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  1. #28091
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    In che senso?...
    Proteggendo i posti di lavoro teoricamente proteggi le persone, ossia i lavoratori. Semmai il problema è che questo non può essere sostenibile a lungo, questo certamente, infatti non so se sia stata la scelta migliore dato che prima o poi la bolla scoppia comunque
    No, il welfare deve essere dedicato alla persona in quanto tale, non al lavoratore.
    Istituti oramai obsoleti come la CIG servono solo a tenere in piedi aziende incapaci di stare sul mercato. Infatti il risultato è che alla fine o licenziano comunque o chiudono: risultato X mesi (nella migliore delle ipotesi) o X anni persi.

    Più passa il tempo più mi convinco che da questo punto di vista il mercato americano sia meglio (è peggio da tanti altri punti di vista, ma non questo).

    Certo per funzionare serve un sistema orientato alla crescita e qui siamo messi ancora peggio.
    Altro circolo vizioso...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #28092
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    No, il welfare deve essere dedicato alla persona in quanto tale, non al lavoratore.
    Istituti oramai obsoleti come la CIG servono solo a tenere in piedi aziende incapaci di stare sul mercato. Infatti il risultato è che alla fine o licenziano comunque o chiudono: risultato X mesi (nella migliore delle ipotesi) o X anni persi.

    Più passa il tempo più mi convinco che da questo punto di vista il mercato americano sia meglio (è peggio da tanti altri punti di vista, ma non questo).

    Certo per funzionare serve un sistema orientato alla crescita e qui siamo messi ancora peggio.
    Altro circolo vizioso...

    Credo che siano tante effettivamente le aziende non in grado di stare sul mercato e andare avanti, ma magari rimediano assumendo in nero e con paghe da fame per cercare di tenersi in piedi il più possibile comunque capisco quello che vuoi dire, diventa solo un tirare la carretta a queste imprese, come si fa molto più in grande con alitalia. E sono d'accordo anche che il welfare dovrebbe essere garantito alla persona, ovviamente con i dovuti controlli (anche con la cig gli imbrogli non mancano affatto...)

  3. #28093
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Credo che siano tante effettivamente le aziende non in grado di stare sul mercato e andare avanti, ma magari rimediano assumendo in nero e con paghe da fame per cercare di tenersi in piedi il più possibile
    E quelle andrebbe rase al suolo , ma è un altro film: l'illegalità è una questione a parte.

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    comunque capisco quello che vuoi dire, diventa solo un tirare la carretta a queste imprese, come si fa molto più in grande con alitalia.
    Esatto. Questo è il caso più eclatante e talmente enorme che ovviamente lo conoscono tutti.
    In piccolo sai quanti sono? Io no... Sono troppi...

    Avere un mercato del lavoro totalmente ingessato (facciamo finta che il resto del mercato sia sano; bisogna sforzarsi molto...) sembra garantire protezione nell'immediato, poi vai a vedere i dati nel lungo termine e vedi che il tasso di disoccupazione è comunque elevato, che quello di occupazione è ai minimi del mondo civilizzato (e lasciamo stare quelle femminile di stampo medievale che esula anche da questioni legate strettamente al lavoro stesso).
    Alla fine non è uno solo, ma un perchè c'è sempre.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  4. #28094
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    d'altronde siamo il secondo paese in Ue per rapporto di lavoratori nel pubblico rispetto al privato...


    PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE CHE VIVE DI "PUBBLICO"
    ============================================================ ======
    Grecia 66%
    ITALIA 62%
    Ungheria 58%
    Francia 58%
    Spagna 51%
    Norvegia 48%
    Germania 48%
    Finlandia 45%
    USA 42%
    Australia 41%
    Portogallo 40%
    Svezia 40%
    Danimarca 40%
    Regno Unito 38%
    Paesi Bassi 34%
    New Zealand 23%
    Mexico 19%
    Canada 12%
    Dicembre 1996: la perfezione
    Febbraio 2012: l'apoteosi
    Febbraio 2018: la sorpresa

  5. #28095
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Come sono usciti 'sti numeri?
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #28096
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    E quelle andrebbe rase al suolo , ma è un altro film: l'illegalità è una questione a parte.

