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  1. #28181
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Vediamo, solitamente le grandi disgrazie fanno coalizzare (temporaneamente) il consenso nei confronti dei disgraziati che le provocano, senza voler forzare nel paragone ved successe da noi tra il 1935 e il 1941/42... Tra l'altro per come sono messi attualmente i laburisti una spallata a Johnson potrebbe arrivare solo dai conservatori... la vedo dura...
    Sembrerà strano , ma non ce l'avevo con BJ in questa particolare occasione.
    Non è stato BJ a imporre la Brexit con un colpo di Stato...
    Lui in fondo, nella sua cialtronaggine, è stato coerente. L'ha sempre più o meno detto che da soli sarebbero tornati ai fasti dell'epoca coloniale (iperbole), quindi...
    Nice journey...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #28182
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    400 miliardi e spiccioli di spesa previdenziale se si vuole si possono tranquillamente ridurre senza impoverire nessuno... il punto è che andrebbero introdotti dei meccanismi di "restituzione" (ossia tagli progressivi oltre una certa soglia, comunque non altissima, come proponeva Boeri) ma questo genererebbe un'ingiustizia, perché le distorsioni del sistema retributivo italiano, per come è venuto a configurarsi nei decenni, è che i lavoratori che hanno meno contribuzione sono spesso quelli con le pensioni più basse (a partire dalle minime per poi arrivare alle pensioni d'anzianità dove dietro ci sono storie contributive veramente brevi o inesistenti)... per cui si toglierebbe a chi ha pagato molto (anche se molto probabilmente non tutto) per dare a chi non ha pagato quasi nulla.
    Ultima modifica di galinsog@; 17/10/2020 alle 09:04

  3. #28183
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Sembrerà strano , ma non ce l'avevo con BJ in questa particolare occasione.
    Non è stato BJ a imporre la Brexit con un colpo di Stato...
    Lui in fondo, nella sua cialtronaggine, è stato coerente. L'ha sempre più o meno detto che da soli sarebbero tornati ai fasti dell'epoca coloniale (iperbole), quindi...
    Nice journey...
    Be', ho l'impressione che il suo forte contributo come leader di opinione l'abbia dato, inguaiando di brutto il suo (ex?) amico Cameron... in democrazie che ormai si regolano sulla spinta di mezzi di informazione in "modalità tabloid" e reti sociali un colpo di Stato potrebbe essere una strategia molto rischiosa e troppo costosa... costruire il consenso su tesi idiote e su madornali fregnacce, per poi sfruttarlo per arrivare in posizioni di potere paga molto di più... poi devi solo scegliere tra essere coerente (e perdere lentamente il consenso) ed essere incoerente (e perderlo dalla sera al mattino)...

  4. #28184
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Se pensi che io solo vagamente interessato, oggi e di nuovo, a discutere con chi parla per estremi pretendendo di farne una regola o per slogan vecchi di 50 anni e senza uno straccio di numero non hai proprio capito nulla. Di questo esattamente come del "mio pensiero".
    Prima ti informi sui numeri macro e poi torni.
    Questo è un forum di discussione e tu i numeri non li hai fatti ,hai solo spiegato le tue tesi come io spiego le mie..questa tua risposta per me è sufficiente ,per me è molto esaustiva.grazie...cmq tranquillo appare chiaro a tutti a me e a chi legge che non hai argomenti per controbattere..tu i numeri non li hai fatti e io ti ho risposto nel merito di quanto hai detto... mostrali questi numeri,sono in attesa...
    Ultima modifica di original pio; 17/10/2020 alle 10:27

  5. #28185
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Quello che sfugge è che gli attuali pensionati, lo rimangono anche per 25-30 anni stando all’aspettativ di vita, e per quanto 41 anni di contributi siano molti, evidentemente non bastano per pagarne la pensione e il sistema così ricorre alle generazioni successive.

    Quanto all’istruzione: e ci mancherebbe altro che non si investa nella scuola e università. Quello è un investimento sul futuro dell’economia statale, al contrario delle pensioni anticipate che son soldi buttati nel cesso.

    E infatti l’italia, che dell’istruzione se ne frega, si vede come sta andando...
    Il punto è che i soldi si trovano quanto c'è da salvare banche,si buttano nel cesso quando si svendono attività redditizie e rinunciando a combattere l'evasione si sceglie di spremere sempre i soliti cioè i lavoratori dipendenti e gli onesti imprenditori che pagano le tasse..a me non sembra una politica economica da paese civile.
    La mia è una provocazione da scuola naturalmente,ci mancherebbe,ma ridendo e scherzando ho detto una verità,la formazione di un giovane comporta grosse spese a carico dello stato, siccome è assodato che i fondi vengono reperiti dalle tasse pagate dai soliti , mentre ad altri è permesso evadere (altrimenti si perde il loro consenso,fun Bell cit.) Ecco che la provocazione ci stava.
    Infine come si può accettare il termine "buttare nel cesso"i soldi pagati ai pensionati che hanno solo la colpa di aver cominciato a lavorare presto? Sono termini ,perdonami rivoltanti...io credo che siano più gettati nel cesso quando li si regalano alla sanità e scuola privata ad esempio..ma come dice fun Bell sono pensieri vecchi di 50 anni..ma se la modernità sono termini "furto intergenerazionale" o accettare come normale che l'evasione venga tollerata in cambio di voti,beh..viva i vecchi discorsi..

