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  1. #27011
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandr0 Visualizza Messaggio
    Da noi l'Unione Europea viene presentata come un'organizzazione modellata in tutto e per tutto sulla Germania e gli "stati del Nord"; nel mondo germanico, invece, viene presentata come modellata in tutto e per tutto sui paesi del Sud, come Italia, Spagna e Grecia. Di certo è vero che per anni, alla BCE, c'è stato l'italianissimo Mario Draghi, il quale ha acquistato titoli di stato a manetta e ha pompato un sacco di soldi nel sistema, ossia l'esatto contrario del metodo tedesco.

    La mia paura è che, con le nostre insistenze, possiamo "italianizzare" l'UE, col rischio di scatenare l'inflazione, abbassare il rating dell'Europa e far crollare l'Euro, che, ricordo, dopo i massimi del 2008 è praticamente crollato, facendo perdere potere d'acquisto ai nostri soldi. Nella zona Euro, è vero, i prezzi non sono aumentati di tanto, ma a livello mondiale, utilizzando come riferimento il dollaro, il nostro potere d'acquisto si è terribilmente ridimensionato.

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    Beh beh... Non è che il cambio a 1.6 fosse necessariamente un vantaggio eh... Era troppo come probabilmente era troppo poco a inizio millennio.
    La realtà è che, salvo fisiologiche oscillazioni, dal 2015 a oggi l'oscillazione è stata minima.
    Perchè? Perchè la stabilità valutaria conviene a tutti.

    I timori di inflazione in presenza di uno shock di offerta non sono del tutto infondati.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #27012
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    https://www.bancaditalia.it/pubblica...dic.pdf#page=3) mi pare che il turismo ha un peso di circa il 5/6% sul PIL:
    1. Per iniziare questa la dedico a quelli che "il turismo è il nostro petrolio"; iniziamo a capire gli ordini di grandezza
    2. Considerato che viaggiano stime da -10% di PIL annuo vuol dire che è gia messo in conto di perdere 2-2.5 volte l'equivalente di tutto il turismo nazionale
    3. Il problema è che è un settore particolarmente fragile: fossero tutte catene alla Hilton gli shock, temporalmente sfasati, li assorbi; se sei una piccola struttura e salti in aria non è detto che tu riesca a riaprire; quelli rischiano di essere PIL e "capacità produttiva" perse per sempre.
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  3. #27013
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    L'esempio della droga non funziona perchè i Bond li userebbero tutti gli stati membri che ne facessero richiesta, non solo l'Italia. E se metti una clausola per la quale i soldi vanno controllati per sapere dove li indirizzi, di droga non ne puoi comprare

    Non parlo, inoltre, in termini di Europa cattiva o altro, sia chiaro. Parlo di solidarietà collettiva, e SURE ne è un esempio.
    Condivido pienamente

  4. #27014
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandr0 Visualizza Messaggio
    Da noi l'Unione Europea viene presentata come un'organizzazione modellata in tutto e per tutto sulla Germania e gli "stati del Nord"; nel mondo germanico, invece, viene presentata come modellata in tutto e per tutto sui paesi del Sud, come Italia, Spagna e Grecia. Di certo è vero che per anni, alla BCE, c'è stato l'italianissimo Mario Draghi, il quale ha acquistato titoli di stato a manetta e ha pompato un sacco di soldi nel sistema, ossia l'esatto contrario del metodo tedesco.

    La mia paura è che, con le nostre insistenze, possiamo "italianizzare" l'UE, col rischio di scatenare l'inflazione, abbassare il rating dell'Europa e far crollare l'Euro, che, ricordo, dopo i massimi del 2008 è praticamente crollato, facendo perdere potere d'acquisto ai nostri soldi. Nella zona Euro, è vero, i prezzi non sono aumentati di tanto, ma a livello mondiale, utilizzando come riferimento il dollaro, il nostro potere d'acquisto si è terribilmente ridimensionato.

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    Se l'euro cala di valore è un bene per certi versi, si esporta meglio

  5. #27015
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    I timori di inflazione in presenza di uno shock di offerta non sono del tutto infondati.
    Mi chiedo: se la produzione non aumenta, tutta questa liquidità che è stata pompata da anni di politiche espansive della BCE alla fine causerà necessariamente inflazione? Voglio dire, a meno di distruggere il denaro, se aumenta l'offerta di denaro (money supply) senza che aumenti la produzione (output), i prezzi necessariamente aumentano?

  6. #27016
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    1. Per iniziare questa la dedico a quelli che "il turismo è il nostro petrolio"; iniziamo a capire gli ordini di grandezza
    2. Considerato che viaggiano stime da -10% di PIL annuo vuol dire che è gia messo in conto di perdere 2-2.5 volte l'equivalente di tutto il turismo nazionale
    3. Il problema è che è un settore particolarmente fragile: fossero tutte catene alla Hilton gli shock, temporalmente sfasati, li assorbi; se sei una piccola struttura e salti in aria non è detto che tu riesca a riaprire; quelli rischiano di essere PIL e "capacità produttiva" perse per sempre.
    Vedi a capirci poco di economia cosa scrivo Dura salita o "discesa" verso il default?...

    ... Non vedo molte alternative a questo punto se non salvare il salvabile per ridurre le perdite. Quantomeno provare a contenere la diffusione dell'epidemia e basarsi sul turismo "nazionale" (perché la vedo dura la riapertura delle frontiere per un po' facendo arrivare tedeschi e statunitensi) in quelle regioni meno bersagliate dal virus... Che allo stato attuale delle cose potrebbero essere alcune del centro sud.

