questo è anche colpa della sua direzione
il mio amico che lavora in INAIL Lombardia, di comune accordo con la sua direzione, si è prodigato affinché tutti i suoi colleghi avessero il pc / tablet per lavorare da casa chi ancora ne era sprovvisto
la configurazione e le consegne le ha effettuate personalmente lui e alcuni suoi colleghi in tutta la regione da Sondrio a Pavia, da Varese a Mantova ove possibile viste le zone rosse che si andava a creare mano a mano altrimenti con il corriere e lui dava supporto via telefono nel caso di problemi
ma in qualsiasi caso la direzione ha premuto in modo tale che la situazione lavorativa non si bloccasse definitivamente
PS: [/mode on cattiveria] magari la signora, però, ha anche l'abbonamento a Sky o cose del genere [/mode off cattiveria]
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Massimo, io fino a settembre dell'anno scorso andavo presso un cliente e ci mettevo almeno 1 ora e mezza quando mi diceva bene, altrimenti anche 2 ore e 15'
per dirmi bene significava che i mezzi erano regolari (piuttosto a Roma è più facile che nevichi) e avevo studiato giorno dopo giorno tutto il percorso
significava che prendevo il treno a quello specifico vagone perché a San Paolo Basilica uscivo direttamente vicino alle scale mobili e di corsa riuscivo a prendere la metro al volo, poi sulla metro mi spostavo di 1 vagone in modo tale che a Termini ero di fronte all'uscita per prendere la metro A e pure lì avevo calcolato quale vagone per uscire su viale Giulio Cesare per prendere l'autobus...
è vita? e stiamo parlando di trasferimenti dentro il comune di Roma
niente, il mio dirigente si rifiutava categoricamente a qualsiasi forma di smart working e nel caso di telelavoro occasionale ti faceva l'interrogatorio di terzo grado per sapere per quale motivo ne avevi bisogno
per lui le persone non lavorano e non danno il massimo se non sono stressate per benino (li puoi controllare, perché chissà che fanno...)
non ha capito che bisogna responsabilizzare le persone
cambiato a ottobre il progetto (Alleluja) da gennaio di quest'anno ho ottenuto da quest'altro capo progetto l'assenso per 2 giorni a settimana (compatibilmente con gli impegni in ufficio e con i colleghi) lo smart working
la vita è migliorata in una maniera incredibile, nonostante il cliente ti faccia venire il sangue amaro
ma meglio di niente
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Madonna oh che razza di mentalità, i dipendenti al più li controlli così il primo anno di assunzione... ma poi basta, una volta che sa fare il lavoro... tanto a fine giornata quello che c’era da fare se è stato fatto o no lo vedi lo stesso.
Anzi, è proprio lasciando le persone psicologicamente a posto che ottieni risultati migliori.
Io me ne sono andato dalla mia prima esperienza proprio per questo.
Fortunatamente poi son capitato dove mi lasciano in pace (fin troppo forse, a volte: una volta prese le mansioni non si vede “nessuno” per tutta la giornata)
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purtroppo alcune persone la pensano ancora così, il mio dirigente con cui ho lavorato fino a 1 anno fa è così
neanche al militare il mio sergente era così arcigno
calcola che adesso in questo progetto siamo una quindicina e alcuni mai visti, sono ragazzi appena entrati in azienda
ci stiamo conoscendo call dopo call
a ognuno il proprio lavoro, al termine devi portare i risultati e sta a te gestire il tutto
certo, manca la conoscenza che puoi avere in ufficio ma con alcuni di questi sarebbe uguale perché non sono di Roma, quindi contatti tramite internet sempre e comunque
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Fatto smartworking durante il lockdown, poi a inizio maggio ho ricominciato ad andare in ufficio (non si può fare tutto in casa).
Volevo aggiungere una cosa, quanto detto da Fabio ha della verità, sui mezzi pubblici.
Pensate che lavoro a Pomezia e ci vado con i mezzi pubblici tutti i giorni, dopo il lockdown sono meno stressato, la città è molto più vivibile, anche se questo ha significato delle grosse ricadute economiche, sul famoso qui a Roma viadotto della Magliana (Fabio68 sa di che parlo), non c'è mai la fila pure alle 8 di mattino e ciò consente il più delle volte di prendere agevolmente il cotral (e non doverlo prendere in ritardo perchè il bus ha perso mezz'ora nel traffico).
Premetto che in ufficio non sono diciamo così, controllato, spesso i colleghi sono i giro e non sono rare le giornate che sono solissimo in ufficio (che bello)
È quasi ora di parlare di recovery fund.
Anzi... È quasi ora di smettere di parlarne perché il tempo della propaganda è quasi finito e ora tocca iniziare a fare le cose e chi spera di usare i soldi del contribuente europeo per l'Alitalia del caso avrà sorprese...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Stamattina leggo questo
<<Un pacchetto senza precedenti - ricorda la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen- Il Recovery and Resilience Facility è stabilito in una maniera molto chiara: è volontario, ". "Finora dipendeva solo dai Paesi rispettarle o meno - aggiunge - ma ora le raccomandazioni sono legate a sussidi e potenziali prestiti>>
La premessa è ottima. Speriamo sia vero.
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Che ne pensate dell’accordo economico raggiunto?
Io pur non essendo un esperto di economia, ho seguito la vicenda e mi sono fatto questa opinione\idea: intanto siccome è praticamente impossibile affidarsi alle intenzioni di uno stato come quello italiano, mi auguravo che quelli che chiamano "paesi frugali" avessero la meglio, perchè sostanzialmente non erano contrari ad aiuti a livello europeo ma al COME vengono elargiti.
E siccome alla fine ha vinto la loro linea, mi ritengo soddisfatto. I soldi vanno usati bene e non sperperati, e soprattutto bene che ci sia l'Unione Europea che vigila in tal senso. È lo stesso identico ragionamento che a livello regionale si fá coi fondi europei, alcune regioni li usano bene e tutti, altre male o proprio non li usano perchè non li sanno usare. E ci son controlli ben precisi in merito.
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