Grido dall'allarme di Tomba e Brignone: se non si apriranno gli impianti a Natale a rischio fallimento l'intero settore.
L'appello di Alberto Tomba e Federica Brignone: "Riaprite le piste da sci" - Rai News
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Amara realtà.
Ennesimo cappio al collo auto-dato all'economia italiana.
Ed intanto oltralpe si continuerà a sciare...
MA caxxo, con gli sci ai piedi hai automaticamente almeno il metro di distanza, è così difficile pensare di aprire un tornello ogni due, in modo da assicurare anche il distanziamento (che poi, serve all'aperto per tempi così brevi, con tutti bardati di mascherine, etc)?
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Questo è il risultato di aver fatto gli idioti + non aver fatto una minchia l'estate scorsa.
Si raccolgono sempre i frutti degli investimenti...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
MA va là.
Cosa centra l'estate con le piste da sci?
Lo sciatore è il nuovo runner untore, pazzesco.
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S’intende che senza un investimento sulla prevenzione del contagio, aumentando per bene il numero di tamponi, testando chi entra e chi esce, contact tracing...
St’estate con la calma che c’era si guardava per aria, invece che fare quello che serviva. Solita tiritera italiana
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Bah, in estate i numeri erano bassissimi.
E' esploso tutto ad Ottobre, tra l'altro ben dopo gli altri paesi europei, che non mi pare abbiano brillato in quanto a contenimento.
Che poi, siamo sicuri che sia gestibile un tracing efficiente con un virus del genere?
Perchè non vedo alcun paese europeo paragonabile all'italia (ma anche meno popolato e complesso) che abbia avuto risultati soddisfacenti..
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comunque sta montando nel paese una cattiveria ed un egoismo senza precedenti, sempre alla ricerca del colpevole.Tutti contro tutti: privati contro pubblici, pubblici contro privati, licenziati contro tutti, divanati contro manifestanti, runner contro discotecari, discotecari contro sciatori e via discorrendo.
Io continuo a pensare che sia facile e quantomeno miope chi ritiene di poter restare ancora mesi e mesi sul divano ad aspettare (cosa poi non si sa). Perchè di mesi ne sono già passati quasi 10 e ogni giorno in più si assiste al tracollo di una attività, una impresa, un piccolo negozio, un pezzo di economia. Tra qualche mese non sarà rimasto nulla.
Non finirà bene.
Ultima modifica di marco85; 24/11/2020 alle 11:42
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Chissà...
Skipass con tetto massimo giornaliero, mascherine e funivie al 50%. Ecco le...
Sulla neve nelle zone gialle e arancioni indossando la mascherina chirurgica obbligatoria ma con la riduzione del 50% di presenze in funivie e cabinovie rispetto alla capienza massima, che resta al 100% per le seggiovie. Ma anche tetto massimo di skipass giornalieri, acquisto on-line di biglietti per evitare le code e après ski consentito solo con posti a sedere. Impianti chiusi nelle zone rosse, invece, per gli sciatori amatoriali.PUBBLICITÀSono in arrivo le regole sulle sciate anti-Covid, attesa da tantissimi italiani, previste dalle linee guida delle Regioni per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici: il documento, di cui al momento c’è solo una bozza, sarà portato inConferenza delle Regioni domani, lunedì 22 novembre, per essere poi sottoposto al governo e al Cts. Le nuove disposizioni potrebbero entrare in vigore a breve e al momento, con le attuali ordinanze del ministero della Salute, le vacanze sulla neve sarebbero off limits in diversi massicci alpini. DISTANZIAMENTOLe linee guida prevedono, secondo la bozza, che ovunque venga «assicurato il distanziamento interpersonale di un metro in tutte le fasi precedenti il trasporto» dei turisti e «si applica anche a nuclei familiari, conviventi e congiunti», ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento (bambini al di sotto di un metro e 25, nel caso delle seggiovie) o di assistenza (per esempio i non vedenti). SKIPASSRiguardo agli skipass sarà necessario «limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili», determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico. IMPIANTI DI RISALITAMisure rigide da rispettare anche per i gestori degli impianti di risalita, che «dovranno garantire l’organizzazione e la gestione dei flussi e delle code, l’applicazione di misure per il mantenimento del distanziamento», anche con cartelli che segnalano le regole. La vigilanza sul rispetto delle misure di distanziamento dovrà essere garantita «dalle autorità di Pubblica sicurezza in raccordo con gli enti locali, anche con la collaborazione del dipartimento di Protezione civile, dei vigili del fuoco, del Corpo forestale e del Soccorsoalpino».Per la discesa a valle «in caso di eventi atmosferici eccezionali e per scongiurare assembramenti nelle stazioni a monte» è consentito l’utilizzo dei veicoli a pieno carico «solo per il tempo strettamente necessario e sempre con l’uso della mascherina chirurgica». APRÈS SKIL’après ski, e quindi lo svago al di fuori delle piste con aperitivi e spuntini, è «consentito solo con posti a sedere nel rispetto delle regole già definite nei protocolli sulla ristorazione e pubblici esercizi».
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