    Che poi, con le dovute attenzioni e passato il picco quantomeno i ristoranti potrebbero comunque riaprire, distanziando per bene i tavoli e prendendo altri accorgimenti. Laddove c'è, il costo del servizio al tavolo (il famoso "coperto") verrà incrementato, e se i locali riuscissero a rispettare il distanziamento sociale voglio vedere chi si lamenta...

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  7. #27017
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Mi chiedevo anch'io se con i crolli di PIL che si prospettano e la liquidità iniettata nel sistema sarà possibile evitare scoppi inflattivi...
    Ultima modifica di asxo.; 04/04/2020 alle 23:05
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  8. #27018
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  9. #27019
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa&quo t; verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandr0 Visualizza Messaggio
    Dipende da cosa fanno, questi dipendenti pubblici: se fanno cose produttive, producono reddito; se fanno cose inutili, sono un peso per la società: in Italia abbiamo molti "uffici complicazioni affari semplici". E poi ci sono i tantissimi pensionati retributivi. Voglio ricordare che, per dipendenti pubblici, io intendo TUTTI i dipendenti di enti pubblici, ossia tutti coloro il cui stipendio è pagato dalle tasse dei cittadini, quindi quelli che dipendono dallo Stato, dalle Regioni, dalle Provincie ecc.

    Con questo non voglio dire che i dipendenti pubblici fanno una bella vita: tutt'altro, spesso sono letteralmente sfruttati e magari sottoposti alle angherie di dirigenti che guadagnano dieci volte tanto. E non ce l'ho con i pensionati retributivi, perché hanno semplicemente utilizzato le regole dello stato e non è che una persona anziana si possa rimettere a lavorare o possa cambiare tutta la propria vita. Quello che dico è che, prima di fare nuovo debito, specie per uno stato che ha il debito di gran lunga più alto d'Europa, sarebbe meglio razionalizzare tutto il sistema pubblico, magari facendo fare cose utili a impiegati che fanno cose inutili e anche, perché no, tagliando un po' di stipendi, cominciando ovviamente da quelli che guadagnano di più. E poi dobbiamo anche liberarci dal moralismo del lavoro a tutti i costi: se devi darmi 1200 euro per farmi fare il forestale dove non serve, è meglio se mi dai 800 euro per stare a casa. Io sono più contento perché posso fare quello che voglio senza l'incubo del lavoro quotidiano, e i 400 euro in meno non mi pesano molto perché, non dovendo uscire tutti i giorni, avrò meno spese; e lo stato risparmierà 400 euro, più tutte le spese per divise, assicurazioni, edifici e cose varie.

    Insomma, se abbiamo il rapporto debito/PIL più alto del mondo occidentale, vogliamo ammettere che qualcosa non ha funzionato? Ricordiamo che il debito è un'illusione: mi illudo di avere più soldi ma poi domani li pago con gli interessi.
    Sul fatto che dovremmo aumentare l'efficienza di tutto il settore pubblico non ci sono dubbi e questo riguarda anche le inefficienze nella gestione dei dipendenti pubblici. Però non si può nemmeno pretendere miracoli e l'inefficienza spesso deriva dal fatto di essere sotto organico o dalla carenza di investimenti ad esempio nell'IT, senza contare le norme sempre più intricate e incomprensibili.

    Il debito comunque con i dipendenti pubblici c'entra poco, non è mai stato una voce particolarmente fuori misura nel bilancio dello stato, a differenza delle pensioni (e comunque la causa principale della crescita del debito negli anni 80 furono errori di gestione macroeconomica). Inoltre allo stato attuale non ci sono margini rilevanti di riduzione di spesa perché gran parte degli assunti ad minchiam risale agli anni 80 ed è già andato in pensione. Bisognerebbe invece iniziare a pianificare seriamente in termini di fabbisogno anziché bloccare le assunzioni in maniera indiscriminata, perché si fanno più danni di quanto si possa risparmiare. Se abbiamo tanti dipendenti nelle amministrazioni fiscali quanto l'Ungheria e continuiamo a ridurli di qualche centinaio ogni anno non lamentiamoci dell'evasione fiscale che non cala.
    È da vent'anni che si ragiona sempre sulla spesa pubblica in termini di tagli e mai di efficienza, i risultati sono quelli che vediamo.

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    Ultima modifica di snowaholic; 05/04/2020 alle 01:40

  10. #27020
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Sei veramente convinto che un Eurobond senza condizionalità sarebbe da noi utilizzato con criterio? Nel Paese che nel primo decreto in piena emergenza ha utilizzato 500 milioni per nazionalizzare la newco Alitalia e lasciare la badco in carico al contribuente?

    Essendo nato qui lascio la porta aperta, ma fossi un tedesco piuttosto mi taglierei le p....
    Poi se non c'è alternativa...

    Se invece la condizionalità è sottintesa allora bisogna convincere i cialtroni nostrani che, a parole, da quell'orecchio non ci sentono.
    Un vincolo di destinazione mi sembra il minimo. Destinazione che in gran parte sarà tappare il buco gigantesco di entrate fiscali, che in Italia potrebbe arrivare vicino ai 100 miliardi nel 2020.

    Mi riesce difficile pensare che si possa riuscire ad inventare nuove spese in un contesto simile, per quanto non si possono porre limiti all'idiozia del nostro ceto politico.

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    Ultima modifica di snowaholic; 05/04/2020 alle 13:00

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