  6. #28186
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Se pensi che io solo vagamente interessato, oggi e di nuovo, a discutere con chi parla per estremi pretendendo di farne una regola o per slogan vecchi di 50 anni e senza uno straccio di numero non hai proprio capito nulla. Di questo esattamente come del "mio pensiero".
    Prima ti informi sui numeri macro e poi torni.
    Furto intergenerazionale...ancora mi tengo la pancia dal ridere

  7. #28187
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    Scusami...ma se uno ha cominciato a lavorare a 14 anni e dopo 41 anni va in pensione (come sarà, spero il mio caso) perché non può godere del frutto della sua fatica senza sentirsi date del parassita? Le nuove generazioni o chi si è laureato entra nel mondo del lavoro sulla soglia dei 30 anni..e andranno in pensione dopo 35 40 anni di contributi,sono scelte di vita,ma i contributi li pagano tutti al di là del periodo di vita in cui lo fai..il problema è dello stato far quadrare i conti,ma non a scapito dei lavoratori precoci,per questo dico che la lotta mancata all'evasione è una scelta di campo chiara della politica, perché coni soldi recuperati puoi risolvere problemi come quello della previdenza.
    Non puoi guardare solo i contributi versati, se andassi in pensione a 55 anni con 41 di contributi avresti 41 anni di contributi che devono coprire 30 anni (in media) di pensione, appena 1,36 anni di contributi per ogni anno di pensione attesa. Una persona che va in pensione a 65 anni con 35 di contributi invece ha ben 1,75 anni di contributi per ogni anno di pensione attesa, una grossa differenza.

    Con i contributi che hai versato dovresti ricevere una pensione pari a circa metà dello stipendio (se prendi di più lo paga chi lavora con le sue tasse).

    Con una popolazione che invecchia sempre più è inconcepibile andare in pensione prima dei 60 anni, anche se hai iniziato a lavorare a 14 anni. Con un terzo della popolazione oltre i 60 anni l'età media della pensione deve necessariamente alzarsi oltre i 65.

    Con le pensioni calcolate interamente con metodo contributivo sarà più evidente il costo di anticipare il pensionamento, prima vai in pensione più basso sarà l'importo della stessa.

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  8. #28188
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da original pio Visualizza Messaggio
    Furto intergenerazionale...ancora mi tengo la pancia dal ridere

    E ridi, allora.
    Poi oh, la tua generazione non ha grosse "colpe": il guaio sono state le baby pensioni nei decenni precedenti, ma è evidente da come parli che non hai compreso il problema.

  9. #28189
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Non puoi guardare solo i contributi versati, se andassi in pensione a 55 anni con 41 di contributi avresti 41 anni di contributi che devono coprire 30 anni (in media) di pensione, appena 1,36 anni di contributi per ogni anno di pensione attesa. Una persona che va in pensione a 65 anni con 35 di contributi invece ha ben 1,75 anni di contributi per ogni anno di pensione attesa, una grossa differenza.

    Con i contributi che hai versato dovresti ricevere una pensione pari a circa metà dello stipendio (se prendi di più lo paga chi lavora con le sue tasse).

    Con una popolazione che invecchia sempre più è inconcepibile andare in pensione prima dei 60 anni, anche se hai iniziato a lavorare a 14 anni. Con un terzo della popolazione oltre i 60 anni l'età media della pensione deve necessariamente alzarsi oltre i 65.

    Con le pensioni calcolate interamente con metodo contributivo sarà più evidente il costo di anticipare il pensionamento, prima vai in pensione più basso sarà l'importo della stessa.

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    È chiarissimo quello che scrivi e apprezzo il tuo intervento,io penso che lo stato non debba funzionare a compartimenti stagna solo verso i soggetti più deboli, perché per altre categorie non vale questa logica...in Italia chi evade prende più di quanto da,ma non si riesce a fare una legge per combattere l'evasione e mettere fine ad un privilegio,chi evade usufruisce della sanità dei servizi senza pagarli oltre a frodare lo stato con il mancato versamento dei contributi..poi il punto che mi amareggia è che si usino termini come furto intergenerazionale e soldi buttati nel cesso ,quando in realtà è tutto il sistema che non funziona ed è lo stato che non è capace di fare quadrare i conti permettendo ad alcune categorie di vivere sulle spalle di altre.

  10. #28190
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Per quanto riguarda le politiche sociali e i sistemi di welfare, comunque, banalizzando la mia idea da non competente in materia le prime due prospettive che mi vengono in mente in caso di crisi incontenibile sono:

    1) aumenteranno le richieste per misure assistenziali, rdc compreso, anche e soprattutto quando verranno sbloccati i licenziamenti oltre che in seguito all'eventuale fallimento delle imprese; di fronte a questo aumento della domanda lo stato non riuscirà più a soddisfare tutte le richieste. Soddisfarle tutte forse potrebbe seriamente comportare il rischio di default;
    2) non soddisfando le richieste, al contrario, le cose non saranno tanto migliori a livello sociale e si rischierebbe di raggiungere una percentuale di persone che vivono sotto la soglia di povertà assurda, oltre che probabili rivolte sociali.

    La vedo proprio nera.

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