo Ministro.
Gli eurobond(o anche una forma di Coronabond che avesse caratteristiche di quel tipo) presentano due controindicazioni per l'Italia. La prima, che è la più rilevante, riguarda la tempistica. Richiederebbero modifiche dei trattati UE e conseguenti procedure di approvazione da parte dei Parlamentari nazionali. Con tempi incompatibili con l'urgenza della situazione. La seconda controindicazione è più tecnica : nel momento in cui crei degli eurobond, garantiti da 19 Paesi, gli investitori comprano quelli e non più i titoli del debito sovrano italiano, che quindi possono essere venduti solo se lo Stato accetta tassi di interesse più alti. Quindi rischiamo di non guadagnarci molto, alla fine della fiera. Meglio altri strumenti, come un prestito a scadenze lunghissime o investimenti della Banca Europea per gli investimenti, previa implementazione del bilancio UE o una forma di esenzione per un anno dai contributi per il bilancio comunitario posti a carico dell'Italia. O altri strumenti a tempo e flessibili per i Paesi in difficoltà.
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Questa è dedicata da geni veri ai cialtroni che si credono geni di ieri...
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