La risposta più semplice è che nessuno sa niente.
Se vuoi la mia opinione in realtà il turismo potrebbe anche risentirne meno di altri settori, quantomeno a seconda del tipo di turismo.
Il turismo di per sé è un settore estremamente volatile, in cui specialmente in zone molto stagionalizzate si è già abituati a vedere anni neri seguiti da anni d'oro, o a chiudere per diversi mesi l'anno. Il 2020 andrà sicuramente malissimo, ma nel 2021 si potrebbe ripartire anche di slancio.
Poi la tempistica è stata relativamente favorevole proprio perché è arrivata alla fine dell'inverno, ossia alla fine di un'alta stagione e all'inizio di un periodo morto (a parte Pasqua).
Luoghi come alberghi o ristoranti sono frequentabili anche mantenendo le distanze di sicurezza, in teoria, così come le attrazioni - quantomeno in montagna e in campagna, più difficile certamente al mare e in città -; in più le frontiere intra-UE riapriranno sicuramente prima di quelle extra-UE e ciò potrebbe consentire a tedeschi, francesi e olandesi di venire in Italia, anche senza prendere l'aereo.
In settori come il manifatturiero è già pieno di aziende sul filo del rasoio e se chiudi...chiudi, come successe nel 2008.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
In questi casi all'espansione monetaria e fiscale corrisponde una contrazione dei consumi e degli investimenti privati, non c'è nessuna spinta inflazionistica.
L'inflazione non è un processo astratto, se l'espansione monetaria non conduce ad un aumento della domanda reale di beni e servizi non c'è alcuna conseguenza sui prezzi.
Al momento abbiamo una forte contrazione dei consumi a causa delle attività chiuse, chi perde reddito a causa del blocco avrà meno soldi da spendere anche sulle attività non bloccate quindi lo shock di domanda supera quello di offerta.
Il danno finanziario prodotto alle aziende poi andrà anche a colpire la capacità di fare investimenti quindi il rallentamento potrebbe trascinarsi piuttosto a lungo.
Dopo la fine dell'epidemia si dovrà necessariamente rientrare dai livelli e astronomici di deficit del 2020 e questo di per sè contribuirà a drenare liquidità.
La paura dell'inflazione in questa fase è completamente illogica e pericolosa, viviamo in un'epoca strutturalmente deflazionistica soprattutto per motivi demografici e tecnologici che non vengono intaccati dall'epidemia.
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Buongiornoooooo !!!
Una domanda, agli europeisti ad ogni costo:
Al di là delle solite smentite di rito, come devo leggere sta notizia in retrospettiva?
Autostrade, accordo a un passo: il 51% ai tedeschi di Allianz, Atlantia al 49%, niente revoche o penali. Palazzo Chigi smentisce - Tribuna di Treviso
1) inizio campagna acquisti tedesca in stile Grecia? (Con annessa "depenalizzazione" modello Ilva?)
2) precondizione per un pur cauto lasciapassare per un MES mascherato in funzione post emergenza Covid-19?
3) altro?
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Corona-Bonds - Und jetzt alle fur alle - Wirtschaft - SZ.de
In Germania il gruppo anti C.-bond sta per cedere pare.
Accetterebbe le soluzioni intermedie italo-francesi.
Settimana prossima decisiva
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Visto come sono state gestite le autostrade prima dal pubblico e poi dal privato nostrano ben vengano proprietari esteri: è vero che non c'è limite al peggio, ma stavolta mi sento di dire che nella peggiore delle ipotesi non cambierà nulla.
Sta stronzata nostrana secondo cui il passaporto del proprietario è fondamentale ogni giorno che passa è più ridicola: stavolta la paura qual è? Che si portino in Germania i viadotti?
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Questo spettro della deflazione viene agitato da anni ma in realtà i prezzi non hanno fatto altro che aumentare, anche se a ritmi più contenuti rispetto agli anni della lira (e meno male) e tranne una stasi nel 2015 e una piccolissima deflazione (-0,1%) nel 2016.
Inflazione media INDICI NAZIONALI DEI PREZZI AL CONSUMO (NIC con tabacchi)
È almeno dal 2008 che si paventa questa discesa dei prezzi, ma in realtà qui si può vedere come, dal 2008, i prezzi siano aumentati del 12,5%; ciò significa che una cosa che, nel 2008, costava 100 euro, nel 2019 è arrivata a costare 112,55 euro. C'è questo simpatico sito che fa il calcolo per noi:
Calcolatore dell'inflazione per l'Italia dal 1861 al 2020
Oh mamma mia, tu che inflazione prevedi?
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