    Esatto. Questo è il caso più eclatante e talmente enorme che ovviamente lo conoscono tutti.
    In piccolo sai quanti sono? Io no... Sono troppi...

    Avere un mercato del lavoro totalmente ingessato (facciamo finta che il resto del mercato sia sano; bisogna sforzarsi molto...) sembra garantire protezione nell'immediato, poi vai a vedere i dati nel lungo termine e vedi che il tasso di disoccupazione è comunque elevato, che quello di occupazione è ai minimi del mondo civilizzato (e lasciamo stare quelle femminile di stampo medievale che esula anche da questioni legate strettamente al lavoro stesso).
    Alla fine non è uno solo, ma un perchè c'è sempre.


    Il problema è che da decenni continuiamo ad applicare le stesse soluzioni per i problemi endemici che ci portiamo dietro, nonostante tutti sappiano che si potrebbe fare diversamente...ahimè, spesso ottenere il consenso popolare è più importante, per dire se una fascia di popolazione è preponderante rispetto alle altre non è conveniente cambiare le cose se vanno a loro vantaggio...

  7. #28097
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E questa è la ragione di fondo alla base di 'sto topic.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  8. #28098
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Come sono usciti 'sti numeri?
    Sono numeri molto fantasiosi, siamo agli ultimi posti in Europa per numero di dipendenti pubblici in percentuale alla popolazione, nonostante il fatto che istruzione e sanità siano in larghissima maggioranza pubbliche a differenza di altri Paesi.

    Dipendenti pubblici, Italia tra le ultime d’Europa

    Solo il 14% dei lavoratori è inquadrato come dipendente pubblico, solo Olanda, Lussemburgo e Germania hanno meno dipendenti pubblici di noi e questo dipende principalmente dal fatto che la sanità è in gran parte privatizzata con schemi di assicurazione pubblici che garantiscono l'universalità del servizio (ma portano anche ad una spesa molto più alta, la Germania spende il doppio di noi in termini pro capite).

    Non ho idea di come facciano ad arrivare a quei numeri, probabilmente ci buttano dentro anche le pensioni.

  9. #28099
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Sono numeri molto fantasiosi, siamo agli ultimi posti in Europa per numero di dipendenti pubblici in percentuale alla popolazione, nonostante il fatto che istruzione e sanità siano in larghissima maggioranza pubbliche a differenza di altri Paesi.

    Dipendenti pubblici, Italia tra le ultime d’Europa

    Solo il 14% dei lavoratori è inquadrato come dipendente pubblico, solo Olanda, Lussemburgo e Germania hanno meno dipendenti pubblici di noi e questo dipende principalmente dal fatto che la sanità è in gran parte privatizzata con schemi di assicurazione pubblici che garantiscono l'universalità del servizio (ma portano anche ad una spesa molto più alta, la Germania spende il doppio di noi in termini pro capite).

    Non ho idea di come facciano ad arrivare a quei numeri, probabilmente ci buttano dentro anche le pensioni.
    O magari includono nel pubblico anche tutte quelle società formalmente private, ma controllate in qualche modo dalla politica (le varie ENEL, ENI, utility sparse ecc. ecc.).
    E comunque senza le pensioni mi sembra tanto arrivare addirittura al 62%.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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  10. #28100
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    O magari includono nel pubblico anche tutte quelle società formalmente private, ma controllate in qualche modo dalla politica (le varie ENEL, ENI, utility sparse ecc. ecc.).
    E comunque senza le pensioni mi sembra tanto arrivare addirittura al 62%.
    Probabilmente entrambe, comunque c'è un criterio specifico di Eurostat su quali società di proprietà pubblica rientrano nel settore pubblico e quali no, quelle che sono finanziate prevalentemente tramite trasferimenti pubblici sono settore pubblico a tutti gli effetti mentre le società che operano sul mercato in condizioni concorrenziali come ENI sono classificate come settore privato.

    Le prime generalmente sono incluse nelle statistiche ufficiali che si trovano in giro riguardo al settore pubblico (spesa pubblica, debito pubblico, numero di dipendenti pubblici ecc), le seconde è giusto che non ci siano.
    Ultima modifica di snowaholic; 29/09/2020 alle 12:16

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